- 13/07/2024 Andrea R.
Un atollo dove, oltre allo spettacolo
offerto dalla natura, oltre alla tranquillità, all'eleganza, alla qualità e
all'organizzazione del resort, su cui mi voglio soffermare il giusto in quanto
aspetti comuni probabilmente a molte altre location dell'arcipelago, è anche
possibile immergersi in un pizzico di storia e riflettere su cosa significa
sostenibilità ecologica. Ma andiamo con ordine, la storia. Si tratta ovviamente
di storia relativamente recente rispetto al concetto di storia che abbiamo in
Italia, ma si tratta comunque di un racconto coinvolgente in cui genialità
imprenditoriale e fantasia italiana si mescolano con la cultura locale dando
vita a ciò che è oggi l'isola su cui un'architettura unica si fonde con la
natura. Il tutto raccontato con entusiasmo dalla proprietaria durante la visita
del piccolo museo che è secondo me una delle cose da non mancare. Infine la
sostenibilità. Anche qui in pochi metri quadrati si può immaginare parte di
quello che potrebbe essere il nostro futuro. Impianti per il riciclo e la
depurazione delle acque, un orto che offre gran parte di ciò che può servire al
villaggio veramente a chilometro zero, fino a sistemi innovativi quale
l'utilizzo di un acquario per concimare piccole talee da piantumare. Mi rendo
conto però che non è questo ciò che più interessa chi sta per partire per una vacanza
alla Maldive e quindi veniamo a parlare del resto. L'isola è molto tranquilla,
non aspettatevi quindi animazioni chiassose e spettacoli serali. Chi ama
trovare una sorta di Riviera Romagnola con il mare tropicale cambi
destinazione. Non manca però un diving molto efficiente ed un servizio di accoglienza
molto presente e puntuale. Ci è stato possibile fare tutte le principali
escursioni previste. C'è da dire che siamo anche stati fortunati a trovare
un'intera settimana di sole (non rare comunque nel periodo a cavallo tra
Febbraio e Marzo) e un'altra famiglia con cui organizzare per raggiungere il
famigerato numero minimo. Tra tutte molto bella quella che ci ha permesso di
nuotare tra decine di grossi e apparentemente innocui squali Nutrice.
Sull'isola sono disponibili varie sistemazioni. Secondo me quelle più belle
sono le Beach Villas (noi eravamo alla deluxe sul lato Nord dove la barriera
piena di vita è in prossimità della spiaggia privata). la pulizia è ottima e
viene garantita almeno un paio di volte al giorno. Si possono concordare gli
orari e i modi direttamente con il gentilissimo personale maldiviano. Molti di
essi vivono nel villaggio dell'isola di fronte (Bodufolhudhoo = Isola Grande) e
con Nika conservano un legame storico che vi invito a scoprire sul posto. Non
dimenticate di portare degli euro per distribuire mance (secondo me se lo
meritano). Last but not least il ristorante. Una cucina ottima interessante
fusione tra piatti italiani (nell'orto non manca ad esempio un ottimo
basilico..) e tradizioni locali. Dimenticavo, sull'isola è presente anche una
SPA. Di solito non utilizzo le SPA ma stavolta ci hanno convinto e non ci siamo
pentiti. Non manca infine un piccolo negozio dove trovare tantissime cose tra
cui magliette e abiti che adattano a misura sul posto. Se proprio devo trovare
una nota negativa, direi i prezzi delle escursioni e degli extra in generale,
non certo stracciati. Ma che alle Maldive si debba pagare abbastanza cara anche
l'acqua mi dicono che è cosa nota visto il costo per produrla e in generale i
costi legati a tutto quello che viaggia tra le isole e delle materie prime. Mi
rendo conto di aver scritto forse troppo per una recensione ma nonostante
questo ho tralasciate molto altro che vi invito a scoprire di persona
direttamente a Nika o comunque in questo meraviglioso arcipelago che come
Venezia è minacciato dell'innalzamento dei mari. Forse non è un caso che i
proprietari siano proprio di origine Veneziana.