- 22/12/2019 ghidu
Da sempre le Maldive riproducono nell'immaginario collettivo la vacanza per eccellenza, soprattutto se per la prima volta ci si “approccia” ad un esperienza di questo tipo. Premettendo che la componente più importante in questa tipologia di vacanza è il tempo, poter non scegliere il periodo giusto potrebbe compromettere tutta la vacanza. In effetti, le Maldive trovandosi in mezzo all’Oceano Indiano, sono soggette a frequenti temporali che possono essere brevi, frequenti o continuativi. Quindi, sia nella bassa, nella media o nell’alta stagione c’è da aspettarsi della pioggia.
Nella ns vacanza a Bathala (seconda settimana di dicembre 2019) ci siamo trovati nella peggiore delle ipotesi: sempre pioggia intervallata da tre/quattro mezze giornate di sole.
Fatta questa premessa sulle condizioni meteorologiche, iniziamo ad analizzare il ns soggiorno su questa isola.
Le Maldive sono sempre le Maldive. Cosa significa? Sono belle, lasciano con il “fiato sospeso”, specialmente se è la prima volta. Nel ns caso, essendo la settima esperienza sempre con il Tour Operator ALPITOUR, volente o nolente viene spontaneo effettuare dei confronti.
Prima le cose positive: il REEF e tanta presenza di pesci.
Le cose negative invece sono tante, in particolare l’incuria cui viene lasciata l’isola probabilmente dovuta ad una cattiva gestione. Facendo una passeggiata sulla spiaggia abbiamo notato dei cumuli di rifiuti e di plastica che sono stati lasciati lì per giorni nella parte meno frequentata dell’isola: dove c’era il ristorante ed il bar era tutto ben pulito. Su tutta la spiaggia, inoltre, era presente un’infinita serie di coralli spezzati portati dalla marea che rendeva pericoloso passeggiare e toglieva, al contempo, il gusto di godere a pieno questo “contatto” con la natura. Dopo aver evidenziato questa anomalia al General Manager, il giorno dopo (...guarda un po’) è iniziata la pulizia. Pulizia effettuata in maniera molto sommaria, al contrario degli altri Resort di ALPITOUR da noi già visitati, dove dalla mattina fino alla sera era costante la presenza di personale che provvedeva ad una pulizia molto accurata.
Noi soggiornavamo in un Ower Water, carino e abbastanza curato nei particolari. Ma anche in questo caso ci sono delle cose che vanno migliorate. Se scelgo questo tipologia di alloggio è perché mi piace vedere un certo paesaggio e mi piace fare il bagno direttamente dalla stanza. Attenzione però, è necessario mettere in sicurezza l’ingresso in acqua. I gradini erano talmente “scivolosi” che hanno provocato la caduta di una delle persone che avevamo conosciuto per fare un bagno insieme. Le conseguenze sono state fortunatamente abbastanza superabili (ematomi e contusioni sulle gambe e sulle spalle) che hanno pregiudicato fortunatamente solo parzialmente la continuazione della vacanza ma potevano essere molto più gravi. Manca, inoltre, la presenza di una doccia esterna che potrebbe essere utile, anzi personalmente la ritengo indispensabile. Faccio il bagno in mare e poi mi tolgo la salsedine con una bella doccia. Perché in tutti gli altri resort da noi visitati era presente la doccia esterna? Bah, ai posteri l’ardua sentenza. E se volessi trascorrere la mia giornata in Ower Water e mi viene sete? Bene, si va in frigorifero e si prende una bevanda. Ma il frigorifero dov’è? Per il momento non è previsto, probabilmente è stata una dimenticanza.
Parliamo adesso della ristorazione. La location era rappresentata dal classico locale maldiviano con dei tavoli e delle sedie sulla sabbia al di sotto grosso “capanno” ma senza un sistema di scambio di aria. In pratica, non erano presenti dei ventilatori per alleggerire il senso di afa. Noi in questo caso siamo stati fortunati in quanto questa sensazione di soffocamento l’abbiamo vissuta poche volte: ha piovuto quasi sempre. Provo soltanto ad immaginare il senso di sofferenza che proveranno i poveri turisti quando farà veramente caldo. La qualità del cibo era mediamente buona ma (c’è sempre un “ma” nella vita) non veniva proporzionata in quantità corretta per il numero degli ospiti. Cosa significa? Significa che se si andava a mangiare dopo 40/50 minuti dall’inizio dei pasti molte cose erano già finite: in particolare pesce, dolci e frutta. E quindi noi da “buoni italiani medi”, insieme ad altri ospiti con i quali mangiavamo insieme, ripiegavamo sulla pasta o sulla pizza. La pizza era buona si, ma alle Maldive devo mangiare la Pizza? Se vado in vacanza vorrei rilassarmi, non devo pensare di andare a mangiare entro un’ora dall’inizio dei pasti per trovare del cibo. No, mi dispiace ma questa cosa è veramente negativa. Mi è sembrato di percepire una poca attenzione al “cliente”.
Se la location della ristorazione poteva essere accettabile, quella del dopo cena era veramente obbrobriosa. Tavoli e sedie di plastica buttati lì alla rinfusa che non consentono al turista di potersi appagare completamente della vacanza. In tutti gli altri Resort da noi visitati (sempre dell’ALPITOUR) erano previste delle comode poltrone. Facciamolo questo sforzo, mettete delle Poltrone!!!
"Dulcis in fundo", la cosa veramente fantastica è stata l’all inclusive a “tempo determinato”. Si l’all inclusive scattava ad un orario prestabilito dopo le 18:00. Premettendo che questa particolarità non è stata evidenziata preventivamente dal Tour Operator all’atto della prenotazione, mi sembra una cosa talmente “ridicola” che preferisco non proferire altre parole. L’all inclusive o esiste oppure non esiste.
L’animazione soft, invece, era talmente soft che sembrava che non esistesse. Tutti i ragazzi dell’animazione presi singolarmente erano delle persone fantastiche: cordialità, simpatia ed educazione erano al primo posto. Cosa non andava? Mancava il senso di squadra, quel minimo di coinvolgimento del turista che manifestava soprattutto quando parlavano durante quei tre/quattro spettacoli (…sempre di Karaoke) che sono stati effettuati la sera durante la ns. vacanza. Perché ci si rivolgeva ai turisti prima parlando in inglese, poi in francese ed in ultimo in italiano quando la presenza degli italiani si attestava intorno al 60/70 ?lla totalità dei presenti sull’isola? Ad una ns richiesta esplicita di delucidazioni ci è stato risposto che erano direttive venute “dall’alto”.
In conclusione, tutte le vicissitudini evidenziate non rappresentano una critica ma sono da considerarsi come dei suggerimenti, dei consigli per valorizzare al meglio questo piccolo paradiso donatoci dalla natura, alla stregua di quanto abbiamo riscontrato negli altri Resort (Maayafushi, Thudufushi e Dhiggiri) dello stesso Tour Operator.
Adesso mi faccio due domande.
1. Ritorneresti alle Maldive? Si, sto già pensando come e quando organizzare un altro viaggio alle Maldive.
2. Ritorneresti a Bathala? MAI PIÙ
Ultimo consiglio: andate a Bathala non “come turisti” ma soltanto come “ospiti”, magari facendo un’escursione da un altro Resort dove soggiornerete.