- 11/03/2010 valterrasicci
E' stato il nostro primo viaggio così lontano ed è stata anche la prima volta alle Maldive. Siamo partiti in 3: io, mia moglie Sonia e Mariachiara, la nostra splendida figlioletta di 5 anni. Cronaca e sensazioni: partenza da Roma con un'ora e mezza di ritardo del volo NEOS. Non fa niente: con i charter va così. Il rientro invece è stato un po' più travagliato: pensavamo ad un volo diretto Malè-Roma invece siamo passati per Milano. Ad onor del vero, ci hanno avvertito di questa variazione ma non del fatto che a Milano abbiamo anche cambiato aereo.
Il viaggio in classe economica non è il massimo del confort ma il personale NEOS è gentile e tutte le cose offerte sono state gradite, dal cibo ai films, alla musica. Tutto poi diventa poco importante rispetto alla settimana che ci attende. All'aereoporto di Malè tutto avviene molto rapidamente, siamo condotti all'imbarco degli idrovolanti, aspettiamo un'oretta per l'idrovolante e finalmente arriviamo alla nostra isola verso le 15 ora locale. Pranzo e alloggiamento nel bungalow (avevamo un DeLuxe frontemare con la piscina di acqua dolce davanti che, all'inizio pensavo fosse una vera sciocchezza e invece si è rivelata un gran bel gioco per Mariachiara). Facciamo un giro dell'isoletta che è davvero piccolina: ci vogliono 7 minuti per fare il periplo, è quasi un cerchio del diametro medio di 180 metri! I ragazzi del Tclub ci spiegano come funzionano le cose e, come ci aspettavamo, le attività sull'isola sono molte e tutte orientate alla scoperta del luogo in cui siamo quindi immersioni per tutti i livelli, snorkeling più volte al giorno, osservazioni notturne del cielo stellato, passeggiata all'interno dell'isola alla scoperta di flora e fauna; tutte queste attività possono essere svolte autonomamente (tranne le immersioni per le quali è necessario l'appoggio all'ottimo diving center) o con la guida dei ragazzi del Tclub, davvero in gamba. Due righe di encomio per Martina, biologa marina piemontese che ci ha condotto nelle uscite di snorkeling e nelle passeggiate tra la vegetazione, sempre con naturale e massima disponibilità. L'animazione nei Tclub è praticamente inesistente, ma era quello che noi volevamo. D'altra parte serate danzanti, discoteca, abiti da sera e simili mal si adattano, secondo me, a quei posti. Tutti i pomeriggi alle 17:00 c'è l'ora del the (offerto dal Tclub), piacevole modo di trascorrere un'oretta all'ombra. Noi però abbiamo trascorso l'85% del nostro tempo in acqua e in spiaggia. Abbigliameto della settimana: costume e, ogni tanto, una maglietta (e crema protettiva). Ma la vera dimensione di quell'isola (come di tutte le isole maldiviane) è la mancanza assoluta di asfalto, cemento, edifici, motori, fumo. Rumori, colori, profumi sono diversi, sono quelli puri di una natura pressocchè incontaminata; solo sabbia, mare, vegetazione. E una ricchezza e varietà di vita sott'acqua che la superficie a confronto sembra disabitata. Non è costato poco il tutto, è vero, ma adesso faccio fatica a pensare ad una vacanza in presenza di auto, moto, edifici, asfalto ecc. I rgazzi maldiviani sono stati sempre gentilissimi con noi. Ricordo con affetto Ibrahim, che è stato il nostro cameriere (alto oltre 1.80!!). Unica nota di fastidio: i maldiviani sono stati istruiti, formati in maniera piuttosto ferrea, non c'erano contatti al di fuori del ristorante e credo sia stato detto loro di non dare eccessiva confidenza ai turisti. Vivono confinati in una struttura recintata all'interno dell'isola stessa ed escono solo per il servizio di ristorazione: un po' angosciante la cosa. Loro sono di indole tranquilla, naturalmente portati a socializzare con le persone, ma qualche freno è stato loro imposto. Va detto che i turisti erano tutti e soli italiani e non sono mancati gli atteggiamenti odiosi di alcuni rozzissimi connazionali che hanno stampato in faccia lo slogan “pago quindi pretendo” o che guardano con disprezzo/sospetto alcune pietanze offerte al ristorante; alcuni poi, del tutto privi di sensibilità oltre che di una lingua diversa dall'italiano, si rivolgevano ai cuochi maldiviani come se fossero in un ristorante al centro di Milano e, stizziti, si allontanavano se i cuochi non capivano al volo le loro speciose, ridicole richieste. Per inciso, l'offerta del ristorante era ricchissima e se qualcuno è andato alle Maldive alla ricerca di lasagne alla bolognese o dell'abbacchio romano, beh allora è meglio che se ne stia a casetta sua la prossima volta!
Un ringraziamento va all'agenzia viaggi MaxFly di Martinsicuro: è stato perfettamente compreso il tipo di vacanza che volevamo e tutto quello che ci è stato presentato al momento delle prenotazioni è stato puntualmente riscontrato a destinazione!!
La nostra vacanza è stata bellissima! Un saluto a tutti.
Valter, Sonia, Mariachiara – gennaio 2010.
Il viaggio in classe economica non è il massimo del confort ma il personale NEOS è gentile e tutte le cose offerte sono state gradite, dal cibo ai films, alla musica. Tutto poi diventa poco importante rispetto alla settimana che ci attende. All'aereoporto di Malè tutto avviene molto rapidamente, siamo condotti all'imbarco degli idrovolanti, aspettiamo un'oretta per l'idrovolante e finalmente arriviamo alla nostra isola verso le 15 ora locale. Pranzo e alloggiamento nel bungalow (avevamo un DeLuxe frontemare con la piscina di acqua dolce davanti che, all'inizio pensavo fosse una vera sciocchezza e invece si è rivelata un gran bel gioco per Mariachiara). Facciamo un giro dell'isoletta che è davvero piccolina: ci vogliono 7 minuti per fare il periplo, è quasi un cerchio del diametro medio di 180 metri! I ragazzi del Tclub ci spiegano come funzionano le cose e, come ci aspettavamo, le attività sull'isola sono molte e tutte orientate alla scoperta del luogo in cui siamo quindi immersioni per tutti i livelli, snorkeling più volte al giorno, osservazioni notturne del cielo stellato, passeggiata all'interno dell'isola alla scoperta di flora e fauna; tutte queste attività possono essere svolte autonomamente (tranne le immersioni per le quali è necessario l'appoggio all'ottimo diving center) o con la guida dei ragazzi del Tclub, davvero in gamba. Due righe di encomio per Martina, biologa marina piemontese che ci ha condotto nelle uscite di snorkeling e nelle passeggiate tra la vegetazione, sempre con naturale e massima disponibilità. L'animazione nei Tclub è praticamente inesistente, ma era quello che noi volevamo. D'altra parte serate danzanti, discoteca, abiti da sera e simili mal si adattano, secondo me, a quei posti. Tutti i pomeriggi alle 17:00 c'è l'ora del the (offerto dal Tclub), piacevole modo di trascorrere un'oretta all'ombra. Noi però abbiamo trascorso l'85% del nostro tempo in acqua e in spiaggia. Abbigliameto della settimana: costume e, ogni tanto, una maglietta (e crema protettiva). Ma la vera dimensione di quell'isola (come di tutte le isole maldiviane) è la mancanza assoluta di asfalto, cemento, edifici, motori, fumo. Rumori, colori, profumi sono diversi, sono quelli puri di una natura pressocchè incontaminata; solo sabbia, mare, vegetazione. E una ricchezza e varietà di vita sott'acqua che la superficie a confronto sembra disabitata. Non è costato poco il tutto, è vero, ma adesso faccio fatica a pensare ad una vacanza in presenza di auto, moto, edifici, asfalto ecc. I rgazzi maldiviani sono stati sempre gentilissimi con noi. Ricordo con affetto Ibrahim, che è stato il nostro cameriere (alto oltre 1.80!!). Unica nota di fastidio: i maldiviani sono stati istruiti, formati in maniera piuttosto ferrea, non c'erano contatti al di fuori del ristorante e credo sia stato detto loro di non dare eccessiva confidenza ai turisti. Vivono confinati in una struttura recintata all'interno dell'isola stessa ed escono solo per il servizio di ristorazione: un po' angosciante la cosa. Loro sono di indole tranquilla, naturalmente portati a socializzare con le persone, ma qualche freno è stato loro imposto. Va detto che i turisti erano tutti e soli italiani e non sono mancati gli atteggiamenti odiosi di alcuni rozzissimi connazionali che hanno stampato in faccia lo slogan “pago quindi pretendo” o che guardano con disprezzo/sospetto alcune pietanze offerte al ristorante; alcuni poi, del tutto privi di sensibilità oltre che di una lingua diversa dall'italiano, si rivolgevano ai cuochi maldiviani come se fossero in un ristorante al centro di Milano e, stizziti, si allontanavano se i cuochi non capivano al volo le loro speciose, ridicole richieste. Per inciso, l'offerta del ristorante era ricchissima e se qualcuno è andato alle Maldive alla ricerca di lasagne alla bolognese o dell'abbacchio romano, beh allora è meglio che se ne stia a casetta sua la prossima volta!
Un ringraziamento va all'agenzia viaggi MaxFly di Martinsicuro: è stato perfettamente compreso il tipo di vacanza che volevamo e tutto quello che ci è stato presentato al momento delle prenotazioni è stato puntualmente riscontrato a destinazione!!
La nostra vacanza è stata bellissima! Un saluto a tutti.
Valter, Sonia, Mariachiara – gennaio 2010.