- 04/05/2011 Gianni e Piera
Malpensa 16 Aprile 2011, ore 19.20: è l’orario fatidico dell’appuntamento davanti al box NEOS. Iniziano le procedure per il nostro primo viaggio alle Maldive (E SICURAMENTE NON SARA’ L’ULTIMO) !!!!!!Questa vacanza si sta materializzando ed insieme a noi si sono aggiunti anche Walter, Cinzia, Giada e Simone, una famiglia di amici che ha voluto condividere con noi questa meravigliosa esperienza. Il volo NEOS in perfetto orario, arriviamo a Roma dopo 55 minuti di volo per4 imbarcare le altre persone, alle ore 22.30 decolla con destinazione Malè. Il viaggio è stato ottimo, i posto non sono così stretti come dicono ma dormire rimane sempre un’impresa, per cena (verso mezzanotte) co servono dei ravioli veramente buoni e cosa non da poco ci sono le posate di metallo. Quando inizia la discesa, dopo 8 ore e ½ di viaggio, dal blu dell'oceano cominciano a intravedersi le prime isole, queste meravigliose lingue di sabbia stagliate in un blu cobalto che a volte diventa blu elettrico per poi passare al celeste, al verde acquamarina ed al verde scuro. Arriviamo a Malè (dove sono quasi le 10.00), appena si apre lo sportello dell’aereo veniamo investiti da un’aria calda e umida e da una luce accecante. Dopo aver sbrigato le “lunghe” formalità doganali, ritiriamo i bagagli ed usciamo dove ad attenderci c’è l'assistente Hotelplan, una ragazza simpaticissima, preparatissima. Ci dà da compilare il solito modulo del villaggio e ci informa di spostare in avanti, di un ulteriore ora, le lancette del nostro orologio perché a Vakarufalhi (per questioni squisitamente organizzative) sono un’ora avanti rispetto a Malè (siamo arrivati a + 4 rispetto all’Italia).Verso le 13.00 ci chiamano per prendere l’idrovolante. Attracchiamo su una chiatta in mezzo all’oceano dove ad attenderci c’è un dhoni (barca tipica delle Maldive) che ci porterà al pontile di Vakarufalhi alle ore 14.30 del 17 Aprile. Siamo accolti dai ragazzi della reception dove ci offrono un buonissimo e freschissimo cocktail di benvenuto e delle salviettine rinfrescanti. Dopo aver mangiucchiato qualcosa (non vedevo l0ora di andare in acqua) alla reception ci consegnano le chiavi delle nostre stanze, noi la 117 i nostri figli la 116 (i nostri amici la 145 e 146). Poi ci fanno riconoscere i bagagli che nel frattempo sono stati scaricati dalla barca. Un giovane maldiviano ci accompagna a destinazione. Il tempo di arrivare ai nostri beach bungalow che le nostre valige erano già dentro. CAMERA 117: molto grande, semplice e molto pulita. Il bagno è grande e con una bella e gigantesca doccia, è il tipico bagno maldiviano, metà al coperto e meta a cielo aperto. La camera è dotata di un frigo-bar, un ventilatore a pale, aria condizionata, un bellissimo armadio in legno, uno specchio, 2 poltroncine e tavolino di vimini, un tv al plasma da 42 pollici (mai usato) e ovviamente un bel letto. Vi sono due meravigliosi batik appesi al muro. La pulizia è notevole: rifanno la stanza almeno 2 volte al giorno e cambiano la biancheria ogni giorno. Nella spiaggia innanzi la camera nuotano, al mattino ed al tramonto, quattro o cinque cuccioli di “squalo pinna nera”. Andiamo a letto stanchi e non vediamo l'ora che arrivi l'alba sul nostro primo intero giorno ad Vakarufalhi, e siamo letteralmente entusiasti. la spiaggia di sabbia bianchissima circonda tutta l'isola, é ampia con una folta vegetazione verso l'interno. La laguna è molto ampia. Considerate le dimensioni dell'isola (il giro completo camminando si completa in 10 minuti scarsi) la spiaggia non era per nulla affollata. La spiaggia veniva pulita incessantemente. L'interno è verdeggiante: palme, ibiscus, mangrovie, sabbia ovunque, e la pulizia è estrema: il personale rastrella via rametti e foglie morte tutta la giornata! Nella zona centrale vi è l'aerea riservata allo staff locale, nonché un campo di beach volley (cè ne un altro sulla spiaggia) ed un campo di calcio abbastanza grande. REEF: dai racconti della gente locale e degli altri ospiti dell’isola (abituè del posto), si è capito che gli effetti del Nino’ si fanno ancora sentire ed un’ulteriore mano gliela ha data il recente “tsunami”. Dall'altro lato, quello verso Dhiggiri, la laguna è molto più ampia ed il reef è a circa 300 metri. Facendo snorkeling ho visto moltissimi pesci di barriera (pappagallo, chirurgo, farfalla, angelo, balestra, ecc.), murene, tonni, tanti squaletti pinna nera e due tartarughe. DIVING: non ne parlo perché l’abbiamo utilizzato solo per lo snorkeling notturno (esperienza da fare). Al ristorante il pavimento è in legno, e così abbiamo ripudiato gli “infradito” e le scarpe. Scalzi per sette giorni! Il cibo per noi è stato davvero ottimo: due/tre primi di pasta e cotti alla perfezione, un piccolo angolo maldiviano (ho mangiato lo squisito riso locale cotto spesso alla maldiviana e che rientrava sempre nel mio menu’), almeno 2 tipi di pesce, al forno o al vapore; sempre 2 tipi di carne (che a volte diventavano tre): pollo, manzo, tacchino o agnello, con due condimenti differenti. Per chi voleva pasta in bianco o al pomodoro non aveva che da chiedere. Per non parlare della frutta fresca a volontà, ananas, cocomero, melone, papaia, mango, frutto della passione, bananito ed addirittura mele ed arance che insieme al melone non ho mai mangiato, in quanto presenti in Italia (all’estero preferisco mangiare frutta piu’ esotica). Per non parlare dei dolci tremendamente buoni e di cui ho fatto scorpacciate. Per le bevande vige la formula club, cioè bevande ai pasti a volontà: acqua naturale e gassata, vino in caraffa, Coca Cola, Fanta, Sprite, birra e caffè. LA FAUNA: C’erano le volpi volanti, le iguane testa gialla, i corvi, altri uccelli dal becco giallo e il canto squillante, i gechi ed uno splendido airone. IL TEMPO: è stato così cos’, un temporale al giorno lo faceva sempre per il resto il cielo era azzurrissimo, ma non abbiamo mai avuto il piacere di vederlo completamente sgombro da nubi. Nubi che correvano velocissime, e che portavano anche una piacevole frescura (insieme ad un leggero venticello), perché il sole è davvero forte: All’ora di pranzo non si riusciva a tenere gli occhi aperti tanto era abbagliante il riflesso. GLI EXTRA: Molto esosi (un caffe 4.00 $, un aperitivo 7euro. ESCURSIONI:- abbiamo fatto snorkelling con le tartarughe e con le mante mentre quella dell’isola dei pescatori è stata annullata per il mare grosso. ANIMAZIONE: Quasi nulla, a metà settimana c'è stata la serata maldiviana (con gli uomini e donne in pareo) e due sere c’era il biologo marino che spiegava la formazione dei coralli e la fauna e flora della barriera. 24 aprile 2011. Purtroppo è arrivato il momento di andarsene e tra baci e qualche lacrimuccia ce ne torniamo a casa e già pensiamo al prossimo viaggio con meta sempre alle Maldive perché ci hanno stregato per la loro bellezza, per il loro popolo fatto di persone davvero speciali. Chiudiamo a testa bassa la stanza numero 116 e 117, che ormai era diventata casa nostra. Sono le ore 10.00. Attraccata al Pontile di Vakarufalhi ecco la “barca” che ci ricondurrà alla chiatta dove prenderemo l’idrovolante, che dopo 30 minuti ci porterà all’'aeroporto. Vorremmo nasconderci per non farci portare via. Quando avvistiamo Male ci rendiamo conto che la vacanza è davvero finita. Non fa niente comunque... alla prossima. CONCLUSIONI: un ringraziamento a tutte le persone dello staff ma particolarmente al biologo marino Vincenzo che con la sua passione e pazienza ci ha accompagnato in tutte le uscite (2 volta al giorno) per spiegarci ed insegnarci cose sempre nuove e affascinanti. Le nostre giornate sono state favolose e tra immersioni, bagni di sole, giochi e risate. È stata una vacanza mozzafiato, che si è impressa in modo indelebile nei nostri ricordi, e che ci sta spingendo a fare di tutto per poter tornare al più presto in quel miracolo della natura. L'unica cosa che riusciamo a pensare è che non è un addio!Un caro saluto a tutti, come noi affetti da MALDIVITE ACUTA CRONICA. Gianni, Piera, Daniele e Stefano