- 20/03/2008 -
CARATTERISTICHE FISICHE DELL’ISOLA :
Partendo da Male, ed andando da nord verso sud, l’atollo di Meemu (o Mulaku) è il quarto, (dopo Male Nord, Male Sud e Felidhu), e dista circa 130 km. da Hulule (circa 40 minuti di idrovolante).
Medhufushi è un’isola, lunga e stretta, dell’atollo di Meemu, ed è quasi attaccata all’isola di Naalaafushi, più piccola, dalla quale è separata da uno stretto braccio di mare.
In passato Medhufushi era un’isola deserta, ed era stata adibita dai pochi abitanti di Naalaafushi a piantagione di palme da cocco, e per questo è ancora coperta da una ricca vegetazione.
Attualmente l’isola di Naalaafushi è utilizzata quasi come “tender” del resort di Medhufushi, e questo ha reso possibile spostare le strutture di staff di Medhufushi all’estremità dell’isola, comunicante con Naalaafushi.
A differenza, perciò, della maggior parte dei resort delle Maldive, che hanno le strutture di staff collocate nella parte interna delle isole, Medhufushi ha l’area di staff all’estremità nord, e ciò produce un duplice vantaggio: non si sente alcun rumore proveniente dai generatori, neppure nei bungalows più vicini alla “staff area”, ed inoltre in qualunque parte dell’isola vi troviate, potete attraversarla in un attimo, dato che è lunga e stretta, per spostarvi a vostro piacimento dalla spiaggia ovest a quella est, o viceversa.
L’isola è interamente circondata da una bella spiaggia, e presenta una conformazione analoga a molte altre: il lato ovest (dove c’è il pontile, il ristorante, il bar e la piscina) ha una spiaggia più larga, che digrada molto lentamente verso l’acqua più profonda, il reef è più lontano ed il fondo è sabbioso.
A sud sono collocate le “water villas”.
Il lato est ha una spiaggia più stretta, ed una laguna bassa, con fondo corallifero, il reef è meno lontano ed, in prossimità della Spa presenta alcune bellissime piscine naturali, dove l’acqua cristallina si fa più profonda e si può nuotare molto piacevolmente, mentre nel resto della laguna lato est (verso la “staff area”) l’acqua, durante la bassa marea, è troppo bassa per nuotare agevolmente. Nel tratto, poi, tra la Spa e le Honeymoon villas (due bungalows isolati in mare, a poca distanza dalla spiaggia, a cui gli occupanti accedono con una piccola barchetta), ci sono molti banchi di corallo in formazione, dove si può fare lo snorkeling “domestico” ed anche le persone meno esperte di nuoto possono ammirare molti pesci tipici delle Maldive. In particolare c’è una gran quantità di “balestra Picasso” di piccola e media taglia, pesci farfalla, pesci angelo, pesci pagliaccio, pesci chirurgo, pesci soldato ed altri, mentre non abbiamo visto pesci pappagallo.Vale poi la pena osservare le cavità alla base dei banchi di corallo. Individuerete spesso enormi pesci scatola che vi osservano immobili con i grandi occhi neri. Molte anche le murene, di piccola taglia, grigie e maculate Si incontrano, ancora, grandi pesci palla e cernie di grossissima taglia, che non mostrano alcuna paura. Nell’acqua bassa, sul fondale sabbioso (lato Ovest) squaletti di barriera (i “pinna nera”) e trigoni. Dai pontili sono state osservare aquile di mare e tartarughe.
Ora che vi abbiamo detto dove sono i banchi di corallo, per osservare i pesci, dobbiamo formulare un’accorata raccomandazione: non camminate sui coralli !!! Purtoppo, con la bassa marea, ci sono persone che si incamminano a piedi verso la barriera corallina, calpestando le nuove colonie in formazione, e distruggendo la vita che riprende, sotto forma di bellissimi piccoli coralli azzurri. Anche se il fondo è basso, usate maschera e pinne e non toccate nulla. Aspettate, semmai, che la marea cresca un po’ per avere una distanza sufficiente tra voi e il fondale.
Un’ultima annotazione su qualche segnalazione, che abbiamo letto, relativa alle alghe.
Anzitutto bisogna intendersi sul termine “alghe”. Se ci si riferisce alle mucillagini (vegetazione viscida e gelatinosa) come quelle comparse qualche anno fa in Adriatico, non ce n’è assolutamente alcuna traccia. Se invece ci si riferisce alle erbe del fondale, tutto l’atollo di Meemu (come altri atolli) presenta su alcuni tratti del fondo sabbioso vegetazioni di erbe simili a quelle dei prati, che, soprattutto dopo la bassa marea o con mare leggermente mosso, possono depositarsi sulla spiaggia. Ciò potrebbe esere fastidioso per alcuni, ma non toglie nulla alla limpidezza delle acque e alla godibilità del mare. I giardinieri del resort, poi, provvedono quotidianamente ad un’accurata pulizia della spiaggia, che si presenta sempre in ottime condizioni.
Il fenomeno, tra l’altro, interessa solo la spiaggia ovest (quella con fondo sabbioso), ma non la spiaggia est (fondo corallino).
Un’altra osservazione letta parlava di insetti. Anche in questo caso, dopo aver visitato undici isole delle Maldive possiamo tranquillamente affermare che, a differenza di altri resort, a Medhufushi, salvo qualche formica, non abbiamo trovato alcun insetto fastidioso.
In generale, comunque, occorre fare molta attenzione, per tutte le Maldive, all’ “allarme insetti”. Ogni ecosistema naturale prevede una catena biologica in cui sono compresi anche gli insetti. Salvo la lotta agli gli scarafaggi, che a nessuno fa piacere vedere, pretendere che su un’isola ricca di vegetazione non ci sia neppure una formica, significa pretendere di alterare un ecosistema che va invece conservato il più possibile integro. La preoccupazione di eliminare anche il più innocuo insettuccio sta spingendo i gestori di resort (ci è capitato negli ultimi tre anni a Makunudu, Laguna Beach e ora Medhufushi) a fare ricorso a massicce disinfestazioni a base di prodotti chimici spruzzati con molta generosità. Ci domandiamo se sia più dannoso per il nostro organismo la vista di qualche formica o respirare i veleni impiegati per distruggerla. Giacchè ci siamo, lasciateci fare un distinguo sugli insetti, pericolosi o meno, valido anche in Italia : tutti sappiamo che vespe e calabroni sono pericolosi, specie per soggetti allergici, ma ci è capitato di veder scambiare per calabroni due insetti (pur se muniti di pungiglione) assolutamente non aggressivi: la “xilocopa violacea”, una specie di grosso apone nero, con riflessi azzurrini, ed il pacifico “bombo terrestre”, una specie di grossa ape con l’addome peloso a strisce gialle e nere, terminante con il bianco. Si tratta di insetti assolutamente tranquilli che non fanno male a nessuno.
IL RESORT
Medhufushi è gestita dalla “AAA hotel and resorts”, Società di proprietà malaysiana che alle Maldive possiede, oltre Medhufushi, anche Filitheyo e, se le nostre informazioni sono esatte, Eriyadu e Vilamendhoo. I resorts sono prenotabili direttamente, dal sito www.aaaresorts.com.mv .
Come si può agevolmente vedere dalla mappa, tutte le “beach villas” sono collocate sul perimetro esterno dell’isola, sono rivolte tutte verso il mare, e tutte hanno la spiaggia davanti. Vi si accede da un ingresso posteriore, raggiungibile dal viale che attraversa tutta l’isola da nord a sud, oppure attraverso la veranda, dal lato del mare. Tutta l’isola è percorribile a piedi nudi. Le scarpe si tolgono all’inizio del soggiorno e si rimettono il giorno della partenza.
Oltre alle “beach villas” classiche (44) , ci sono 14 beach villas con stanze che, attraverso una porta normalmente chiusa, possono essere messe in comunicazione tra loro, ed inoltre 8 “beach villas suites” di più grandi dimensioni per famiglie o gruppi di amici.
All’estremità sud dell’isola vi sono le 44 “water villas”. All’arrivo all’isola ci è stato offerto l’”upgrade” dalla “beach villa” alla “water villa” con una differenza giornaliera di 100 $ (circa 66 € ) per coppia, più conveniente rispetto alla prenotazione dall’Italia. L’offerta è tuttavia legata alle disponibilità, e spesso le “water villas” sono tutte occupate.
Isolate in un bellissimo punto della laguna est vi sono infine 2 “honeymoon water villas”, raggiungibili con un barchino sempre a disposizione. Non è consentito nuotarvi immediatamente davanti, per salvaguardare l’intimità degli ospiti.
La zona dove il mare è più bello è tra le “water villas” lato est e le “honeymoon water villas”, più o meno all’altezza della Spa. Se non c’è corrente e il mare è calmo è veramente un punto incantevole.
I bungalows sono tutti confortevoli, ed è difficile dire quale sia il punto migliore, perché il giudizio è sempre soggettivo. Sul lato ovest la spiaggia è più larga e sul lato est il mare è più bello. Comunque ci sembra migliore la metà dell’isola tra il ristorante e le “water villas” rispetto all’altra metà, compresa tra il ristorante e la “staff area”.
La Spa è condotta da personale orientale, presumibilmente balinese, poiché le ragazze della Spa si sono esibite, durante una serata, in danze tipiche dell’isola di Bali. La Spa è ubicata nel punto secondo noi dove è più piacevole bagnarsi, anche se va evitato, come ci hanno giustamente raccomandato all’arrivo, di nuotare proprio sotto ai finestroni che si affacciano sul mare, ove vengono fatti i massaggi e i trattamenti di relax.
Vicino alla reception c’è un’attrezzatissima palestra, che è poco frequentata e dotata di tutti gli strumenti necessari per fare ginnastica.
Molto frequentato è invece il centro diving, anche se noi non ne abbiamo usufruito, in quanto non facciamo immersioni con le bombole.
Anche quando il resort è pieno, le spiagge appaiono pressoché deserte, lo spazio è assicurato e non ci si sente mai a “contatto di gomito” con nessuno.
Abbastanza frequentata è la piscina, soprattutto da chi vuole “socializzare” un po’.
Poiché il resort ha una caratteristica “alberghiera” (è prenotabile direttamente, per il numero di giorni che si vuole, e si può arrivare e ripartire quando e a che ora si vuole), la clientela è assai cosmopolita : abbiamo incontrato soprattutto francesi, inglesi, tedeschi, una piccola comitiva ungherese, cèchi ed alcuni giapponesi, oltre a diversi italiani. Pressoché assenti i russi.
L’animazione, se non vogliamo definirla inesistente, è tuttavia molto “soft” : alcune serate a tema, il classico “bodu beru”, la corsa dei paguri e poco altro.
Le escursioni comprendono: pesca d’altura (70 $ a persona), dolphin watch (20 $) , island hopping (40 $), pesca serale al bolentino (20 $).
Quanto al dolphin watch abbiamo particolarmente apprezzato la circostanza che per l’avvistamento dei delfini si fa affidamento unicamente sulla naturale amicizia tra questi bei mammiferi marini e l’uomo. Si fa ricorso solo a richiami vocali, evitando nel modo più assoluto di attirarli con pesci od altro cibo, mantenendo così intatto un rapporto assolutamente naturale con animali che si mostrano solo se e quando vogliono, evitando di instaurare un rapporto “drogato” di dipendenza dall’uomo.
Quotidianamente c’è poi, gratis, il “dhoni” che porta a fare lo “snorkeling” sulla barriera per chi non fa diving. Tutti i giorni, alternativamente, un giorno la mattina, un giorno il pomeriggio.
C’è, inoltre, il centro sport acquatici, per chi vuole fare sci nautico, banana riding, windsurf, canoa, catamarano o altro (tutti poco invasivi).
La reception, curiosamente, è ubicata dietro il ristorante, ma all’arrivo sarete accolti da personale cordiale ed efficiente che, oltre al consueto cocktail di benvenuto, vi darà tutte le informazioni necessarie al soggiorno.
Il giovedì pomeriggio, cosa che non abbiamo trovato in altri resort, c’è il cocktail offerto dal management, che si informerà sul vostro gradimento del soggiorno e sull’esistenza di eventuali problemi.
E veniamo ora ad uno dei “punti forti” di Medhufushi : la cucina. Lo chef, Mr. Reiss, coadiuvato da un ottimo staff di cuochi indiani, è inglese ed ha una vasta esperienza di cucine europee ed asiatiche, e si vede:
la ristorazione è a buffet per tutti e tre i pasti (noi avevamo scelto la pensione completa), la scelta è vastissima, di ogni cosa potete prenderne quanto volete ed ogni volta che finisce qualcosa in un vassoio viene subito rimpiazzato. Il buffet è articolato su molti banchi : c’è quello della zuppa del giorno e del pane (molte varietà di pane, tutte prodotte nel resort ed appena sfornate), c’è il banco del pesce al forno e della pizza, il banco del pesce crudo, sushi e sashimi; noi abbiamo mangiato pesce crudo a pranzo e a cena per tutto il soggiorno: il migliore è il sailfish (pesce spada locale, ma c’è solo quando ne prendono uno), ma anche un “deep sea fish”, il “reef fish” e l’immancabile tonno “yellow fin”.C’è poi il banco dei formaggi, quello dei dolci, quello della frutta fresca (ottima la papaya), un forno maghrebino a otre da cui sfornano continuamente focacce calde, due grandi piastre su cui i cuochi vi preparano seduta stante pesce o verdure alla piastra e molto altro. Probabilmente noi abbiamo apprezzato la cucina più di altri perché ci piace la cucina orientale, e molte specialità erano indiane, molto speziate e con il curry, tailandesi, marocchine, vietnamite ma per chi non riesce a fare a meno della pasta c’è un altro banco, in cui due cuochi mettono la pasta sfoglia fresca nelle macchinette a mano e fanno lì per lì fettuccine che cuociono all’istante. Le abbiamo viste ma non assaggiate francamente, tra il pesce crudo e cotto, la frutta fresca esotica e le specialità orientali, della pasta si riparlerà al rientro in Italia.
Il ristorante è molto grande, con il pavimento in sabbia e non c’è tavolo fisso, ogni volta vi potete mettere dove volete, ma non c’è problema , il numero dei tavoli è sovradimensionato rispetto al numero degli ospiti. Anche se il tavolo è variabile, il cameriere che vi servirà le bevande è sempre lo stesso. Vi “prende in consegna” all’arrivo e sarà sempre lo stesso a servirvi per tutto il soggiorno.
Piedi nudi e vestiti casual al ristorante, niente costume da bagno ma neppure eccessi come abbiamo visto : una ragazza in abito da sera e tacchi a spillo sulla sabbia, terriiiiibile!!!
C’è poi sul pontile, per intrattenersi bevendo qualcosa, il “Vilu bar”, che funziona anche da ristorante “à la carte” per coloro che non hanno scelto la pensione completa o la mezza. Chi lo desidera, può farsi organizzare per la cena, con supplemento, un tavolo sulla spiaggia. Sempre con supplemento c’è, settimanalmente, il barbecue sulla spiaggia.
Con questo, concludiamo il nostro “reportage” da Medhufushi, sperando di avervi detto tutto quello che serve.
Saluti a tutti gli amici di Mondomaldive e, qualunque isola scegliate, BUONA VACANZA !!!
Partendo da Male, ed andando da nord verso sud, l’atollo di Meemu (o Mulaku) è il quarto, (dopo Male Nord, Male Sud e Felidhu), e dista circa 130 km. da Hulule (circa 40 minuti di idrovolante).
Medhufushi è un’isola, lunga e stretta, dell’atollo di Meemu, ed è quasi attaccata all’isola di Naalaafushi, più piccola, dalla quale è separata da uno stretto braccio di mare.
In passato Medhufushi era un’isola deserta, ed era stata adibita dai pochi abitanti di Naalaafushi a piantagione di palme da cocco, e per questo è ancora coperta da una ricca vegetazione.
Attualmente l’isola di Naalaafushi è utilizzata quasi come “tender” del resort di Medhufushi, e questo ha reso possibile spostare le strutture di staff di Medhufushi all’estremità dell’isola, comunicante con Naalaafushi.
A differenza, perciò, della maggior parte dei resort delle Maldive, che hanno le strutture di staff collocate nella parte interna delle isole, Medhufushi ha l’area di staff all’estremità nord, e ciò produce un duplice vantaggio: non si sente alcun rumore proveniente dai generatori, neppure nei bungalows più vicini alla “staff area”, ed inoltre in qualunque parte dell’isola vi troviate, potete attraversarla in un attimo, dato che è lunga e stretta, per spostarvi a vostro piacimento dalla spiaggia ovest a quella est, o viceversa.
L’isola è interamente circondata da una bella spiaggia, e presenta una conformazione analoga a molte altre: il lato ovest (dove c’è il pontile, il ristorante, il bar e la piscina) ha una spiaggia più larga, che digrada molto lentamente verso l’acqua più profonda, il reef è più lontano ed il fondo è sabbioso.
A sud sono collocate le “water villas”.
Il lato est ha una spiaggia più stretta, ed una laguna bassa, con fondo corallifero, il reef è meno lontano ed, in prossimità della Spa presenta alcune bellissime piscine naturali, dove l’acqua cristallina si fa più profonda e si può nuotare molto piacevolmente, mentre nel resto della laguna lato est (verso la “staff area”) l’acqua, durante la bassa marea, è troppo bassa per nuotare agevolmente. Nel tratto, poi, tra la Spa e le Honeymoon villas (due bungalows isolati in mare, a poca distanza dalla spiaggia, a cui gli occupanti accedono con una piccola barchetta), ci sono molti banchi di corallo in formazione, dove si può fare lo snorkeling “domestico” ed anche le persone meno esperte di nuoto possono ammirare molti pesci tipici delle Maldive. In particolare c’è una gran quantità di “balestra Picasso” di piccola e media taglia, pesci farfalla, pesci angelo, pesci pagliaccio, pesci chirurgo, pesci soldato ed altri, mentre non abbiamo visto pesci pappagallo.Vale poi la pena osservare le cavità alla base dei banchi di corallo. Individuerete spesso enormi pesci scatola che vi osservano immobili con i grandi occhi neri. Molte anche le murene, di piccola taglia, grigie e maculate Si incontrano, ancora, grandi pesci palla e cernie di grossissima taglia, che non mostrano alcuna paura. Nell’acqua bassa, sul fondale sabbioso (lato Ovest) squaletti di barriera (i “pinna nera”) e trigoni. Dai pontili sono state osservare aquile di mare e tartarughe.
Ora che vi abbiamo detto dove sono i banchi di corallo, per osservare i pesci, dobbiamo formulare un’accorata raccomandazione: non camminate sui coralli !!! Purtoppo, con la bassa marea, ci sono persone che si incamminano a piedi verso la barriera corallina, calpestando le nuove colonie in formazione, e distruggendo la vita che riprende, sotto forma di bellissimi piccoli coralli azzurri. Anche se il fondo è basso, usate maschera e pinne e non toccate nulla. Aspettate, semmai, che la marea cresca un po’ per avere una distanza sufficiente tra voi e il fondale.
Un’ultima annotazione su qualche segnalazione, che abbiamo letto, relativa alle alghe.
Anzitutto bisogna intendersi sul termine “alghe”. Se ci si riferisce alle mucillagini (vegetazione viscida e gelatinosa) come quelle comparse qualche anno fa in Adriatico, non ce n’è assolutamente alcuna traccia. Se invece ci si riferisce alle erbe del fondale, tutto l’atollo di Meemu (come altri atolli) presenta su alcuni tratti del fondo sabbioso vegetazioni di erbe simili a quelle dei prati, che, soprattutto dopo la bassa marea o con mare leggermente mosso, possono depositarsi sulla spiaggia. Ciò potrebbe esere fastidioso per alcuni, ma non toglie nulla alla limpidezza delle acque e alla godibilità del mare. I giardinieri del resort, poi, provvedono quotidianamente ad un’accurata pulizia della spiaggia, che si presenta sempre in ottime condizioni.
Il fenomeno, tra l’altro, interessa solo la spiaggia ovest (quella con fondo sabbioso), ma non la spiaggia est (fondo corallino).
Un’altra osservazione letta parlava di insetti. Anche in questo caso, dopo aver visitato undici isole delle Maldive possiamo tranquillamente affermare che, a differenza di altri resort, a Medhufushi, salvo qualche formica, non abbiamo trovato alcun insetto fastidioso.
In generale, comunque, occorre fare molta attenzione, per tutte le Maldive, all’ “allarme insetti”. Ogni ecosistema naturale prevede una catena biologica in cui sono compresi anche gli insetti. Salvo la lotta agli gli scarafaggi, che a nessuno fa piacere vedere, pretendere che su un’isola ricca di vegetazione non ci sia neppure una formica, significa pretendere di alterare un ecosistema che va invece conservato il più possibile integro. La preoccupazione di eliminare anche il più innocuo insettuccio sta spingendo i gestori di resort (ci è capitato negli ultimi tre anni a Makunudu, Laguna Beach e ora Medhufushi) a fare ricorso a massicce disinfestazioni a base di prodotti chimici spruzzati con molta generosità. Ci domandiamo se sia più dannoso per il nostro organismo la vista di qualche formica o respirare i veleni impiegati per distruggerla. Giacchè ci siamo, lasciateci fare un distinguo sugli insetti, pericolosi o meno, valido anche in Italia : tutti sappiamo che vespe e calabroni sono pericolosi, specie per soggetti allergici, ma ci è capitato di veder scambiare per calabroni due insetti (pur se muniti di pungiglione) assolutamente non aggressivi: la “xilocopa violacea”, una specie di grosso apone nero, con riflessi azzurrini, ed il pacifico “bombo terrestre”, una specie di grossa ape con l’addome peloso a strisce gialle e nere, terminante con il bianco. Si tratta di insetti assolutamente tranquilli che non fanno male a nessuno.
IL RESORT
Medhufushi è gestita dalla “AAA hotel and resorts”, Società di proprietà malaysiana che alle Maldive possiede, oltre Medhufushi, anche Filitheyo e, se le nostre informazioni sono esatte, Eriyadu e Vilamendhoo. I resorts sono prenotabili direttamente, dal sito www.aaaresorts.com.mv .
Come si può agevolmente vedere dalla mappa, tutte le “beach villas” sono collocate sul perimetro esterno dell’isola, sono rivolte tutte verso il mare, e tutte hanno la spiaggia davanti. Vi si accede da un ingresso posteriore, raggiungibile dal viale che attraversa tutta l’isola da nord a sud, oppure attraverso la veranda, dal lato del mare. Tutta l’isola è percorribile a piedi nudi. Le scarpe si tolgono all’inizio del soggiorno e si rimettono il giorno della partenza.
Oltre alle “beach villas” classiche (44) , ci sono 14 beach villas con stanze che, attraverso una porta normalmente chiusa, possono essere messe in comunicazione tra loro, ed inoltre 8 “beach villas suites” di più grandi dimensioni per famiglie o gruppi di amici.
All’estremità sud dell’isola vi sono le 44 “water villas”. All’arrivo all’isola ci è stato offerto l’”upgrade” dalla “beach villa” alla “water villa” con una differenza giornaliera di 100 $ (circa 66 € ) per coppia, più conveniente rispetto alla prenotazione dall’Italia. L’offerta è tuttavia legata alle disponibilità, e spesso le “water villas” sono tutte occupate.
Isolate in un bellissimo punto della laguna est vi sono infine 2 “honeymoon water villas”, raggiungibili con un barchino sempre a disposizione. Non è consentito nuotarvi immediatamente davanti, per salvaguardare l’intimità degli ospiti.
La zona dove il mare è più bello è tra le “water villas” lato est e le “honeymoon water villas”, più o meno all’altezza della Spa. Se non c’è corrente e il mare è calmo è veramente un punto incantevole.
I bungalows sono tutti confortevoli, ed è difficile dire quale sia il punto migliore, perché il giudizio è sempre soggettivo. Sul lato ovest la spiaggia è più larga e sul lato est il mare è più bello. Comunque ci sembra migliore la metà dell’isola tra il ristorante e le “water villas” rispetto all’altra metà, compresa tra il ristorante e la “staff area”.
La Spa è condotta da personale orientale, presumibilmente balinese, poiché le ragazze della Spa si sono esibite, durante una serata, in danze tipiche dell’isola di Bali. La Spa è ubicata nel punto secondo noi dove è più piacevole bagnarsi, anche se va evitato, come ci hanno giustamente raccomandato all’arrivo, di nuotare proprio sotto ai finestroni che si affacciano sul mare, ove vengono fatti i massaggi e i trattamenti di relax.
Vicino alla reception c’è un’attrezzatissima palestra, che è poco frequentata e dotata di tutti gli strumenti necessari per fare ginnastica.
Molto frequentato è invece il centro diving, anche se noi non ne abbiamo usufruito, in quanto non facciamo immersioni con le bombole.
Anche quando il resort è pieno, le spiagge appaiono pressoché deserte, lo spazio è assicurato e non ci si sente mai a “contatto di gomito” con nessuno.
Abbastanza frequentata è la piscina, soprattutto da chi vuole “socializzare” un po’.
Poiché il resort ha una caratteristica “alberghiera” (è prenotabile direttamente, per il numero di giorni che si vuole, e si può arrivare e ripartire quando e a che ora si vuole), la clientela è assai cosmopolita : abbiamo incontrato soprattutto francesi, inglesi, tedeschi, una piccola comitiva ungherese, cèchi ed alcuni giapponesi, oltre a diversi italiani. Pressoché assenti i russi.
L’animazione, se non vogliamo definirla inesistente, è tuttavia molto “soft” : alcune serate a tema, il classico “bodu beru”, la corsa dei paguri e poco altro.
Le escursioni comprendono: pesca d’altura (70 $ a persona), dolphin watch (20 $) , island hopping (40 $), pesca serale al bolentino (20 $).
Quanto al dolphin watch abbiamo particolarmente apprezzato la circostanza che per l’avvistamento dei delfini si fa affidamento unicamente sulla naturale amicizia tra questi bei mammiferi marini e l’uomo. Si fa ricorso solo a richiami vocali, evitando nel modo più assoluto di attirarli con pesci od altro cibo, mantenendo così intatto un rapporto assolutamente naturale con animali che si mostrano solo se e quando vogliono, evitando di instaurare un rapporto “drogato” di dipendenza dall’uomo.
Quotidianamente c’è poi, gratis, il “dhoni” che porta a fare lo “snorkeling” sulla barriera per chi non fa diving. Tutti i giorni, alternativamente, un giorno la mattina, un giorno il pomeriggio.
C’è, inoltre, il centro sport acquatici, per chi vuole fare sci nautico, banana riding, windsurf, canoa, catamarano o altro (tutti poco invasivi).
La reception, curiosamente, è ubicata dietro il ristorante, ma all’arrivo sarete accolti da personale cordiale ed efficiente che, oltre al consueto cocktail di benvenuto, vi darà tutte le informazioni necessarie al soggiorno.
Il giovedì pomeriggio, cosa che non abbiamo trovato in altri resort, c’è il cocktail offerto dal management, che si informerà sul vostro gradimento del soggiorno e sull’esistenza di eventuali problemi.
E veniamo ora ad uno dei “punti forti” di Medhufushi : la cucina. Lo chef, Mr. Reiss, coadiuvato da un ottimo staff di cuochi indiani, è inglese ed ha una vasta esperienza di cucine europee ed asiatiche, e si vede:
la ristorazione è a buffet per tutti e tre i pasti (noi avevamo scelto la pensione completa), la scelta è vastissima, di ogni cosa potete prenderne quanto volete ed ogni volta che finisce qualcosa in un vassoio viene subito rimpiazzato. Il buffet è articolato su molti banchi : c’è quello della zuppa del giorno e del pane (molte varietà di pane, tutte prodotte nel resort ed appena sfornate), c’è il banco del pesce al forno e della pizza, il banco del pesce crudo, sushi e sashimi; noi abbiamo mangiato pesce crudo a pranzo e a cena per tutto il soggiorno: il migliore è il sailfish (pesce spada locale, ma c’è solo quando ne prendono uno), ma anche un “deep sea fish”, il “reef fish” e l’immancabile tonno “yellow fin”.C’è poi il banco dei formaggi, quello dei dolci, quello della frutta fresca (ottima la papaya), un forno maghrebino a otre da cui sfornano continuamente focacce calde, due grandi piastre su cui i cuochi vi preparano seduta stante pesce o verdure alla piastra e molto altro. Probabilmente noi abbiamo apprezzato la cucina più di altri perché ci piace la cucina orientale, e molte specialità erano indiane, molto speziate e con il curry, tailandesi, marocchine, vietnamite ma per chi non riesce a fare a meno della pasta c’è un altro banco, in cui due cuochi mettono la pasta sfoglia fresca nelle macchinette a mano e fanno lì per lì fettuccine che cuociono all’istante. Le abbiamo viste ma non assaggiate francamente, tra il pesce crudo e cotto, la frutta fresca esotica e le specialità orientali, della pasta si riparlerà al rientro in Italia.
Il ristorante è molto grande, con il pavimento in sabbia e non c’è tavolo fisso, ogni volta vi potete mettere dove volete, ma non c’è problema , il numero dei tavoli è sovradimensionato rispetto al numero degli ospiti. Anche se il tavolo è variabile, il cameriere che vi servirà le bevande è sempre lo stesso. Vi “prende in consegna” all’arrivo e sarà sempre lo stesso a servirvi per tutto il soggiorno.
Piedi nudi e vestiti casual al ristorante, niente costume da bagno ma neppure eccessi come abbiamo visto : una ragazza in abito da sera e tacchi a spillo sulla sabbia, terriiiiibile!!!
C’è poi sul pontile, per intrattenersi bevendo qualcosa, il “Vilu bar”, che funziona anche da ristorante “à la carte” per coloro che non hanno scelto la pensione completa o la mezza. Chi lo desidera, può farsi organizzare per la cena, con supplemento, un tavolo sulla spiaggia. Sempre con supplemento c’è, settimanalmente, il barbecue sulla spiaggia.
Con questo, concludiamo il nostro “reportage” da Medhufushi, sperando di avervi detto tutto quello che serve.
Saluti a tutti gli amici di Mondomaldive e, qualunque isola scegliate, BUONA VACANZA !!!