- 03/09/2022 silvia s.
Siamo stati ospiti di questo resort per 2 settimane nella seconda metà di agosto. Lo abbiamo scelto tra tanti per la sua collocazione geografica: l’estate è la stagione giusta per i grandi assembramenti di mante ad Hanifaru Bay, volevamo un resort nei paraggi che permettesse di effettuare questa escursione senza problemi.
La scrematura successiva è stata guidata dal budget, purtroppo non illimitato :-), dal reef, perché per noi è esigenza imprescindibile, e infine dalle caratteristiche del resort stesso.
L’isola è piccola, in 15’ la si percorre interamente via spiaggia andando piano. Vegetazione interna intricata e lussureggiante, al punto che non la si può attraversare se non mediante i sentieri tracciati.
Si raggiunge in volo interno o in idrovolante, con supplemento, sulla base del gusto personale e dell’orario del volo di rientro (se la sera meglio il volo interno).
Il resort è relativamente nuovo, è stato aperto nel 2019 e poi è rimasto chiuso causa covid. Si percepisce che la struttura è recente: i bungalow sono singoli, ben studiati, con tanto spazio a disposizione sia dentro che in veranda, ben arredati, bagno enorme con doppio lavandino, vasca e doppia doccia di cui una open air che tanto ci piace.
Beach e water villa sono del tutto identici salvo la posizione, i beach sono in prima fila sul mare e sono provvisti di una grande e luminosa vetrata che consente di vedere l’orizzonte anche dal letto. Nulla da dire sulla pulizia, ottima; il cambio asciugamani da bagno e da mare avviene a richiesta e non d’ufficio in modo da limitare l’impatto ambientale, giusto così.
I ristoranti sono due, adiacenti: uno affacciato sul mare, che serve colazione, pranzo e cena, e uno sul laghetto, attivo solo a cena. La sera quindi si può liberamente scegliere quale frequentare, la vista sul laghetto illuminato è molto suggestiva. Non c’è tavolo fisso ma ad ogni pasto ci si colloca a piacimento. La qualità del cibo è molto buona, la varietà anche: sempre presenti insalate e verdure fresche, piatti internazionali, piatti di ispirazione più orientale, piatti maldiviani. Pasta disponibile sia a pranzo che a cena, a cena in modalità show, con la scelta del condimento favorito preparato al momento. Vari tipi di carne e pesce, una volta a settimana sushi, numerose varietà di dolci. Colazione naturalmente sia dolce che salata. Abbiamo optato per il trattamento all inclusive, quindi bevande illimitate ai pasti e durante il giorno, alcolici locali e cocktail. Il frigobar è presente in camera ma è vuoto: si va a “fare la spesa” in uno dei bar, dove ti danno quello che vuoi da conservare in stanza. Avevamo quindi sempre a disposizione tutto il necessario. Il room boy lascia 2 mezzi litri di acqua per ospite in stanza ogni mattina. Non siamo tornati ingrassati solo perché ci siamo dati molto da fare ;-)
Una menzione ai baristi: la Maldive non sono famose per i cocktail, per nostra esperienza hanno quasi tutto lo stesso sapore e l’alcool viene stiticamente dosato col misurino. In questo caso no, si beve molto bene. ;-)
Presenti palestra e spa, di cui non abbiamo usufruito, freccette, biliardino, 2 tavoli da ping pong, campo di bocce, campo da tennis, pallavolo, campo di calcetto in area staff ma frequentabile dagli ospiti che spesso vengono invitati a partecipare alle loro partite serali. Due bar: uno vista lago e uno “sulla spiaggia” puntato dritto per dritto ad ovest, sul tramonto.
Nessuna equipe di animazione presente, nessun TO in loco, niente babyclub et similia, giusto un po’ di musica nei bar. Molto tranquillo.
Wifi che copre tutta l’isola, con router in ogni bungalow, gratuito ed efficiente.
Il lago è la peculiarità del luogo, si tratta di uno specchio di acqua dolce con la parte centrale delimitata e balneabile la cui acqua rimane pulita grazie a specifiche piante e pesciolini che lo abitano, costruendo così un “biotopo”. La parte in cui si può nuotare ha le dimensioni di una piscina, da una parte si tocca, dall’altra io personalmente no. I nostri ragazzi lo hanno molto sfruttato!
La spiaggia è fine, bianchissima. Per la posizione dell’isola, su una pass in bordo atollo, e per la forte vicinanza del reef alla riva soffre molto della stagionalità, variando notevolmente nei mesi. E, sospetto, che anche la costruzione degli ow abbia modificato le correnti penalizzandola sulla punta ovest. In inverno di fronte al sunset bar c’è uno spiaggione enorme che in estate purtroppo sparisce, per spostarsi in parte dal lato opposto. In estate il sunset bar diventa un semi-overwater, con le onde più forti che arrivano anche ad inondare il pavimento della piattaforma di cemento su cui sorge. La capienza di questo bar, in una posizione meravigliosa, è pertanto ridotta in questi mesi. Abbiamo ovviato facendo take away ed ammirando i tramonti col bicchiere in mano dalla spiaggia davanti a casa. I beach bungalow da 115 a 122, per lo stesso motivo, in questo periodo non hanno spiaggia: le onde arrivano a lambire le verande, riparate alla bell’e meglio da sacchetti di sabbia. Personalmente eviterei queste camere, anche perché le palme antistanti, inclinate per le onde che ne hanno scoperto le radici, sono sorrette da puntelli metallici pericolosi. Se la spiaggia del sunset bar che sparisce può essere un fenomeno naturale, la spiaggia completamente erosa davanti a questi bungalow e le palme pericolanti mi fanno sospettare, come dicevo, che la causa sia una modifica nelle correnti marine causata dalla presenza dei waterbungalow: non avrebbero costruito camere così vicino al mare e non sarebbero cresciute palme anche molto alte se la spiaggia in quel punto non ci fosse mai stata. Evidentemente un tempo c’era, ora non più.
Il diving è overwater, dalla parte opposta al pontile degli arrivi; esisteva anche uno sport centre, adiacente al sunset bar, che purtroppo il reiterato e violento brutto tempo di questa annata anomala ha letteralmente distrutto. Dovrebbero ripristinarlo per la stagione invernale, il noleggio delle attrezzature è comunque attivo e disponibile.
Sono presenti muretti antierosione paralleli alla spiaggia in varie sedi: attorno al pontile degli arrivi e del diving e sulla punta est, oltre i water bungalow. In questa zona sono molto alti, rimangono sempre emersi e non sono splendidi, anzi. Sono però efficaci nel mitigare le onde provenienti dall’esterno dell’atollo, che abbiamo visto essere anche molto alte, creando una laguna interna che rimane calma, suppabile e snorkelabile anche in caso di brutto tempo. Vi sono varie aperture che consentono l’uscita sul reef e che sono uno spettacolo per il passaggio di pesce che vi si crea.
A proposito del reef e del mare: è stata una sorpresa. Non avevo mai soggiornato negli atolli del nord e differenza di quanto visto ad Ari abbiamo subito notato che non c’è spazzatura galleggiante, ad esempio. L’acqua è leggermente più fresca. I pesci sono mediamente più grandi (pappagalli enormi! Enormi!) e confidenti. Il reef è vicinissimo a riva, due pinnate di numero, ed è diffusamente sbiancato e sofferente come purtroppo un po’ ovunque nell’arcipelago ma la fauna che lo abita compensa ampiamente questo aspetto: dopo 2 giorni avevamo già visto più cose che in 2 settimane di snorkeling assiduo a Vilamendhoo. Ogni uscita riservava sorprese entusiasmanti: abbiamo praticamente sempre visto le tartarughe, che si lasciavano avvicinare per nulla intimorite, anche le aquile di mare sono numerose e costanti. Tanti anemoni con pesci pagliaccio, aragoste a profusione, calamari e, la sera, seppie, squali pinna nera di dimensioni anche importanti, grigi, pinna bianca, un albimarginatus, uno squalo limone incontrato in 2 punti differenti, trigoni, mobule, due nutrice che spesso passano le giornate a dormire della grossa sotto al pontile del diving, un barracuda di almeno un metro e mezzo incrociato 3 volte, polpi, murene, delfini spesso in transito al mattino nel blu poco oltre la barriera. Le parti migliori di reef, a nostro avviso, sono la zona prospiciente gli ow e la punta ovest, da noi soprannominata “shark head”, in quanto al mattino attorno alle 8 abbiamo spesso assistito al passaggio di decine di squali, come nelle migliori immersioni in pass. Un’altra zona che vale la pena ispezionare è il “coral garden”, ovvero le formazioni coralline, stavolta in leggera migliore salute, che si trovano in laguna vicino ai muretti a sud, alla destra del diving guardandolo dalla spiaggia, fino alla roccia basaltica che taglia la laguna a metà. Qui, in mezzo metro d’acqua praticamente sempre calma, c’è una numerosità e una varietà di vita da lasciare a bocca aperta. L’ultima sera siamo usciti in snorkeling all’imbrunire con le torce, sembrava la classica immersione notturna: squali a caccia, polpi fuori dalle tane, una murenina a nastro bianca e gialla, gamberetti blu, enormi granchi rossi tra i coralli e nelle fenditure, un paguro grande come un pollo arrosto (mai visto in vita). E, spegnendo la luce e agitando l’acqua picea, perché era periodo di luna nuova, lo spettacolo dello scintillio della bioluminescenza del plancton. Ce n’era veramente tanto, altra magia delle Maldive. Come si può aver intuito lo snorkeling ci ha entusiasmato: ci sono state uscite memorabili, da mettere a logbook. Credo infatti di aver portato a casa più foto e video sott’acqua che sopra! Non ci siamo immersi, per non lasciare i ragazzi da soli, ma per la quantià e la varietà di incontri non ci è mancato nulla rispetto alle immersioni, anzi. Ho detto tutto!
Il reef è tipo 4, circonda l’isola da vicino in tutto il perimetro ed è tutto snorkelabile. Abbiamo fatto il giro più volte, sia a tappe che in uscita unica, per la quale occorrono circa 2 ore.
Attenzione all’ingresso in acqua: è sabbioso ed agevole solo in laguna, altrove sono presenti numerosi frammenti corallini. Noi entravamo in acqua e mettevamo le pinne, altrimenti per la prima volta mi sento di consigliare delle scarpette da scoglio per evitare di farsi male. Per il semplice puccio puccio conviene comunque spostarsi in laguna, dove il fondale è morbido e dove non c’è il reef a pochi metri di distanza.
Veniamo ad Hanifaru Bay. Si tratta di un’area marina protetta e riserva Unesco istituita nel 2009: è una parte di reef a forma di U proprio sul bordo orientale dell’atollo di Baa. La sua conformazione e la sua posizione fanno sì che, durante il monsone umido, quando la direzione del vento si somma alle correnti, specie in marea calante nei giorni di differenza di marea maggiore, vi si raccolga una eccezionale concentrazione di plancton. Questo attrae squali balena e, soprattutto, mante, che possono essere anche oltre a centinaia. Per le mante è un luogo unico sul pianeta, in nessun altra zona al mondo è possibile trovarsi a nuotare in mezzo così tante mante che nutrendosi ti volteggiano attorno e ti sfiorano anche a pelo d’acqua. Il diving è vietato, solo snorkeling e in numero massimo contingentato. Si rimane in acqua 45’, è tassativamente vietato toccarle (650 usd di multa se qualcuno vi vede toccare una manta e vi segnala: sono sempre presenti i ranger, dotati di drone, a controllare cosa accade), sono vietati le foto col flash e l’uso di bastoni fotografici lunghi. L’escursione è naturalmente a pagamento e non economica, anche perché una parte è destinata al parco, ma ne vale senza dubbio la pena. Da Dreamland occorrono 25 minuti di dhoni, l’escursione è organizzata e guidata dai ragazzi del diving, a giorni alterni ad orario variabile in base alle maree e costa 117 usd a testa tasse incluse. Il denaro meglio speso di tutta la vacanza! Vi abbiamo infatti già tediato nel gruppo fb con dei brevi video estemporanei montati al momento…
Abbiamo prenotato tutto con MondoMaldive (strano… :-)), organizzazione ineccepibile e assistenza in loco da parte dei ragazzi MM favolosa, al prezzo migliore del mercato.
In conclusione siamo stati molto bene, abbiamo trovato tutto quello che amiamo delle Maldive e anche di più, nonostante la seconda settimana il tempo sia stato capriccioso. Il resort è nuovo e assai ben tenuto ad un prezzo corretto, cosa sempre più rara. Essendo in 4 con occupazione massima consentita di 3 abbiamo occupato 2 bungalow, rimanendo in ogni caso in budget. Le camere sono grandi, luminose, confortevoli, lo staff è gentile ed efficiente, la ristorazione ottima, il mare ci ha fatto doni immensi.
Gli appunti negativi sono pochi: la marcata erosione sulla punta ovest e la conseguente situazione infelice di alcuni bungalow in quella zona (anche se so di turisti stranieri che li apprezzano, perché li considerano dei semi-ow senza supplemento… ) e l’utilizzo eccessivo delle plastiche. Questo sarebbe proprio da rivedere: l’acqua potabile, specie quella lasciata in camera a guisa di bottigliette, dovrebbe essere sostituita da bottiglie in vetro e al posto dei prodotti da bagno in flaconcini di plastica, oggi anacronistici, sarebbero auspicabili altre soluzioni, tipo i dispenser da muro rabboccati al bisogno. Anche le saponettine sono incartate nella plastica: basterebbe proprio poco per fare meglio.
Torneremmo? Ci piace vedere resort sempre diversi ma in questo caso sì, senza dubbio sì.