- 08/12/2008 Liuk
Prima di descrivere il viaggio è necessaria una premessa di carattere generale: le Maldive sono da vedere. Nella ricerca dell’isola da visitare abbiamo constatato che è possibile fare una settimana spendendo meno di mille euro. Ma un’altra cosa che abbiamo capito è che alle Maldive hai quello che paghi.
Adesso il viaggio: Tour Operator IGV, il volo Eurofly da Malpensa T1 partito con “solo” 1h di ritardo è stato molto tranquillo, ma si è rivelato stancante. I posti un po’ scomodi per una permanenza in aereo di oltre 12 ore, tenendo conto dello scalo a Roma che ha aggiunto 3 ore (inutili) al viaggio.
L'arrivo all'aeroporto di Malè è stato qualcosa di veramente particolare: atterrare su una pista circondata dal mare ha un fascino tutto suo. Dopo il controllo passaporti e bagagli, un piccolo bus ci ha trasferiti al terminal degli idrovolanti. Il nostro, diretto all'isola di Madhiriguraidhoo, era molto rumoroso (consigliamo di portare i tappi per le orecchie) ma lo spettacolo che offre la vista dal piccolo oblò, è senza eguali: atolli, isole deserte, resort più o meno recenti, barriere coralline e un mare misto di blu e verde smeraldo. Insomma, il trasferimento in idrovolante costituisce una tappa fondamentale del viaggio alle Maldive.
L'arrivo al resort è stato molto accogliente sia da parte dei maldiviani sia da parte delle guide italiane. Anche se fuori dall'orario del pranzo, ci hanno offerto un servizio di ristoro.
Le stanze, tutte in legno, sono molto grandi e confortevoli (a/c, cassetta di sicurezza, frigobar, adattatori e asciugacapelli), vengono pulite 2 volte al giorno e i teli cambiati giornalmente.
Per gli spostamenti noi abbiamo utilizzato le biciclette (che si possono richiedere in reception se non si trovano di fronte alla camera all'arrivo) ma per i più pigri ci sono le golf-car che arrivano in pochi minuti.
Il tempo a novembre è variabile, coincide con la fine della stagione umida e l'inizio della stagione secca. Noi abbiamo goduto di soli 3 giorni di sole su 7, tuttavia vedere un temporale tropicale avvicinarsi dal mare, mentre si sta su un'isoletta di sabbia corallina e palme verdissime, ha un che di elettrizzante.
Leggendo altri commenti, ho notato che la scelta del periodo non è proprio garanzia di riuscita: molti hanno avuto vacanze piene di sole nella stagione delle piogge come d’altronde molti partiti nella stagione secca hanno avuto anche una settimana intera di maltempo. La costante quindi rimane la variabilità del clima. Anche quando piove alle Maldive il clima rimane fantastico: ci si abbronza lo stesso, niente freddo, acqua di mare caldissima e relax totale.
Adesso il mare: eccezionale, senza paragoni. L’isola offre due scelte: la laguna (lato alba), una piscina naturale in cui non servono le scarpe di gomma; il lato tramonto in cui l’acqua ha un maggiore moto ondoso, la profondità aumenta velocemente e rimane sabbioso fino al reef all’interno dell’atollo. Infine le due lingue di sabbia forniscono uno spettacolo unico. In spiaggia non c’era quasi nessuno e l'isola sembrava spesso deserta, c'era pochissima gente in giro.
Curiosità: se non sapete quante e quali scarpe o infradito portarvi, non preoccupatevi perchè non servono: noi siamo stati una settimana intera a piedi nudi dalla mattina alla sera, dalla spiaggia al ristorante, in perfetto stile maldiviano.
Il villaggio ha organizzato 2 escursioni: una all'isola deserta non distante da Palm Beach, l'altra all'isola dei pescatori. Quest'ultima non ci è piaciuta tantissimo, ma offre sicuramente uno spaccato di vita locale che nei villaggi è inesistente.
Lo snorkeling è in assoluto l'attività più entusiasmante dell'isola. Ci permettano i puristi del diving, ma osservare i fondali con sole maschera e pinne è fantastico. Solo alle Maldive puoi avere la sensazione di libertà dell’apnea e godere delle bellezze del mare senza bisogno di ricorrere al costoso corso di sub ed all' ingombrante attrezzatura. Il Palm Beach Resort offre 2 escursioni guidate gratuite al giorno, in cui abbiamo potuto ammirare splendidi e coloratissimi pesci, razze, trigoni e mante, squali, tartarughe, murene, stelle marine, aragoste e delfini. Attenzione però ad alcune specie pericolose come i pesci pietra e lo stesso trigone. Al piccolo shop vicino la reception abbiamo acquistato un libro illustrato di pesci per non essere impreparati e per godere al meglio dello spettacolo sottomarino.
Infine il ristorante: state attenti alla linea perchè si mangia molto bene. La cucina è italiana ma sono sempre presenti molti piatti locali e tradizionali. Una volta alla settimana organizzano la serata maldiviana con piatti tipici molto gustosi, da non perdere. Il buffet è molto ricco, sia a pranzo che a cena. La frutta e il pesce sono buonissimi, e noi ci siamo concentrati solo su quelli; propongono inoltre molti piatti di pasta e carne che non abbiamo assaggiato che, a detta di altre persone, erano all'altezza di un buon ristorante italiano.
Cosa dire per concludere? ci torneremmo volentieri se non avessimo la voglia e la curiosità di esplorare le altre isolette....Madhiriguraidhoo, il nome dell'isola che ospita il Palm Beach Resort, è un luogo affascinante in cui non ti senti mai fuori luogo e in cui non ti prende mai la noia e l'angoscia del tempo.
Adesso il viaggio: Tour Operator IGV, il volo Eurofly da Malpensa T1 partito con “solo” 1h di ritardo è stato molto tranquillo, ma si è rivelato stancante. I posti un po’ scomodi per una permanenza in aereo di oltre 12 ore, tenendo conto dello scalo a Roma che ha aggiunto 3 ore (inutili) al viaggio.
L'arrivo all'aeroporto di Malè è stato qualcosa di veramente particolare: atterrare su una pista circondata dal mare ha un fascino tutto suo. Dopo il controllo passaporti e bagagli, un piccolo bus ci ha trasferiti al terminal degli idrovolanti. Il nostro, diretto all'isola di Madhiriguraidhoo, era molto rumoroso (consigliamo di portare i tappi per le orecchie) ma lo spettacolo che offre la vista dal piccolo oblò, è senza eguali: atolli, isole deserte, resort più o meno recenti, barriere coralline e un mare misto di blu e verde smeraldo. Insomma, il trasferimento in idrovolante costituisce una tappa fondamentale del viaggio alle Maldive.
L'arrivo al resort è stato molto accogliente sia da parte dei maldiviani sia da parte delle guide italiane. Anche se fuori dall'orario del pranzo, ci hanno offerto un servizio di ristoro.
Le stanze, tutte in legno, sono molto grandi e confortevoli (a/c, cassetta di sicurezza, frigobar, adattatori e asciugacapelli), vengono pulite 2 volte al giorno e i teli cambiati giornalmente.
Per gli spostamenti noi abbiamo utilizzato le biciclette (che si possono richiedere in reception se non si trovano di fronte alla camera all'arrivo) ma per i più pigri ci sono le golf-car che arrivano in pochi minuti.
Il tempo a novembre è variabile, coincide con la fine della stagione umida e l'inizio della stagione secca. Noi abbiamo goduto di soli 3 giorni di sole su 7, tuttavia vedere un temporale tropicale avvicinarsi dal mare, mentre si sta su un'isoletta di sabbia corallina e palme verdissime, ha un che di elettrizzante.
Leggendo altri commenti, ho notato che la scelta del periodo non è proprio garanzia di riuscita: molti hanno avuto vacanze piene di sole nella stagione delle piogge come d’altronde molti partiti nella stagione secca hanno avuto anche una settimana intera di maltempo. La costante quindi rimane la variabilità del clima. Anche quando piove alle Maldive il clima rimane fantastico: ci si abbronza lo stesso, niente freddo, acqua di mare caldissima e relax totale.
Adesso il mare: eccezionale, senza paragoni. L’isola offre due scelte: la laguna (lato alba), una piscina naturale in cui non servono le scarpe di gomma; il lato tramonto in cui l’acqua ha un maggiore moto ondoso, la profondità aumenta velocemente e rimane sabbioso fino al reef all’interno dell’atollo. Infine le due lingue di sabbia forniscono uno spettacolo unico. In spiaggia non c’era quasi nessuno e l'isola sembrava spesso deserta, c'era pochissima gente in giro.
Curiosità: se non sapete quante e quali scarpe o infradito portarvi, non preoccupatevi perchè non servono: noi siamo stati una settimana intera a piedi nudi dalla mattina alla sera, dalla spiaggia al ristorante, in perfetto stile maldiviano.
Il villaggio ha organizzato 2 escursioni: una all'isola deserta non distante da Palm Beach, l'altra all'isola dei pescatori. Quest'ultima non ci è piaciuta tantissimo, ma offre sicuramente uno spaccato di vita locale che nei villaggi è inesistente.
Lo snorkeling è in assoluto l'attività più entusiasmante dell'isola. Ci permettano i puristi del diving, ma osservare i fondali con sole maschera e pinne è fantastico. Solo alle Maldive puoi avere la sensazione di libertà dell’apnea e godere delle bellezze del mare senza bisogno di ricorrere al costoso corso di sub ed all' ingombrante attrezzatura. Il Palm Beach Resort offre 2 escursioni guidate gratuite al giorno, in cui abbiamo potuto ammirare splendidi e coloratissimi pesci, razze, trigoni e mante, squali, tartarughe, murene, stelle marine, aragoste e delfini. Attenzione però ad alcune specie pericolose come i pesci pietra e lo stesso trigone. Al piccolo shop vicino la reception abbiamo acquistato un libro illustrato di pesci per non essere impreparati e per godere al meglio dello spettacolo sottomarino.
Infine il ristorante: state attenti alla linea perchè si mangia molto bene. La cucina è italiana ma sono sempre presenti molti piatti locali e tradizionali. Una volta alla settimana organizzano la serata maldiviana con piatti tipici molto gustosi, da non perdere. Il buffet è molto ricco, sia a pranzo che a cena. La frutta e il pesce sono buonissimi, e noi ci siamo concentrati solo su quelli; propongono inoltre molti piatti di pasta e carne che non abbiamo assaggiato che, a detta di altre persone, erano all'altezza di un buon ristorante italiano.
Cosa dire per concludere? ci torneremmo volentieri se non avessimo la voglia e la curiosità di esplorare le altre isolette....Madhiriguraidhoo, il nome dell'isola che ospita il Palm Beach Resort, è un luogo affascinante in cui non ti senti mai fuori luogo e in cui non ti prende mai la noia e l'angoscia del tempo.