- 13/03/2008 giube
Eccoci di ritorno da Palm Beach!
Dopo avere letto tutti i vostri racconti ,che sono stati veramente utili, mi sento in dovere di portare anche il mio contributo. Ovviamente ognuno di noi vede le cose in maniera diversa, il Palm Beach Resort è sicuramente un bell’albergo su una bella isola, ma non senza riserve. Forse la parte più bella della Maldive è quella che si vede dall’idrovolante, o quella sotto acqua. Non so. Chi sia stato come noi in Polinesia, ai Caraibi, ma anche in Sardegna, Sicilia o Toscana può capire quello che intendo. Forse dobbiamo creare la categoria “vacanza alle Maldive” e rinunciare a fare un qualsiasi paragone con altro. E’ stato molto bello. Anche contro una certa logica. Ad ogni modo io ho acceso il telefono la sera prima di partire per vedere se c’era qualche messaggio. Mia moglie controllava una volta al giorno e poi spegneva subito. Poi invece c’era il nostro vicino di tavolo che molto elegantemente stava al cell tutta la cena; o una paio di “sciure” che si facevano lunghe chiacchierate con i piedi in ammollo sulla lingua di sabbia. Un po’ da sfigati diciamolo.
Ma passiamo al racconto.
Abbiamo volato con Eurofly, da Malpensa, in classe turistica. La nostra agenzia ha un incaricato a Malpensa che si è occupato di aiutarci nel check in; quindi niente coda e niente attesa. Il volo è partito ed arrivato in orario sia all’andata che al ritorno. Sul servizio a bordo invece posso solo dire male: il personale era scostante, a tratti pure maleducato. Il cibo un disastro peggio che su qualsiasi aereo mai preso. Oltre che pochissimo (portatevi il panino con la mortadella da casa !! ). Al ritorno siccome si è viaggiato di giorno la richiesta di un cuscino è sembrata assurda e immotivata. Sia all’andata che al ritorno ho avuto la fortuna di beccare la poltrona senza telecomando per il video. E hanno trasmesso tre volte di seguito lo stesso film!! Uno stewart mi ha detto che provvedeva a far resettare il mio video; ma come tante altre richieste ha portato ad un nulla di fatto.
Comunque avevo un romanzo e due bambini. Quindi il tempo è volato.
A Male ho trovato dei cambiamenti rispetto a due anni fa quando siamo stati a Moofushi: adesso il check in per gli idrovolanti si fa subito in aeroporto e il capannone dei banchi dell’accettazione al terminal della Maldivian Air Taxi è stato trasformato in una specie di bar quasi fresco, con dei bagni climatizzati pulitissimi (nelle ultime due ore di viaggio i bagni dell’aereo erano al solito infrequentabili).
L’idrovolante per Palm Beach è partito subito e in 40 minuti circa eravamo già sull’isola.
Sull’isola è stato già detto quasi tutto nei racconti e negli interventi di chi ci ha preceduto. Stesso si dica per le foto.
In questa stagione il vento soffia da nord est, quindi il lato detto “alba” è più fresco e ventilato. Sul lato “sunset” invece devo dire cha faceva decisamente più caldo. Infatti dopo un paio di mattine a fare colazione al Coffea Shop, dove si schiatta sempre di caldo , e a qualsiasi ora, abbiamo deciso di spostarci a fare la prima colazione al bar ristorante Ihi Ghe sulla punta dell’isola, quello dove la sera è possibile prenotare la cena a base di aragosta. Non ci va quasi nessuno per la prima colazione, il cameriere è gentilissimo e il servizio è al tavolo. ( e compreso nel prezzo!! Stesse brioches, biscottini, pane tostato e frutta, ma non hanno quelle orrende sottilette sudate di Emmental e l’improbabile prosciutto cotto)
Alla fine avevamo prenotato una Villa a due piani. Avevamo richiesto di stare sul lato sunset. Ci sembrava bello di poter veder il tramonto dalla nostra veranda. Arrivati sul posto invece ci hanno assegnato una villa sul lato alba. E devo dire che ci abbiamo guadagnato. Le ville sul lato sunset sono molto più aperte verso il mare ma non possono in ogni caso vedere il tramonto (il sole cala in corrispondenza della lingua di sabbia circa); sul lato sunset c’era onda e l’acqua era torbida proprio di fronte alle ville. L’acqua qui diventa subito profonda e il fondo di sabbia ti cede sotto i piedi in maniera non piacevolissima e ci sono un due o tre muretti antierosione perpendicolari alla spiaggia. Non so, forse in un’altra stagione la situazione è diversa, ma direi che in questo periodo è preferibile il lato alba. Almeno per le Villas. Altra nota positiva è la lontananza dalle strutture di servizio; il quartiere dello staff (con i generatori, dissalatori e altre attrezzature rumorose) è circa a metà dell’isola. Ho notato che venendo dalla lingua di sabbia il rumore si cominciava a sentire già dalla camera 35 lato alba. Dove stavamo noi si sentivano solo vento e uccelli (e idrovolante la mattina alle sei della domenica e del lunedì).
La Villa ci è molto piaciuta: al piano terreno c’è un salotto grande in cui ci stavano divano e poltrona e un letto matrimoniale in cui hanno dormito i bambini; ci sono anche un armadio grande e una scrivania con bollitore per il te e asciugacapelli, mobile Tv e condizionatore; bagno maldiviano enorme con due lavandini, doccia da 4 mq e vasca idromassaggio ad angolo; al piano superiore una ampia camera da letto matrimoniale che affaccia su un balconcino. Bella la camera al piano di sopra, potevamo lasciare le tapparelle aperte e farci svegliare dall’alba. Tutte le stanze poi (a parte le villas lato sunset e le presidental) hanno quella specie di piccola duna davanti, più tutta quella rigogliosa vegetazione, e alla fine il mare rischi quasi di non vederlo; nella nostra camera al primo piano invece sembrava di stare in una casa sull’albero con vista mare. Lo stile esterno è un po’ datato,certe cose evidentemente si pagano, ma comunque piacevole. Facevano pulizia due volte al giorno (sempre lo stesso cameriere); una a metà mattina e una mentre si è a cena. Non tirano proprio lo spazzolone ma comunque una cosa giusta. Asciugamani per il bagno e per la spiaggia puliti tutti i giorni (gli accappatoi sono così nuovi che non asciugano ancora).
La nostra camera era a due passi due dal ristorante, tre passi dalla Spa. Insomma decisamente comoda.
In spiaggia nessuno!
Quando siamo arrivati con l’idrovolante in zona lingua di sabbia c’era una situazione tipo Rimini (per le Maldive si intende) e quindi abbiamo evitato accuratamente di andarci prima delle sei e mezza di sera. Le camere lato alba (dalla 21 alla lingua di sabbia) hanno la spiaggia un po’ corta e ripida, con la vegetazione un attimo incombente, per cui credo che si preferisca la spiaggia comune che è più ampia.
Noi stavamo tra il pontile del ristorante e la punta dell’isola (villas dalla 20 alla 12) e in spiaggia c’eravamo quasi sempre solo noi. Prima di pranzo magari si andava in piscina (dove non c’era nessuno) perché i bambini si divertivano a giocare nella pisci netta bassa e ci si metteva un po’ sotto l’ombrellone.
Mai fatto snorkeling uscendo con il dhoni: gli ultimi due giorni tra gite e mare mosso avevano cancellato gli appuntamenti. Nella laguna davanti alla camera abbiamo comunque visto pesci interessanti, tartarughe, trigoni.
Siamo stati a pranzo alla lingua di sabbia e di nuovo eravamo soli (gli altri erano andati a pranzo evidentemente!)
Il cibo dei ristoranti è veramente ottimo:
nel ristorante centrale c’è solo l’imbarazzo della scelta; anche tante verdure fresche che a Moofushi invece venivano un po’ centellinate. Non ho assaggiato la pasta perché non la mangio mai ma mi dicono che era ottima. Ottimo il pesce alla griglia ma anche il manzo. Tanto pesce crudo da condire a piacimento oppure già marinato. Buonissimo il pollo e il pesce tandoori della serata maldiviana e tutte le specialità etniche. Unica nota dolente i dolci. Ottimi i biscotti secchi, i frollini, le lingue di gatto e certe sfogliette caramellate; poco cotte invece e un po’ pesanti le paste lievitate (brioches, ciambelle, saccottini con marmellata); da assolutamente evitare le mousse e i budini. Non assaggiateli nemmeno sembrano fatti con la sciacquatura di piatti!! Forse una volta una cheesecake era quasi passabile. E anche delle specie di bignè. Ma alla larga dalle mousse!! Buona la frutta (la papaya certi giorni era immangiabile ma magari il giorno dopo era favolosa). Al tavolo tutto all inclusive tranne la perrier, il vino e l’espresso. The, caffè americano,birra, soft drinks, e acqua naturale sono invece compresi.
Il cameriere appena vi alzate mi fa sparire piatto e posate. Tenetevi stretta la forchetta se vi alzate per andare a prendervi un bis.
Al bar della lingua di sabbia abbiamo invece mangiato un piatto di insalata un mezzogiorno : ottima la Palm Beach, con gamberoni e salmone affumicato, ma anche la Rustica con formaggio e pancetta grigliata. Si possono avere anche Club Sandwich, hamburger o gamberoni alla griglia.
Una sera siamo stati a mangiare l’aragosta. E’ bellissimo perché ti apparecchiano i tavoli direttamente sulla spiaggia (quindi niente scarpe!) e il tutto è illuminato dalla luce delle candele. La sera che ci siamo stati noi c’era solo un altro tavolo, a una ventina di metri , quindi sembrava proprio di stare da soli. Il menù è fisso o comunque lo si concorda in anticipo quando si prenota: antipasto di bocconcini di ricciola cruda marinata, linguine al pomodoro e aragosta, e poi una mezza aragosta lessata e mezza aragosta alla griglia. Vermentino di Gallura ghiacciato. Una brezza giusta. Favoloso. Forse l’aragosta gli era scappata un po’ di cottura. Ma le linguine compensavano e la ricciola pure. Per finire macedonia con gelato. Poco fantasioso ma va bene lo stesso.
Credo si sia capito che ho mangiato senza risparmiarmi e confesso che non è stata una sorpresa quello che ha rilevato la bilancia al ritorno. A parte i dolci decisamente schifosi forse un’altra nota negativa della ristorazione è per la discutibile scelta di servire gli affettati misti (ma chi ha voglia i mangiare bresaola e mortadella alle Maldive ? Io non li ho assaggiati, in compenso andavano via come il pane) e una sera c‘era persino i banco dei formaggi con mozzarella e taleggio! Taleggio??? Va bene che tutto (a parte il pesce) è importato ma poniamoci dei limiti. Allora io voglio gli Special K ai frutti gialli a colazione! Invece degli anonimi fiocchi al cioccolato!
Escursioni: erano disponibili senza costi aggiuntivi la gita all’isola deserta e all’isola dei pescatori ma abbiamo preferito evitare. Si possono affittare i dhoni con equipaggio per importi sui 200-250 dollari e farsi portare in giro dove si vuole nell’atollo. Noi siamo stati a pescare alla traina ma non ricordo quanto abbiamo speso a testa. In ogni caso vale la pena; si parte la mattina alle 6.30 che è ancora buio e si raggiungono un paio di isole deserte per il sorgere del sole. Quando ci siamo stati noi il mare era quasi piatto, abbiamo incontrato interi branchi di delfini che hanno giocato con la prua della nostra barca. Con tanto di acrobazie dentro e fuori dall’acqua. Pescare non è esattamente il mio ideale di passatempo ma almeno lo sforzo è stato gratificato. Io e mia figlia siamo riusciti a prendere un pescione di 5kg ! Si rientra per le 8.30. Meglio andarci a stomaco vuoto. Al rientro si ballava un po’, e per pescare bisogna tenere una andatura lenta che le onde te le fa beccare tutte! (valutate se i vostri bambini sono impressionabili, il nostro marinaio una volta recuperato a bordo il pescione lo ha preso a randellate come un pazzo; mia figlia che è una nota serial killer non ha fatto una piega)
Massaggi: organizzazione perfetta, relax e silenzio. Ampia scelta di trattamenti. Cifre ragionevoli. Si va dai 45 dollari per mezzora di riflessologia plantare ai 110 dollari per un’ora e mezza di mix di massaggi vari con olio e pietre calde. Fanno anche un trattamento molto efficace per le scottature con una specie di frullatone di cetrioli. Una volta fatto il massaggio ci si può fermare anche per idromassaggio, sauna e bagno turco. Ricordatevi di portare il costume. (per i massaggi ti danno loro il perizoma). La responsabile del Coconut Spa è molto cordiale e simpatica.
Lo staff:
non c’è animazione, e nemmeno vi verranno a chiedere di fare le gite o altre attività. La cosa funziona in questa maniera:
- All’arrivo viene un romano (che manco si presenta) all’idrovolante e ti smista sulle macchinine.
- Arrivi al Coffea Shop e ti danno un asciugamano congelato in una mano, una noce di cocco con cannuccia in un’altra e un modulo da compilare tra i denti. Sempre senza presentarsi (hanno tutti un badge con il nome ma ci vuole la lente di ingrandimento) un tizio si piazza come un avvoltoio alle tue spalle facendoti fretta per compilare il suddetto modulo. Non ti dicono nemmeno che magari puoi anche fare colazione (visto che su eurofly ti hanno fatto morire di fame) . Compilato il modulo ti consegnano le chiavi della stanza che ti indicano su una piantina e dopo averti detto (forse) che il pranzo è dalle 13.00 alle 14.00 e che alla sera ci sarà un briefing per delle comunicazioni dello staff ai nuovi arrivati scompaiono per sempre. Nel senso che se poi anche li incontri in giro manco salutano.
- Alle 20.00 andiamo un salto al briefing. A Moofushi il briefing era organizzato come aperitivo, ci si accomodava sui divani e lo staff spiegava le poche regole dell’isola e le opportunità varie , era insomma un momento carino ; a Palm Beach,sempre nel soffocante Coffea Shop, mettono le sedie come in una sala conferenze e lo staff fa la sua spiegazione con applausi (applausi??) alla presentazione dei vari membri. Un po’ squallido il tutto. Sinceramente si può anche evitare di andarci. Basta sapere che le attività vengono pubblicizzate sui cartelloni fuori da bar e ristorante, e altre informazioni sono in un folderino in camera con tutti i prezzi etc. etc. .
- Unica nota positiva del briefing è stata che ci hanno spiegato (ma il tipo non era presente in quel momento) che esiste un fotografo ufficiale dell’isola che ci sarebbe capitato di incrociare in giro. Questo ha impedito a me, ma non a dei nostri amici, di prendere a male parole uno sconosciuto che si metteva a fotografare i nostri bambini senza dirci niente. Le foto fatte da questo tizio vengono poi mostrate a tutti la sera su un televisore in una sala giochi vicino al bar e si può chiedere di farsene dare una copia. Non volevo fare il solito brianzolo rompiscatole ma a me non è che questa cosa mi andasse proprio a genio.
- Comunque se riuscite a stare svegli per tutto il documentario sul Resort che danno sulla TV a circuito chiuso verso la fine c’è un ampio servizio sul fotografo e sulla possibilità di farsi fare un servizio fotografico professionale sfruttando la bellezza degli sfondi naturali dell’isola. Per darvi una misura dell’eleganza del tutto la colonna sonora di tale servizio è la sigla di Beautiful. (?)
- Vorrei dire qualcosa sulla cantante: forse è meglio un CD, magari a volume basso.
- Nulla da dire sul personale maldiviano. A parte la flemma dei ragazzi dell’officina riparazione biciclette, sono comunque tutti gentilissimi e solleciti. E a parte qualcuno quasi tutti capiscono l’italiano.
-Ultima annotazione. Tanti romani
Dopo avere letto tutti i vostri racconti ,che sono stati veramente utili, mi sento in dovere di portare anche il mio contributo. Ovviamente ognuno di noi vede le cose in maniera diversa, il Palm Beach Resort è sicuramente un bell’albergo su una bella isola, ma non senza riserve. Forse la parte più bella della Maldive è quella che si vede dall’idrovolante, o quella sotto acqua. Non so. Chi sia stato come noi in Polinesia, ai Caraibi, ma anche in Sardegna, Sicilia o Toscana può capire quello che intendo. Forse dobbiamo creare la categoria “vacanza alle Maldive” e rinunciare a fare un qualsiasi paragone con altro. E’ stato molto bello. Anche contro una certa logica. Ad ogni modo io ho acceso il telefono la sera prima di partire per vedere se c’era qualche messaggio. Mia moglie controllava una volta al giorno e poi spegneva subito. Poi invece c’era il nostro vicino di tavolo che molto elegantemente stava al cell tutta la cena; o una paio di “sciure” che si facevano lunghe chiacchierate con i piedi in ammollo sulla lingua di sabbia. Un po’ da sfigati diciamolo.
Ma passiamo al racconto.
Abbiamo volato con Eurofly, da Malpensa, in classe turistica. La nostra agenzia ha un incaricato a Malpensa che si è occupato di aiutarci nel check in; quindi niente coda e niente attesa. Il volo è partito ed arrivato in orario sia all’andata che al ritorno. Sul servizio a bordo invece posso solo dire male: il personale era scostante, a tratti pure maleducato. Il cibo un disastro peggio che su qualsiasi aereo mai preso. Oltre che pochissimo (portatevi il panino con la mortadella da casa !! ). Al ritorno siccome si è viaggiato di giorno la richiesta di un cuscino è sembrata assurda e immotivata. Sia all’andata che al ritorno ho avuto la fortuna di beccare la poltrona senza telecomando per il video. E hanno trasmesso tre volte di seguito lo stesso film!! Uno stewart mi ha detto che provvedeva a far resettare il mio video; ma come tante altre richieste ha portato ad un nulla di fatto.
Comunque avevo un romanzo e due bambini. Quindi il tempo è volato.
A Male ho trovato dei cambiamenti rispetto a due anni fa quando siamo stati a Moofushi: adesso il check in per gli idrovolanti si fa subito in aeroporto e il capannone dei banchi dell’accettazione al terminal della Maldivian Air Taxi è stato trasformato in una specie di bar quasi fresco, con dei bagni climatizzati pulitissimi (nelle ultime due ore di viaggio i bagni dell’aereo erano al solito infrequentabili).
L’idrovolante per Palm Beach è partito subito e in 40 minuti circa eravamo già sull’isola.
Sull’isola è stato già detto quasi tutto nei racconti e negli interventi di chi ci ha preceduto. Stesso si dica per le foto.
In questa stagione il vento soffia da nord est, quindi il lato detto “alba” è più fresco e ventilato. Sul lato “sunset” invece devo dire cha faceva decisamente più caldo. Infatti dopo un paio di mattine a fare colazione al Coffea Shop, dove si schiatta sempre di caldo , e a qualsiasi ora, abbiamo deciso di spostarci a fare la prima colazione al bar ristorante Ihi Ghe sulla punta dell’isola, quello dove la sera è possibile prenotare la cena a base di aragosta. Non ci va quasi nessuno per la prima colazione, il cameriere è gentilissimo e il servizio è al tavolo. ( e compreso nel prezzo!! Stesse brioches, biscottini, pane tostato e frutta, ma non hanno quelle orrende sottilette sudate di Emmental e l’improbabile prosciutto cotto)
Alla fine avevamo prenotato una Villa a due piani. Avevamo richiesto di stare sul lato sunset. Ci sembrava bello di poter veder il tramonto dalla nostra veranda. Arrivati sul posto invece ci hanno assegnato una villa sul lato alba. E devo dire che ci abbiamo guadagnato. Le ville sul lato sunset sono molto più aperte verso il mare ma non possono in ogni caso vedere il tramonto (il sole cala in corrispondenza della lingua di sabbia circa); sul lato sunset c’era onda e l’acqua era torbida proprio di fronte alle ville. L’acqua qui diventa subito profonda e il fondo di sabbia ti cede sotto i piedi in maniera non piacevolissima e ci sono un due o tre muretti antierosione perpendicolari alla spiaggia. Non so, forse in un’altra stagione la situazione è diversa, ma direi che in questo periodo è preferibile il lato alba. Almeno per le Villas. Altra nota positiva è la lontananza dalle strutture di servizio; il quartiere dello staff (con i generatori, dissalatori e altre attrezzature rumorose) è circa a metà dell’isola. Ho notato che venendo dalla lingua di sabbia il rumore si cominciava a sentire già dalla camera 35 lato alba. Dove stavamo noi si sentivano solo vento e uccelli (e idrovolante la mattina alle sei della domenica e del lunedì).
La Villa ci è molto piaciuta: al piano terreno c’è un salotto grande in cui ci stavano divano e poltrona e un letto matrimoniale in cui hanno dormito i bambini; ci sono anche un armadio grande e una scrivania con bollitore per il te e asciugacapelli, mobile Tv e condizionatore; bagno maldiviano enorme con due lavandini, doccia da 4 mq e vasca idromassaggio ad angolo; al piano superiore una ampia camera da letto matrimoniale che affaccia su un balconcino. Bella la camera al piano di sopra, potevamo lasciare le tapparelle aperte e farci svegliare dall’alba. Tutte le stanze poi (a parte le villas lato sunset e le presidental) hanno quella specie di piccola duna davanti, più tutta quella rigogliosa vegetazione, e alla fine il mare rischi quasi di non vederlo; nella nostra camera al primo piano invece sembrava di stare in una casa sull’albero con vista mare. Lo stile esterno è un po’ datato,certe cose evidentemente si pagano, ma comunque piacevole. Facevano pulizia due volte al giorno (sempre lo stesso cameriere); una a metà mattina e una mentre si è a cena. Non tirano proprio lo spazzolone ma comunque una cosa giusta. Asciugamani per il bagno e per la spiaggia puliti tutti i giorni (gli accappatoi sono così nuovi che non asciugano ancora).
La nostra camera era a due passi due dal ristorante, tre passi dalla Spa. Insomma decisamente comoda.
In spiaggia nessuno!
Quando siamo arrivati con l’idrovolante in zona lingua di sabbia c’era una situazione tipo Rimini (per le Maldive si intende) e quindi abbiamo evitato accuratamente di andarci prima delle sei e mezza di sera. Le camere lato alba (dalla 21 alla lingua di sabbia) hanno la spiaggia un po’ corta e ripida, con la vegetazione un attimo incombente, per cui credo che si preferisca la spiaggia comune che è più ampia.
Noi stavamo tra il pontile del ristorante e la punta dell’isola (villas dalla 20 alla 12) e in spiaggia c’eravamo quasi sempre solo noi. Prima di pranzo magari si andava in piscina (dove non c’era nessuno) perché i bambini si divertivano a giocare nella pisci netta bassa e ci si metteva un po’ sotto l’ombrellone.
Mai fatto snorkeling uscendo con il dhoni: gli ultimi due giorni tra gite e mare mosso avevano cancellato gli appuntamenti. Nella laguna davanti alla camera abbiamo comunque visto pesci interessanti, tartarughe, trigoni.
Siamo stati a pranzo alla lingua di sabbia e di nuovo eravamo soli (gli altri erano andati a pranzo evidentemente!)
Il cibo dei ristoranti è veramente ottimo:
nel ristorante centrale c’è solo l’imbarazzo della scelta; anche tante verdure fresche che a Moofushi invece venivano un po’ centellinate. Non ho assaggiato la pasta perché non la mangio mai ma mi dicono che era ottima. Ottimo il pesce alla griglia ma anche il manzo. Tanto pesce crudo da condire a piacimento oppure già marinato. Buonissimo il pollo e il pesce tandoori della serata maldiviana e tutte le specialità etniche. Unica nota dolente i dolci. Ottimi i biscotti secchi, i frollini, le lingue di gatto e certe sfogliette caramellate; poco cotte invece e un po’ pesanti le paste lievitate (brioches, ciambelle, saccottini con marmellata); da assolutamente evitare le mousse e i budini. Non assaggiateli nemmeno sembrano fatti con la sciacquatura di piatti!! Forse una volta una cheesecake era quasi passabile. E anche delle specie di bignè. Ma alla larga dalle mousse!! Buona la frutta (la papaya certi giorni era immangiabile ma magari il giorno dopo era favolosa). Al tavolo tutto all inclusive tranne la perrier, il vino e l’espresso. The, caffè americano,birra, soft drinks, e acqua naturale sono invece compresi.
Il cameriere appena vi alzate mi fa sparire piatto e posate. Tenetevi stretta la forchetta se vi alzate per andare a prendervi un bis.
Al bar della lingua di sabbia abbiamo invece mangiato un piatto di insalata un mezzogiorno : ottima la Palm Beach, con gamberoni e salmone affumicato, ma anche la Rustica con formaggio e pancetta grigliata. Si possono avere anche Club Sandwich, hamburger o gamberoni alla griglia.
Una sera siamo stati a mangiare l’aragosta. E’ bellissimo perché ti apparecchiano i tavoli direttamente sulla spiaggia (quindi niente scarpe!) e il tutto è illuminato dalla luce delle candele. La sera che ci siamo stati noi c’era solo un altro tavolo, a una ventina di metri , quindi sembrava proprio di stare da soli. Il menù è fisso o comunque lo si concorda in anticipo quando si prenota: antipasto di bocconcini di ricciola cruda marinata, linguine al pomodoro e aragosta, e poi una mezza aragosta lessata e mezza aragosta alla griglia. Vermentino di Gallura ghiacciato. Una brezza giusta. Favoloso. Forse l’aragosta gli era scappata un po’ di cottura. Ma le linguine compensavano e la ricciola pure. Per finire macedonia con gelato. Poco fantasioso ma va bene lo stesso.
Credo si sia capito che ho mangiato senza risparmiarmi e confesso che non è stata una sorpresa quello che ha rilevato la bilancia al ritorno. A parte i dolci decisamente schifosi forse un’altra nota negativa della ristorazione è per la discutibile scelta di servire gli affettati misti (ma chi ha voglia i mangiare bresaola e mortadella alle Maldive ? Io non li ho assaggiati, in compenso andavano via come il pane) e una sera c‘era persino i banco dei formaggi con mozzarella e taleggio! Taleggio??? Va bene che tutto (a parte il pesce) è importato ma poniamoci dei limiti. Allora io voglio gli Special K ai frutti gialli a colazione! Invece degli anonimi fiocchi al cioccolato!
Escursioni: erano disponibili senza costi aggiuntivi la gita all’isola deserta e all’isola dei pescatori ma abbiamo preferito evitare. Si possono affittare i dhoni con equipaggio per importi sui 200-250 dollari e farsi portare in giro dove si vuole nell’atollo. Noi siamo stati a pescare alla traina ma non ricordo quanto abbiamo speso a testa. In ogni caso vale la pena; si parte la mattina alle 6.30 che è ancora buio e si raggiungono un paio di isole deserte per il sorgere del sole. Quando ci siamo stati noi il mare era quasi piatto, abbiamo incontrato interi branchi di delfini che hanno giocato con la prua della nostra barca. Con tanto di acrobazie dentro e fuori dall’acqua. Pescare non è esattamente il mio ideale di passatempo ma almeno lo sforzo è stato gratificato. Io e mia figlia siamo riusciti a prendere un pescione di 5kg ! Si rientra per le 8.30. Meglio andarci a stomaco vuoto. Al rientro si ballava un po’, e per pescare bisogna tenere una andatura lenta che le onde te le fa beccare tutte! (valutate se i vostri bambini sono impressionabili, il nostro marinaio una volta recuperato a bordo il pescione lo ha preso a randellate come un pazzo; mia figlia che è una nota serial killer non ha fatto una piega)
Massaggi: organizzazione perfetta, relax e silenzio. Ampia scelta di trattamenti. Cifre ragionevoli. Si va dai 45 dollari per mezzora di riflessologia plantare ai 110 dollari per un’ora e mezza di mix di massaggi vari con olio e pietre calde. Fanno anche un trattamento molto efficace per le scottature con una specie di frullatone di cetrioli. Una volta fatto il massaggio ci si può fermare anche per idromassaggio, sauna e bagno turco. Ricordatevi di portare il costume. (per i massaggi ti danno loro il perizoma). La responsabile del Coconut Spa è molto cordiale e simpatica.
Lo staff:
non c’è animazione, e nemmeno vi verranno a chiedere di fare le gite o altre attività. La cosa funziona in questa maniera:
- All’arrivo viene un romano (che manco si presenta) all’idrovolante e ti smista sulle macchinine.
- Arrivi al Coffea Shop e ti danno un asciugamano congelato in una mano, una noce di cocco con cannuccia in un’altra e un modulo da compilare tra i denti. Sempre senza presentarsi (hanno tutti un badge con il nome ma ci vuole la lente di ingrandimento) un tizio si piazza come un avvoltoio alle tue spalle facendoti fretta per compilare il suddetto modulo. Non ti dicono nemmeno che magari puoi anche fare colazione (visto che su eurofly ti hanno fatto morire di fame) . Compilato il modulo ti consegnano le chiavi della stanza che ti indicano su una piantina e dopo averti detto (forse) che il pranzo è dalle 13.00 alle 14.00 e che alla sera ci sarà un briefing per delle comunicazioni dello staff ai nuovi arrivati scompaiono per sempre. Nel senso che se poi anche li incontri in giro manco salutano.
- Alle 20.00 andiamo un salto al briefing. A Moofushi il briefing era organizzato come aperitivo, ci si accomodava sui divani e lo staff spiegava le poche regole dell’isola e le opportunità varie , era insomma un momento carino ; a Palm Beach,sempre nel soffocante Coffea Shop, mettono le sedie come in una sala conferenze e lo staff fa la sua spiegazione con applausi (applausi??) alla presentazione dei vari membri. Un po’ squallido il tutto. Sinceramente si può anche evitare di andarci. Basta sapere che le attività vengono pubblicizzate sui cartelloni fuori da bar e ristorante, e altre informazioni sono in un folderino in camera con tutti i prezzi etc. etc. .
- Unica nota positiva del briefing è stata che ci hanno spiegato (ma il tipo non era presente in quel momento) che esiste un fotografo ufficiale dell’isola che ci sarebbe capitato di incrociare in giro. Questo ha impedito a me, ma non a dei nostri amici, di prendere a male parole uno sconosciuto che si metteva a fotografare i nostri bambini senza dirci niente. Le foto fatte da questo tizio vengono poi mostrate a tutti la sera su un televisore in una sala giochi vicino al bar e si può chiedere di farsene dare una copia. Non volevo fare il solito brianzolo rompiscatole ma a me non è che questa cosa mi andasse proprio a genio.
- Comunque se riuscite a stare svegli per tutto il documentario sul Resort che danno sulla TV a circuito chiuso verso la fine c’è un ampio servizio sul fotografo e sulla possibilità di farsi fare un servizio fotografico professionale sfruttando la bellezza degli sfondi naturali dell’isola. Per darvi una misura dell’eleganza del tutto la colonna sonora di tale servizio è la sigla di Beautiful. (?)
- Vorrei dire qualcosa sulla cantante: forse è meglio un CD, magari a volume basso.
- Nulla da dire sul personale maldiviano. A parte la flemma dei ragazzi dell’officina riparazione biciclette, sono comunque tutti gentilissimi e solleciti. E a parte qualcuno quasi tutti capiscono l’italiano.
-Ultima annotazione. Tanti romani