- 28/07/2010 adrisub
Quando a gennaio prenotai al Pam Beach un amico mi disse: “hai sparato alto… vedrai cosa ti aspetta!”
Così l’attesa della partenza prevista per luglio diventa spasmodica e il tutto si concretizza il 4 luglio dove, dopo mesi di frequentazione sul forum, hanno volto gli amici di questa avventura. Tralasciando il volo (che risulta in orario), la prima sorpresa l’abbiamo quando veniamo portati nella Vip Lounge riservata agli ospiti di Palm, mentre chi va in altri resort rimane a boccheggiare; una saletta climatizzata dove veniamo accolti con salviette rinfrescanti, stuzzichini, caffè e un internet point che qualcuno nell’attesa di imbarcarsi utilizza per salutare gli amici distanti 8000 chilometri.
Saliamo sull’idrovolante e decolliamo; mannaggia ho lasciato la macchina fotografica nello zainetto per cui niente foto. Mi godo lo spettacolo parzialmente rovinato dalle nuvole. Strana sensazione “atterrare” sul mare.
Subito si respira un’aria di cordialità e gentilezza da parte di tutto il personale sia italiano che maldiviano.
Ci portano a mangiare; gli occhi girano da una parte all’altra per scoprire tutto ciò che il buffet mette a disposizione ma il top viene quando si inizia a gustare ciò che si è scelto. Antipasti per tutti i gusti, primi con condimenti vari (come faranno i maldiviani, mussulmani, a preparare i sughi per la carbonara e per l’amatriciana senza assaggiarli perché contengono carne di maiale e farli così buoni è un mistero). Carne e pesce alla griglia o al forno, con contorni per tutti i gusti; dolci sempre diversi e frutta fresca veramente ottima: che mangiate di ananas! E per finire …. gelato! Dopo solo un giorno il cameriere conosce cosa volete bere e senza chiedere nulla vi trovate le bibite sul tavolo. E questo per tutta la durata della vacanza. Decisamente anche la colazione è al top che può essere consumata al Coffe bar a buffet o al Romantic, dove viene servita al tavolo.
Passeggiando per l’isola traspare una pace assoluta, garantita dalle golf car volutamente elettriche per non far rumore e non inquinare. Anche in spiaggia mi sembra di essere un Robinson Crusoe… sarà che siamo 180 persone su una capienza massima di 360 ma l’impressione è di essere veramente in quattro gatti. Privacy garantita dalla vegetazione che divide le camer, arrivando fin quasi sulla spiaggia e e che ricopre rigogliosamente l’isola, abitata da carinissime volpi volanti che si fermano sulle piante davanti ai bungalows a mangiare, delle cornacchie (così ci ha detto Massimiliano il direttore) simili ai nostri merli, le piccole lucertoline e i gechi con il loro caratteristico suono.
Ho quasi l’impressione di essere già stato a Palm, sembra proprio di essere a casa. C’è una tranquillità strepitosa che ti mette una strana sensazione addosso, come di essere in pace con te stesso e con il mondo intero. Questa tranquillità fa sì che dopo pochi giorni, quando si incontrano altri ospiti, ci si saluti come se fossimo gli abitanti di un piccolo paesino, grazie anche alle ore passate al Pool Bar dopo pranzo o dopo cena per scambiare quattro parole insieme ai ragazzi del resort bravi a dividersi tra i vari tavoli.
Nelle camminate mattutine per andare a colazione, abbiamo visto con quanta cura viene pulita l’isola dal personale sempre sorridente e pronto al saluto. Questo sorriso stampato anche sul viso degli autisti delle golf car: Bilal e Dilan che dopo pochi giorni già ci chiamavano per nome.
Potrei perdermi nella descrizione della camera con una dotazione da far invidia ad un hotel 5 stelle; sappiate che potete lasciare a casa ciò che serve nel bagno, tanto troverete di tutto e di più partendo da veri accappatoi, alla dotazione completa di salviette, rasoi, spazzolini da denti, minicucito, bagno schiuma, shampoo, body lotion, dischetti per il trucco…. Il tutto in un bagno open air dove fare la doccia sotto le stelle dà una sensazione di libertà incredibile.
Per non parlare di quanto c’è in camera: un frigobar veramente rifornito (con accanto un cassetto contenente i bicchieri in vetro), il bollitore del caffè, insetticida per le zanzare, vestaglia da camera con le infradito, cassaforte, un armadio senza ante ma di grandissima capienza. E’ vero che si porta poco (o quasi) ma il tutto si disperde nelle miriade di ripiani presenti.
A tutto ciò si deve aggiungere il patio con il pavimento in legno (come tutto il bungalow, bagno compreso) equipaggiato con due lettini, in legno, con materassino ed il magico, confortevole, stupendo dondolo maldiviano. C’è anche, fissato ad un palo del patio, un rubinetto ed una doccia per togliersi la sabbia di dosso: all’interno della camera si cammina rigorosamente scalzi!
Appare così scontato che la SPA sia di pari livello; personalmente non ho usufruito dei massaggi ma chi lo ha fatto ne è rimasto entusiasta dalla bravura e gentilezza che dolcissime ragazze profondono verso gli ospiti.
Mi perderei all’infinito per descrivere quest’isola che appare più piccola di quanto in effetti sia, dai meravigliosi colori che in ogni momento si riescono a cogliere in ogni angolo di questo paradiso dove ti senti veramente coccolato, viziato da una gestione superlativa, veramente efficiente che non fa mancare nulla e che non lascia nulla al caso.
Purtroppo tutte le cose belle hanno una fine ma questi quindici giorni hanno mi hanno rigenerato, lasciando nell’animo una voglia matta di ritornarci. Resta il ricordo della mia prima volta alle Maldive, un ricordo che porterò per sempre nella mia mente, nei miei occhi e nel mio cuore. Tutto semplicemente favoloso. Mi mancheranno gli amici che mi hanno accompagnato in questo sogno, mi mancheranno i compagni di immersioni e le brave guide del diving ma in modo particolare mi mancherà il dolce rumore notturno delle onde, piacevole compagno dei miei sogni; mi mancheranno i magici colori del cielo e del mare e la candida sabbia a separare il meraviglioso verde che copre l’isola. Mi mancherà Palm!
Così l’attesa della partenza prevista per luglio diventa spasmodica e il tutto si concretizza il 4 luglio dove, dopo mesi di frequentazione sul forum, hanno volto gli amici di questa avventura. Tralasciando il volo (che risulta in orario), la prima sorpresa l’abbiamo quando veniamo portati nella Vip Lounge riservata agli ospiti di Palm, mentre chi va in altri resort rimane a boccheggiare; una saletta climatizzata dove veniamo accolti con salviette rinfrescanti, stuzzichini, caffè e un internet point che qualcuno nell’attesa di imbarcarsi utilizza per salutare gli amici distanti 8000 chilometri.
Saliamo sull’idrovolante e decolliamo; mannaggia ho lasciato la macchina fotografica nello zainetto per cui niente foto. Mi godo lo spettacolo parzialmente rovinato dalle nuvole. Strana sensazione “atterrare” sul mare.
Subito si respira un’aria di cordialità e gentilezza da parte di tutto il personale sia italiano che maldiviano.
Ci portano a mangiare; gli occhi girano da una parte all’altra per scoprire tutto ciò che il buffet mette a disposizione ma il top viene quando si inizia a gustare ciò che si è scelto. Antipasti per tutti i gusti, primi con condimenti vari (come faranno i maldiviani, mussulmani, a preparare i sughi per la carbonara e per l’amatriciana senza assaggiarli perché contengono carne di maiale e farli così buoni è un mistero). Carne e pesce alla griglia o al forno, con contorni per tutti i gusti; dolci sempre diversi e frutta fresca veramente ottima: che mangiate di ananas! E per finire …. gelato! Dopo solo un giorno il cameriere conosce cosa volete bere e senza chiedere nulla vi trovate le bibite sul tavolo. E questo per tutta la durata della vacanza. Decisamente anche la colazione è al top che può essere consumata al Coffe bar a buffet o al Romantic, dove viene servita al tavolo.
Passeggiando per l’isola traspare una pace assoluta, garantita dalle golf car volutamente elettriche per non far rumore e non inquinare. Anche in spiaggia mi sembra di essere un Robinson Crusoe… sarà che siamo 180 persone su una capienza massima di 360 ma l’impressione è di essere veramente in quattro gatti. Privacy garantita dalla vegetazione che divide le camer, arrivando fin quasi sulla spiaggia e e che ricopre rigogliosamente l’isola, abitata da carinissime volpi volanti che si fermano sulle piante davanti ai bungalows a mangiare, delle cornacchie (così ci ha detto Massimiliano il direttore) simili ai nostri merli, le piccole lucertoline e i gechi con il loro caratteristico suono.
Ho quasi l’impressione di essere già stato a Palm, sembra proprio di essere a casa. C’è una tranquillità strepitosa che ti mette una strana sensazione addosso, come di essere in pace con te stesso e con il mondo intero. Questa tranquillità fa sì che dopo pochi giorni, quando si incontrano altri ospiti, ci si saluti come se fossimo gli abitanti di un piccolo paesino, grazie anche alle ore passate al Pool Bar dopo pranzo o dopo cena per scambiare quattro parole insieme ai ragazzi del resort bravi a dividersi tra i vari tavoli.
Nelle camminate mattutine per andare a colazione, abbiamo visto con quanta cura viene pulita l’isola dal personale sempre sorridente e pronto al saluto. Questo sorriso stampato anche sul viso degli autisti delle golf car: Bilal e Dilan che dopo pochi giorni già ci chiamavano per nome.
Potrei perdermi nella descrizione della camera con una dotazione da far invidia ad un hotel 5 stelle; sappiate che potete lasciare a casa ciò che serve nel bagno, tanto troverete di tutto e di più partendo da veri accappatoi, alla dotazione completa di salviette, rasoi, spazzolini da denti, minicucito, bagno schiuma, shampoo, body lotion, dischetti per il trucco…. Il tutto in un bagno open air dove fare la doccia sotto le stelle dà una sensazione di libertà incredibile.
Per non parlare di quanto c’è in camera: un frigobar veramente rifornito (con accanto un cassetto contenente i bicchieri in vetro), il bollitore del caffè, insetticida per le zanzare, vestaglia da camera con le infradito, cassaforte, un armadio senza ante ma di grandissima capienza. E’ vero che si porta poco (o quasi) ma il tutto si disperde nelle miriade di ripiani presenti.
A tutto ciò si deve aggiungere il patio con il pavimento in legno (come tutto il bungalow, bagno compreso) equipaggiato con due lettini, in legno, con materassino ed il magico, confortevole, stupendo dondolo maldiviano. C’è anche, fissato ad un palo del patio, un rubinetto ed una doccia per togliersi la sabbia di dosso: all’interno della camera si cammina rigorosamente scalzi!
Appare così scontato che la SPA sia di pari livello; personalmente non ho usufruito dei massaggi ma chi lo ha fatto ne è rimasto entusiasta dalla bravura e gentilezza che dolcissime ragazze profondono verso gli ospiti.
Mi perderei all’infinito per descrivere quest’isola che appare più piccola di quanto in effetti sia, dai meravigliosi colori che in ogni momento si riescono a cogliere in ogni angolo di questo paradiso dove ti senti veramente coccolato, viziato da una gestione superlativa, veramente efficiente che non fa mancare nulla e che non lascia nulla al caso.
Purtroppo tutte le cose belle hanno una fine ma questi quindici giorni hanno mi hanno rigenerato, lasciando nell’animo una voglia matta di ritornarci. Resta il ricordo della mia prima volta alle Maldive, un ricordo che porterò per sempre nella mia mente, nei miei occhi e nel mio cuore. Tutto semplicemente favoloso. Mi mancheranno gli amici che mi hanno accompagnato in questo sogno, mi mancheranno i compagni di immersioni e le brave guide del diving ma in modo particolare mi mancherà il dolce rumore notturno delle onde, piacevole compagno dei miei sogni; mi mancheranno i magici colori del cielo e del mare e la candida sabbia a separare il meraviglioso verde che copre l’isola. Mi mancherà Palm!