- 22/04/2009 ilariac
Io e mio marito siamo appassionati di viaggi e circa tre volte l’anno ci concediamo brevi periodi di vacanza in paesi lontani, da ovest a est, alla scoperta di nuovi luoghi da visitare e nuove culture. In realtà, le Maldive per noi non costituiscono più un nuovo posto da visitare, perché siamo già andati sei volte, ed abbiamo visitato, oltreché Malè e qualche isola dei pescatori, sei isole-resort. Ma le Maldive sono ormai per noi un appuntamento annuale fisso, praticamente irrinunciabile, il ritorno al “paradiso terrestre”.
A chi mi dice che le Maldive non hanno le spiagge e le lagune più belle del mondo, non hanno i reef più belli del mondo, non hanno una vegetazione molto varia e che non hanno una organizzazione turistica particolarmente attrezzata, rispondo che, per quanto mi consta, ciò è vero, difatti ci sono reef più colorati (Mar Rosso – Australia) spiagge molto più estese (Repubblica Dominicana) vegetazione molto più ricca e varia di specialità botaniche (Africa – Mauritius), mare dalle mille sfumature di colore (Thailandia) organizzazione turistica particolarmente attrezzata (Caraibi); ma aggiunto anche che le Maldive sono l’unico posto al mondo che io ho visitato in cui si possano trovare tutte queste caratteristiche insieme: mare e lagune stupende con acqua caldissima, una bella vegetazione fino alla riva, bellissime spiagge bianche, spesso con una sabbia finissima, ma soprattutto la più grande quantità di pesci di ogni tipo, colore, misura, caratteristica, per non parlare del relax, della tranquillità, del silenzio interrotto solo dal rumore del mare e del vento, dei profumi, dei colori, del clima e, soprattutto, della salubrità del posto.
Infatti, niente vaccini e profilassi, niente acqua o cibo infetti, niente animali o rettili pericolosi; inoltre una discreta stabilità politica e una buona dose di tolleranza nei confronti di usi e costumi di noi occidentali da parte di un popolo di religione sunnita, la durata del volo non troppo lunga, poche ore di fuso di differenza, rendono le Maldive la meta ideale per chi, come me e mio marito, ha la voglia, per non dire il bisogno, di vivere una vacanza in assoluto relax, immersi in una natura ed un mare davvero incantevoli.
Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di ritornare in un’isola dove avevamo già soggiornato qualche anno fa, Maayafushi.
La scelta è stata determinata dalla nostra esigenza di soggiornare in un’isola dal target informale, di dimensioni medio-piccole, gestita da società italiane, con facile accesso al reef dalla riva, con prevalente cucina italiana (non amiamo i cibi troppo elaborati e/o speziati), con buone garanzie di igiene e pulizia, con trattamento di pensione completa o, meglio, di all inclusive. Purtroppo, il numero delle isole con le caratteristiche sopradette, negli ultimi anni, si è sempre più ridotto per lasciare spazio a resort di lusso e di extra lusso, pieni di mega-ville overwater, suite con piscine private, maggiordomi 24 ore in ogni dove, tecnologie modernissime, maxischermi al plasma, (e poi chissà per vedere cosa, visto che si capta malamente solo Rai International e qualche canale satellitare o asiatico in lingua incomprensibile ai più e, comunque, alle Maldive, certamente non si sta in camera a vedere la TV) specialità culinarie di tutto il mondo, tutte caratteristiche validissime in moltissimi altri paesi del mondo, ma che, a mio parere, stonano parecchio con la natura e la semplicità del posto, che costituiscono, sempre a mio parere, un’intrinseca caratteristica delle Maldive.
Maayafushi ha, dunque, tutte le caratteristiche che io e mio marito cerchiamo alle Maldive, e allora… si parte.
Il sorvolo degli atolli maldiviani durante gli ultimi minuti del volo, già in fase di atterraggio a Malè, è entusiasmante come al solito. Le immagini che si aprono ai nostri occhi sono di gran lunga più belle di quelle che si vedono nelle migliori riproduzioni fotografiche.
Dopo l’atterraggio, disbrigo formalità, ritiro bagagli, e di corsa verso il resort, con una gran voglia di riporre scarpe e vestiti invernali nell’armadio, di mettersi il costume e di correre in acqua, dove trascorreremo la maggior parte delle ore diurne.
L’isola è sempre bella, come nei nostri ricordi, rinfrescati anche dalle vecchie foto scattate qualche anno prima e riviste il giorno della partenza, con i suoi colori, i suoi panorami, la sua vegetazione, la sua laguna, il suo reef.
Le giornate scorrono velocemente tra lunghi bagni, nuotate, snorkeling, relax, snack pomeridiani (molto abbondanti), appuntamenti serali, migliaia di foto (non esagero nella conta) tramonti mozzafiato, passeggiate sotto il cielo magnificamente stellato, e tante, tante risate con i nuovi amici che abbiamo conosciuto prima di iniziare il viaggio, grazie al Forum di Mondomaldive, e con i quali, già a Malpensa, si è instaurata una buona armonia.
Poi arriva il triste giorno della partenza dei nostri nuovi amici: Manu è tristissima come me, Anubi trattiene a stento le lacrime, Popi è proprio inconsolabile già dal giorno precedente. Sveglia all’alba, ultima colazione tutti insieme e poi sul pontile per foto finali e una miriade di abbracci e saluti. Gli amici partono, ma con la promessa che nel corso della settimana successiva ci saremmo mandati tanti sms. Per qualche ora Maayafushi è deserta (sono partiti quasi tutti) poi arrivano i nuovi ospiti e i ritmi del resort riprendono. Stavolta,però, il meteo non è sempre favorevole; il clima è un po’ instabile. Si alternano sette giorni di sole, pioggia, vento e schiarite.
Nonostante la forte instabilità, la magia delle Maldive è intatta, soprattutto la notte, quando la visione della via lattea della prima settimana ha ceduto il passo ad una magnifica luna nel frattempo divenuta piena, che illumina la spiaggia e la lingua di sabbia e crea riflessi indescrivibili sul mare appena increspato.
Arriva anche il nostro giorno del rientro e, dopo dieci ore di volo, siamo a casa.
Il Resort
Maayafushi è un’isola di dimensioni medie; è costituita da 75 camere, di cui 60 beach bungalow, 8 overwater e 7 vip bungalow, oltre a reception, un ristorante, due bar, di cui uno sulla spiaggia, dove si può andare anche in costume, un centro massaggi, un centro diving, una boutique. I beach bungalow si trovano lungo il perimetro della spiaggia, con numerazione crescente da est a ovest; sono costituiti da costruzioni a gruppi di quattro ad eccezione dei bungalow 9 e 10 (gruppo di due), 59 e 60 (gruppo di due) e dei bungalow dal 47 a 58, quasi tutti accorpati; sono quasi tutti fronte mare (fanno eccezione i bungalow dalla 48 alla 60 che sono in posizione leggermente più arretrata in mezzo ad un bellissimo giardino, e le camere dalla 35 alla 42 che hanno davanti tante piante e la bellissima lingua di sabbia. Non troppo ampi, sono arredati in maniera semplice e abbastanza funzionale; tutti hanno una veranda con 2 poltroncine e un tavolino. I bagni sono ampi e di tipo maldiviano con due docce e due lavabi. Vengono offerti sapone liquido in dispenser ai lavabi e doccia shampoo in dispenser alla doccia.
Le stanze dalla 1 alla 25, sul lato est, sono le più vicine al mare, hanno una bellissima spiaggia molto tranquilla, con sabbia finissima, ed una laguna da cartolina.
Le stanze dalla 35 alla 46 si affacciano sulla bella lingua di sabbia, sono più distanti dal mare, ma offrono molta meno privacy, in quanto quel tratto di spiaggia è sempre affollato.
I vip bungalow sono in posizione arretrata rispetto ai beach bungalow: 4 di loro hanno accesso dal sentiero che attraversa l’isola da nord a sud, mentre i nn. 183, 182 e 179 hanno l’accesso dalla spiaggia sul lato est. Sono tutti costituiti da camere più ampie rispetto ai beach bungalow, arredati in maniera più curata, con grandi doccie esterne e giardinetto privato.
Gli Over water si trovano nella zona nord dell’isola, sono ampi e ben arredati, ciascuno con terrazzino, 2 sdraio e accesso privato al mare.
Il bar principale, cui non si può accedere in costume, aperto dalle 9 all’1.00, ma con servizio all inclusive fino alle 24.00, è ampio e ben arredato. In stile maldiviano è abbastanza tranquillo nelle ore diurne; si popola nelle ore serali per l’aperitivo e o poi per il dopocena, allorquando si tengono secondo il calendario settimanale gli spettacoli di cabaret, il Karaoke, il piano bar, il bodu beru e la proiezione del filmato del diving.
Il bar sulla spiaggia, quasi contiguo al bar principale, è aperto dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 / 19.30 serve soft drink, succhi di frutta, tè, caffè americano, e snaks dolci e salati; è, inoltre, l’unico ambiente dell’isola dove è presente un televisore a disposizione degli ospiti.
La cucina del resort è prevalentemente di tipo italiano, con qualche richiamo all’oriente in ordine a qualche specialità. Propone ad ogni pasto una minestra, diversi tipi di pasta, riso e risotto, pizzette e focacce, diversi secondi sia di carni bianche che rosse che di pesce, insalate verdi e miste, insalate di frutta e verdura, verdure cotte, pastellate e crude, a pranzo sempre il carpaccio di pesce, frutta di vario tipo e tre/quattro tipi di dolci. Tutti i venerdì sera, in occasione della serata maldiviana, la prevalenza dei piatti è di tradizione maldiviana e orientale ma non mancano i piatti della cucina italiana.
La colazione è di tipo sia italiano che internazionale, con the, caffè americano, latte, succhi di frutta, cereali, brioche di varia forma (ma tutte dello steso sapore), pane, marmellate, burro, frutta, oltre piatti salati tipici appunto della colazione internazionale.
Il caffè espresso è sempre a pagamento.
A mio giudizio, la cucina del resort è abbastanza varia e curata ed in linea con la categorie del resort ma un po’ ripetitiva. Unica nota: a colazione manca lo yogurt, che invece avevo trovato qualche anno fa. A tal riguardo l’assistenza Francorosso ha riferito che non viene più servito lo yogurt perché di difficile conservazione.
Il centro benessere, situato in una costruzione di due piani nel giardino interno dell’isola, offre vari tipi di buoni e accurati massaggi, a prezzi in linea con la categoria del resort. Due note al riguardo: 1) la struttura originariamente costituita da camere del resort e riadattata a centro massaggi, non ha né la bellezza né il fascino tipico delle spa maldiviane predisposte vicino al mare ed in stile maldiviano appunto. A mio giudizio, un centro massaggi, alle Maldive, richiederebbe un’allocazione e una struttura sicuramente più caratteristiche. 2) Non vengono forniti per i trattamenti gli slip usa e getta, sicché è inevitabile che lo slip del costume si sporchi di oli essenziali, poi difficili da eliminare.
La boutique offre magliette, parei e camicioni, collane, cinture, scarpette da spiaggia, cartoline, souvenir di vario tipo e qualche marca di sigarette, qualche prodotto da bagno, solari, pile,rullini fotografici (forse dimentico qualcosa), il tutto, a mio giudizio, di non particolare interesse, ma soprattutto, a prezzi molto alti.
La spiaggia è molto curata e pulita e circonda interamente l’isola. Solo in due punti vi sono muretti di contenimento antierosione paralleli alla spiaggia e precisamente tra le camere 26 e 30 e nel tratto antistante il campo di beach-volley. In tutto il resto dell’isola, i muretti sono a raggiera (nove o dieci in tutto) e non limitano in alcun modo l’accesso alla laguna.
Il reef circonda l’isola per metà del perimetro ed è facilmente raggiungibile dalla riva, è abbastanza vario, ma non eccezionale.
Non posso dire nulla sul centro diving perchè non faccio immersioni. Tutto il personale dell’isola, dalla reception, ai bar, al ristorante, alle camere, agli operai è molto gentile, ben educato e disponibile. La gestione e l’assistenza sono buoni. L’animazione è soft, mai invasiva, e ben organizzata dal capo animazione Giuseppe, un ragazzo napoletano veramente gentile e molto, molto simpatico. Quanto a gentilezza e simpatia non sono da meno Roberto, Azzurra, Sara e il cantante Claudio.
Qualche nota negativa:
Gli asciugamani da bagno e i tali mare sono alquanto datati e spesso rovinati.
Gli aeromobili Neos, rispetto a quelli di altre compagnie charter italiane su cui ho viaggiato seppur recenti e puliti, sono a mio giudizio inidonei ad una tratta di nove-dieci ore. I sedili sono molto ravvicinati l’uno all’altro, non hanno i poggiapiedi, non si inclinano quasi per niente, non hanno uno schermo personale, bensì ve ne è uno ogni 5 file per un totale di 35 passeggeri. La programmazione di film e musica è molto limitata. La climatizzazione è, a mio giudizio, davvero pessima. Si va dal caldo sahariano al freddo polare, senza riuscire a trovare una temperatura media, gradevole per tutti. Gli assistenti di volo, oltrechè numericamente insufficienti, sia in andata che in ritorno, sono stati molto poco disponibili e gentili, per non dire a volte scortesi. Anche il catering a bordo è scadente. Unica nota positiva: la puntualità sia in andata che in ritorno.
In ordine alla Maldivian Airtaxi, ho constatato che nel corso degli anni, l’organizzazione e la puntualità invece di migliorare, si deteriorano. Le attese a Malè si sono immotivatamente allungate anche fino a 6 ore (è capitato a molti ospiti del resort). Alla partenza, l’idrovolante è venuto a prenderci con un ora e 15 minuti di ritardo, facendoci arrivare in aeroporto quando il volo Neos aveva già iniziato da tempo l’imbarco. L’aumento del prezzo effettuato dalla Francorosso per la vacanza a Maayafushi è a mio giudizio ingiustificato in rapporto alla categoria del resort e ai servizi offerti dal Tour Operator.
A chi mi dice che le Maldive non hanno le spiagge e le lagune più belle del mondo, non hanno i reef più belli del mondo, non hanno una vegetazione molto varia e che non hanno una organizzazione turistica particolarmente attrezzata, rispondo che, per quanto mi consta, ciò è vero, difatti ci sono reef più colorati (Mar Rosso – Australia) spiagge molto più estese (Repubblica Dominicana) vegetazione molto più ricca e varia di specialità botaniche (Africa – Mauritius), mare dalle mille sfumature di colore (Thailandia) organizzazione turistica particolarmente attrezzata (Caraibi); ma aggiunto anche che le Maldive sono l’unico posto al mondo che io ho visitato in cui si possano trovare tutte queste caratteristiche insieme: mare e lagune stupende con acqua caldissima, una bella vegetazione fino alla riva, bellissime spiagge bianche, spesso con una sabbia finissima, ma soprattutto la più grande quantità di pesci di ogni tipo, colore, misura, caratteristica, per non parlare del relax, della tranquillità, del silenzio interrotto solo dal rumore del mare e del vento, dei profumi, dei colori, del clima e, soprattutto, della salubrità del posto.
Infatti, niente vaccini e profilassi, niente acqua o cibo infetti, niente animali o rettili pericolosi; inoltre una discreta stabilità politica e una buona dose di tolleranza nei confronti di usi e costumi di noi occidentali da parte di un popolo di religione sunnita, la durata del volo non troppo lunga, poche ore di fuso di differenza, rendono le Maldive la meta ideale per chi, come me e mio marito, ha la voglia, per non dire il bisogno, di vivere una vacanza in assoluto relax, immersi in una natura ed un mare davvero incantevoli.
Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di ritornare in un’isola dove avevamo già soggiornato qualche anno fa, Maayafushi.
La scelta è stata determinata dalla nostra esigenza di soggiornare in un’isola dal target informale, di dimensioni medio-piccole, gestita da società italiane, con facile accesso al reef dalla riva, con prevalente cucina italiana (non amiamo i cibi troppo elaborati e/o speziati), con buone garanzie di igiene e pulizia, con trattamento di pensione completa o, meglio, di all inclusive. Purtroppo, il numero delle isole con le caratteristiche sopradette, negli ultimi anni, si è sempre più ridotto per lasciare spazio a resort di lusso e di extra lusso, pieni di mega-ville overwater, suite con piscine private, maggiordomi 24 ore in ogni dove, tecnologie modernissime, maxischermi al plasma, (e poi chissà per vedere cosa, visto che si capta malamente solo Rai International e qualche canale satellitare o asiatico in lingua incomprensibile ai più e, comunque, alle Maldive, certamente non si sta in camera a vedere la TV) specialità culinarie di tutto il mondo, tutte caratteristiche validissime in moltissimi altri paesi del mondo, ma che, a mio parere, stonano parecchio con la natura e la semplicità del posto, che costituiscono, sempre a mio parere, un’intrinseca caratteristica delle Maldive.
Maayafushi ha, dunque, tutte le caratteristiche che io e mio marito cerchiamo alle Maldive, e allora… si parte.
Il sorvolo degli atolli maldiviani durante gli ultimi minuti del volo, già in fase di atterraggio a Malè, è entusiasmante come al solito. Le immagini che si aprono ai nostri occhi sono di gran lunga più belle di quelle che si vedono nelle migliori riproduzioni fotografiche.
Dopo l’atterraggio, disbrigo formalità, ritiro bagagli, e di corsa verso il resort, con una gran voglia di riporre scarpe e vestiti invernali nell’armadio, di mettersi il costume e di correre in acqua, dove trascorreremo la maggior parte delle ore diurne.
L’isola è sempre bella, come nei nostri ricordi, rinfrescati anche dalle vecchie foto scattate qualche anno prima e riviste il giorno della partenza, con i suoi colori, i suoi panorami, la sua vegetazione, la sua laguna, il suo reef.
Le giornate scorrono velocemente tra lunghi bagni, nuotate, snorkeling, relax, snack pomeridiani (molto abbondanti), appuntamenti serali, migliaia di foto (non esagero nella conta) tramonti mozzafiato, passeggiate sotto il cielo magnificamente stellato, e tante, tante risate con i nuovi amici che abbiamo conosciuto prima di iniziare il viaggio, grazie al Forum di Mondomaldive, e con i quali, già a Malpensa, si è instaurata una buona armonia.
Poi arriva il triste giorno della partenza dei nostri nuovi amici: Manu è tristissima come me, Anubi trattiene a stento le lacrime, Popi è proprio inconsolabile già dal giorno precedente. Sveglia all’alba, ultima colazione tutti insieme e poi sul pontile per foto finali e una miriade di abbracci e saluti. Gli amici partono, ma con la promessa che nel corso della settimana successiva ci saremmo mandati tanti sms. Per qualche ora Maayafushi è deserta (sono partiti quasi tutti) poi arrivano i nuovi ospiti e i ritmi del resort riprendono. Stavolta,però, il meteo non è sempre favorevole; il clima è un po’ instabile. Si alternano sette giorni di sole, pioggia, vento e schiarite.
Nonostante la forte instabilità, la magia delle Maldive è intatta, soprattutto la notte, quando la visione della via lattea della prima settimana ha ceduto il passo ad una magnifica luna nel frattempo divenuta piena, che illumina la spiaggia e la lingua di sabbia e crea riflessi indescrivibili sul mare appena increspato.
Arriva anche il nostro giorno del rientro e, dopo dieci ore di volo, siamo a casa.
Il Resort
Maayafushi è un’isola di dimensioni medie; è costituita da 75 camere, di cui 60 beach bungalow, 8 overwater e 7 vip bungalow, oltre a reception, un ristorante, due bar, di cui uno sulla spiaggia, dove si può andare anche in costume, un centro massaggi, un centro diving, una boutique. I beach bungalow si trovano lungo il perimetro della spiaggia, con numerazione crescente da est a ovest; sono costituiti da costruzioni a gruppi di quattro ad eccezione dei bungalow 9 e 10 (gruppo di due), 59 e 60 (gruppo di due) e dei bungalow dal 47 a 58, quasi tutti accorpati; sono quasi tutti fronte mare (fanno eccezione i bungalow dalla 48 alla 60 che sono in posizione leggermente più arretrata in mezzo ad un bellissimo giardino, e le camere dalla 35 alla 42 che hanno davanti tante piante e la bellissima lingua di sabbia. Non troppo ampi, sono arredati in maniera semplice e abbastanza funzionale; tutti hanno una veranda con 2 poltroncine e un tavolino. I bagni sono ampi e di tipo maldiviano con due docce e due lavabi. Vengono offerti sapone liquido in dispenser ai lavabi e doccia shampoo in dispenser alla doccia.
Le stanze dalla 1 alla 25, sul lato est, sono le più vicine al mare, hanno una bellissima spiaggia molto tranquilla, con sabbia finissima, ed una laguna da cartolina.
Le stanze dalla 35 alla 46 si affacciano sulla bella lingua di sabbia, sono più distanti dal mare, ma offrono molta meno privacy, in quanto quel tratto di spiaggia è sempre affollato.
I vip bungalow sono in posizione arretrata rispetto ai beach bungalow: 4 di loro hanno accesso dal sentiero che attraversa l’isola da nord a sud, mentre i nn. 183, 182 e 179 hanno l’accesso dalla spiaggia sul lato est. Sono tutti costituiti da camere più ampie rispetto ai beach bungalow, arredati in maniera più curata, con grandi doccie esterne e giardinetto privato.
Gli Over water si trovano nella zona nord dell’isola, sono ampi e ben arredati, ciascuno con terrazzino, 2 sdraio e accesso privato al mare.
Il bar principale, cui non si può accedere in costume, aperto dalle 9 all’1.00, ma con servizio all inclusive fino alle 24.00, è ampio e ben arredato. In stile maldiviano è abbastanza tranquillo nelle ore diurne; si popola nelle ore serali per l’aperitivo e o poi per il dopocena, allorquando si tengono secondo il calendario settimanale gli spettacoli di cabaret, il Karaoke, il piano bar, il bodu beru e la proiezione del filmato del diving.
Il bar sulla spiaggia, quasi contiguo al bar principale, è aperto dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 / 19.30 serve soft drink, succhi di frutta, tè, caffè americano, e snaks dolci e salati; è, inoltre, l’unico ambiente dell’isola dove è presente un televisore a disposizione degli ospiti.
La cucina del resort è prevalentemente di tipo italiano, con qualche richiamo all’oriente in ordine a qualche specialità. Propone ad ogni pasto una minestra, diversi tipi di pasta, riso e risotto, pizzette e focacce, diversi secondi sia di carni bianche che rosse che di pesce, insalate verdi e miste, insalate di frutta e verdura, verdure cotte, pastellate e crude, a pranzo sempre il carpaccio di pesce, frutta di vario tipo e tre/quattro tipi di dolci. Tutti i venerdì sera, in occasione della serata maldiviana, la prevalenza dei piatti è di tradizione maldiviana e orientale ma non mancano i piatti della cucina italiana.
La colazione è di tipo sia italiano che internazionale, con the, caffè americano, latte, succhi di frutta, cereali, brioche di varia forma (ma tutte dello steso sapore), pane, marmellate, burro, frutta, oltre piatti salati tipici appunto della colazione internazionale.
Il caffè espresso è sempre a pagamento.
A mio giudizio, la cucina del resort è abbastanza varia e curata ed in linea con la categorie del resort ma un po’ ripetitiva. Unica nota: a colazione manca lo yogurt, che invece avevo trovato qualche anno fa. A tal riguardo l’assistenza Francorosso ha riferito che non viene più servito lo yogurt perché di difficile conservazione.
Il centro benessere, situato in una costruzione di due piani nel giardino interno dell’isola, offre vari tipi di buoni e accurati massaggi, a prezzi in linea con la categoria del resort. Due note al riguardo: 1) la struttura originariamente costituita da camere del resort e riadattata a centro massaggi, non ha né la bellezza né il fascino tipico delle spa maldiviane predisposte vicino al mare ed in stile maldiviano appunto. A mio giudizio, un centro massaggi, alle Maldive, richiederebbe un’allocazione e una struttura sicuramente più caratteristiche. 2) Non vengono forniti per i trattamenti gli slip usa e getta, sicché è inevitabile che lo slip del costume si sporchi di oli essenziali, poi difficili da eliminare.
La boutique offre magliette, parei e camicioni, collane, cinture, scarpette da spiaggia, cartoline, souvenir di vario tipo e qualche marca di sigarette, qualche prodotto da bagno, solari, pile,rullini fotografici (forse dimentico qualcosa), il tutto, a mio giudizio, di non particolare interesse, ma soprattutto, a prezzi molto alti.
La spiaggia è molto curata e pulita e circonda interamente l’isola. Solo in due punti vi sono muretti di contenimento antierosione paralleli alla spiaggia e precisamente tra le camere 26 e 30 e nel tratto antistante il campo di beach-volley. In tutto il resto dell’isola, i muretti sono a raggiera (nove o dieci in tutto) e non limitano in alcun modo l’accesso alla laguna.
Il reef circonda l’isola per metà del perimetro ed è facilmente raggiungibile dalla riva, è abbastanza vario, ma non eccezionale.
Non posso dire nulla sul centro diving perchè non faccio immersioni. Tutto il personale dell’isola, dalla reception, ai bar, al ristorante, alle camere, agli operai è molto gentile, ben educato e disponibile. La gestione e l’assistenza sono buoni. L’animazione è soft, mai invasiva, e ben organizzata dal capo animazione Giuseppe, un ragazzo napoletano veramente gentile e molto, molto simpatico. Quanto a gentilezza e simpatia non sono da meno Roberto, Azzurra, Sara e il cantante Claudio.
Qualche nota negativa:
Gli asciugamani da bagno e i tali mare sono alquanto datati e spesso rovinati.
Gli aeromobili Neos, rispetto a quelli di altre compagnie charter italiane su cui ho viaggiato seppur recenti e puliti, sono a mio giudizio inidonei ad una tratta di nove-dieci ore. I sedili sono molto ravvicinati l’uno all’altro, non hanno i poggiapiedi, non si inclinano quasi per niente, non hanno uno schermo personale, bensì ve ne è uno ogni 5 file per un totale di 35 passeggeri. La programmazione di film e musica è molto limitata. La climatizzazione è, a mio giudizio, davvero pessima. Si va dal caldo sahariano al freddo polare, senza riuscire a trovare una temperatura media, gradevole per tutti. Gli assistenti di volo, oltrechè numericamente insufficienti, sia in andata che in ritorno, sono stati molto poco disponibili e gentili, per non dire a volte scortesi. Anche il catering a bordo è scadente. Unica nota positiva: la puntualità sia in andata che in ritorno.
In ordine alla Maldivian Airtaxi, ho constatato che nel corso degli anni, l’organizzazione e la puntualità invece di migliorare, si deteriorano. Le attese a Malè si sono immotivatamente allungate anche fino a 6 ore (è capitato a molti ospiti del resort). Alla partenza, l’idrovolante è venuto a prenderci con un ora e 15 minuti di ritardo, facendoci arrivare in aeroporto quando il volo Neos aveva già iniziato da tempo l’imbarco. L’aumento del prezzo effettuato dalla Francorosso per la vacanza a Maayafushi è a mio giudizio ingiustificato in rapporto alla categoria del resort e ai servizi offerti dal Tour Operator.