- 22/03/2010 favio
Organizzare un viaggio da Roma alle Maldive diventa sempre più complicato!
La maggior parte dei voli charter parte da Milano o altri aeroporti del Nord Italia.
Ecco perché la nostra attenzione è stata rivolta ad Eriyadu. Questa è una delle poche isole che permette di volare con i comodi voli di linea della QATAR airwais. Ed evitare spese accessorie per avvicinamenti e/o pernottamenti in zona Milano!
Il nostro viaggio inizia il 29 Luglio dall’aeroporto di Fiumicino, dove arriviamo appena in tempo per il ceck-in, a causa di un incidente che ha bloccato il GRA di Roma provocando diversi Km di coda…. Riusciamo comunque a partire quasi in orario con soli 30 minuti di ritardo, il nostro volo è diretto a Doha dove faremo scalo per cambiare aereo. Il volo scorre via veloce, tra il pranzo e qualche spuntino c’è il tempo per vedere un film sul piccolo LCD di fronte al nostro comodissimo e spazioso sedile, il sistema multimediale di cui è provvisto l’aereo ci dà la possibilità di far iniziare il film o qualunque sia la scelta, nel momento in cui vogliamo….cosa che sui voli precedenti non era mai successa. Atterraggio a Doha e attesa come da programma di circa 5 ore… che noia, ma penso anche che la comodità del volo da Roma e la spaziosità dei sedili, vale molto di più di queste 5 ore…. Il volo da Doha a Male è su un aereo un po’ più piccolo, ma qui le ore di volo sono solo 4… e infatti, in perfetto orario il nostro volo atterra nell’ormai modernissimo aeroporto internazionale di Male… bagagli dopo 15 minuti, formalità doganali e all’uscita un ragazzo maldiviano con i nostri cognomi su un cartello ci sta già aspettando per condurci alla barca che in 50 minuti ci porterà ad Eriyadu.
La reception ci fornisce le chiavi del nostro alloggio, le camere che ci assegnano non sono un granché, la nostra segnalazione con richiesta di camere tra la 150 e la 120 non è stata minimamente presa in considerazione…e forse neanche trasmessa dal nostro T.O. “ I viaggi del Capitano” pazienza… la posizione non è delle più felici, con i generatori abbastanza vicini ed una spiaggia quasi nulla di fronte… ma lo so la spiaggia cambia dimensione e forma durante tutto l’anno e non si può avere tutto dalla vita… nei giorni a seguire ci rendiamo conto che comunque alcune delle stanze meglio posizionate sono in ristrutturazione, (nel mese di Agosto? Effetto della crisi economica…?) inoltre ben presto ci accorgiamo di essere, momentaneamente, gli unici italiani sull’isola, ma in fondo questo era previsto… essendo Eriyadu un resort venduto di preferenza in Germania.
Chi è stato già alle Maldive, sa bene che questa non è certo il tipo di vacanza in cui uno debba organizzarsi in mille attività…. A Eriyadu questo è ancor più evidente! Le escursioni ci sono, ma non c’è nessuno che le promuova, la bacheca è lì… metti il tuo nome e una volta raggiunto il numero minimo, viene aggiunto il giorno in cui si farà… così però non puoi pianificare gli impegni con il Diving (per chi fa immersioni come me) un sistema discutibile… comunque degna di nota è l’escursione che prevede la visita all’isola dei pescatori, questa volta a differenza di altre, ci si trova nella realtà del popolo maldiviano (ormai più che pescatori la loro attività principale è costruire barche)… non ci sono boutiques come in altre isole visitate…. Qui un improvviso temporale ci costringe a rifugiarci qualche minuto all’interno di una scuola materna, dove i bambini ci guardano con un certo stupore! Nella stessa giornata il pranzo ci viene servito su un’isola… diciamo “deserta” ma solo perché non è sede di resort, è comunque attrezzata alla meglio con lettini sedie e tutto il necessario per un frugale pranzo… qui dato che non ci sono turisti tutti i giorni, è più facile fare incontri subacquei di una certa importanza… in particolare con alcuni squali pinna bianca che presidiano il loro territorio… e per nulla timidi!
Posso dire di Eriyadu che una volta che ci si è adattati ai ritmi dell’isola, i giorni vanno via veloci, almeno per me che faccio immersioni! Qui apro una parentesi parlando del Diving: devo dire che tutti i ragazzi sono molto disponibili (ci mancherebbe altro!) ma è piuttosto singolare che l’unica persona che parlasse un po’ d’italiano fosse Rasheed , un dive master maldiviano! Il resto dello staff, solo tedesco e inglese… una cosa poi che non mi è piaciuta è stata la netta distinzione fatta tra chi aveva brevetto open e gli advanced, erano previste infatti tutti i giorni due barche in uscita per siti diversi, facendo così però non si favorisce lo spirito di gruppo, la mia impressione è stata che le immersioni per i brevettati advanced fossero un po’ troppo impegnative per essere “ricreative” e che invece quelle per gli open fossero un po’ banali in siti non particolarmente belli… ma questo potrebbe essere dovuto alla scarsità di siti nella zona. Di sicuro però è la prima volta in tanti anni di maldive che mi capita una cosa del genere… ma forse sono stato abituato male dagli ultimi diving frequentati, cioè quello di Madoogali e quello di Bathala, dove la prevalenza di italiani era netta e si aveva l’impressione di essere in una cricca di vecchi amici!
Per il resto che altro posso dire… sull’isola si mangia abbastanza bene (per quel che conta) i bar sono ben forniti e i camerieri molto gentili e ben predisposti nei confronti del turista italiano, quasi tutti provengono da esperienze su altre isole di conseguenza hanno imparato a conoscere pregi e difetti di ciascuna nazione europea…
Una parola riguardo il meteo: ogni volta che torno alle Maldive c’è sempre qualcosa da imparare… questa volta ho capito che il vento può essere molto intenso… nei 15 giorni del soggiorno, è stata una presenza costante, tanto da averci costretto spesso a ripararci sul lato più protetto dell’isola… in compenso la temperatura è stata molto mitigata dal vento, il che ha favorito strepitosi sonnellini sotto le palme….
Dopo due settimane il suono della sveglia alle 5,00 di mattina e il dolore nel rimettersi le scarpe dopo tutto quel tempo, ci dice che i giochi ormai stanno per finire… alle 7,00 in aeroporto, dove è puntualissimo il volo per Doha alle 9,00…. Quindi coincidenza per Roma Fiumicino dopo un’ ora e mezza…. E arrivo addirittura in anticipo! L’attesa di “solo” un’ora per il ritiro bagagli una volta arrivati, mi ha sorpreso positivamente pensavo molto peggio…. ma la verità è che i miei pensieri sono altrove… anzi forse con la mente, non ho mai lasciato le “splendide”…… sto già pensando alla prossima volta…. soprattutto penso: ….chissà, forse è arrivato il momento per una crociera alle Maldive…
P.S.
QUATAR Airways…. Per tutta la vita!!!
La maggior parte dei voli charter parte da Milano o altri aeroporti del Nord Italia.
Ecco perché la nostra attenzione è stata rivolta ad Eriyadu. Questa è una delle poche isole che permette di volare con i comodi voli di linea della QATAR airwais. Ed evitare spese accessorie per avvicinamenti e/o pernottamenti in zona Milano!
Il nostro viaggio inizia il 29 Luglio dall’aeroporto di Fiumicino, dove arriviamo appena in tempo per il ceck-in, a causa di un incidente che ha bloccato il GRA di Roma provocando diversi Km di coda…. Riusciamo comunque a partire quasi in orario con soli 30 minuti di ritardo, il nostro volo è diretto a Doha dove faremo scalo per cambiare aereo. Il volo scorre via veloce, tra il pranzo e qualche spuntino c’è il tempo per vedere un film sul piccolo LCD di fronte al nostro comodissimo e spazioso sedile, il sistema multimediale di cui è provvisto l’aereo ci dà la possibilità di far iniziare il film o qualunque sia la scelta, nel momento in cui vogliamo….cosa che sui voli precedenti non era mai successa. Atterraggio a Doha e attesa come da programma di circa 5 ore… che noia, ma penso anche che la comodità del volo da Roma e la spaziosità dei sedili, vale molto di più di queste 5 ore…. Il volo da Doha a Male è su un aereo un po’ più piccolo, ma qui le ore di volo sono solo 4… e infatti, in perfetto orario il nostro volo atterra nell’ormai modernissimo aeroporto internazionale di Male… bagagli dopo 15 minuti, formalità doganali e all’uscita un ragazzo maldiviano con i nostri cognomi su un cartello ci sta già aspettando per condurci alla barca che in 50 minuti ci porterà ad Eriyadu.
La reception ci fornisce le chiavi del nostro alloggio, le camere che ci assegnano non sono un granché, la nostra segnalazione con richiesta di camere tra la 150 e la 120 non è stata minimamente presa in considerazione…e forse neanche trasmessa dal nostro T.O. “ I viaggi del Capitano” pazienza… la posizione non è delle più felici, con i generatori abbastanza vicini ed una spiaggia quasi nulla di fronte… ma lo so la spiaggia cambia dimensione e forma durante tutto l’anno e non si può avere tutto dalla vita… nei giorni a seguire ci rendiamo conto che comunque alcune delle stanze meglio posizionate sono in ristrutturazione, (nel mese di Agosto? Effetto della crisi economica…?) inoltre ben presto ci accorgiamo di essere, momentaneamente, gli unici italiani sull’isola, ma in fondo questo era previsto… essendo Eriyadu un resort venduto di preferenza in Germania.
Chi è stato già alle Maldive, sa bene che questa non è certo il tipo di vacanza in cui uno debba organizzarsi in mille attività…. A Eriyadu questo è ancor più evidente! Le escursioni ci sono, ma non c’è nessuno che le promuova, la bacheca è lì… metti il tuo nome e una volta raggiunto il numero minimo, viene aggiunto il giorno in cui si farà… così però non puoi pianificare gli impegni con il Diving (per chi fa immersioni come me) un sistema discutibile… comunque degna di nota è l’escursione che prevede la visita all’isola dei pescatori, questa volta a differenza di altre, ci si trova nella realtà del popolo maldiviano (ormai più che pescatori la loro attività principale è costruire barche)… non ci sono boutiques come in altre isole visitate…. Qui un improvviso temporale ci costringe a rifugiarci qualche minuto all’interno di una scuola materna, dove i bambini ci guardano con un certo stupore! Nella stessa giornata il pranzo ci viene servito su un’isola… diciamo “deserta” ma solo perché non è sede di resort, è comunque attrezzata alla meglio con lettini sedie e tutto il necessario per un frugale pranzo… qui dato che non ci sono turisti tutti i giorni, è più facile fare incontri subacquei di una certa importanza… in particolare con alcuni squali pinna bianca che presidiano il loro territorio… e per nulla timidi!
Posso dire di Eriyadu che una volta che ci si è adattati ai ritmi dell’isola, i giorni vanno via veloci, almeno per me che faccio immersioni! Qui apro una parentesi parlando del Diving: devo dire che tutti i ragazzi sono molto disponibili (ci mancherebbe altro!) ma è piuttosto singolare che l’unica persona che parlasse un po’ d’italiano fosse Rasheed , un dive master maldiviano! Il resto dello staff, solo tedesco e inglese… una cosa poi che non mi è piaciuta è stata la netta distinzione fatta tra chi aveva brevetto open e gli advanced, erano previste infatti tutti i giorni due barche in uscita per siti diversi, facendo così però non si favorisce lo spirito di gruppo, la mia impressione è stata che le immersioni per i brevettati advanced fossero un po’ troppo impegnative per essere “ricreative” e che invece quelle per gli open fossero un po’ banali in siti non particolarmente belli… ma questo potrebbe essere dovuto alla scarsità di siti nella zona. Di sicuro però è la prima volta in tanti anni di maldive che mi capita una cosa del genere… ma forse sono stato abituato male dagli ultimi diving frequentati, cioè quello di Madoogali e quello di Bathala, dove la prevalenza di italiani era netta e si aveva l’impressione di essere in una cricca di vecchi amici!
Per il resto che altro posso dire… sull’isola si mangia abbastanza bene (per quel che conta) i bar sono ben forniti e i camerieri molto gentili e ben predisposti nei confronti del turista italiano, quasi tutti provengono da esperienze su altre isole di conseguenza hanno imparato a conoscere pregi e difetti di ciascuna nazione europea…
Una parola riguardo il meteo: ogni volta che torno alle Maldive c’è sempre qualcosa da imparare… questa volta ho capito che il vento può essere molto intenso… nei 15 giorni del soggiorno, è stata una presenza costante, tanto da averci costretto spesso a ripararci sul lato più protetto dell’isola… in compenso la temperatura è stata molto mitigata dal vento, il che ha favorito strepitosi sonnellini sotto le palme….
Dopo due settimane il suono della sveglia alle 5,00 di mattina e il dolore nel rimettersi le scarpe dopo tutto quel tempo, ci dice che i giochi ormai stanno per finire… alle 7,00 in aeroporto, dove è puntualissimo il volo per Doha alle 9,00…. Quindi coincidenza per Roma Fiumicino dopo un’ ora e mezza…. E arrivo addirittura in anticipo! L’attesa di “solo” un’ora per il ritiro bagagli una volta arrivati, mi ha sorpreso positivamente pensavo molto peggio…. ma la verità è che i miei pensieri sono altrove… anzi forse con la mente, non ho mai lasciato le “splendide”…… sto già pensando alla prossima volta…. soprattutto penso: ….chissà, forse è arrivato il momento per una crociera alle Maldive…
P.S.
QUATAR Airways…. Per tutta la vita!!!