- 09/03/2011 claudia1967
...... speriamo che nessuno scopra la cura.
Come ogni anno ci riproponiamo di cambiare meta, ma questo è il terzo anno consecutivo che torniamo alle Maldive. L’unica cosa che riusciamo a cambiare è il resort. E’ ufficiale, siamo stati felicemente contagiati.
L’attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena. Il giorno tanto atteso è arrivato e il 13 febbraio siamo partiti in macchina alla volta di Milano Malpensa.
Voliano con volo di linea Emirates, non vogliamo più perdere tempo nei ritardi che hanno i charter, e desideriamo volare più comodi anche se questo ci obbliga a fare scalo a Dubai. Appena arrivati a Malé, tra sorrisi e apprezzamenti per la T-shirt di MondoMaldive, abbiamo preso subito la barca veloce, senza neanche aspettare un minuto e in un batti baleno siamo arrivati a Biyadoo.
Il primo impatto è stato molto piacevole, ci è sembrato di arrivare in un isola selvaggia con una fiorente vegetazione.
Dopo il drink di benvenuto, ci hanno portato in camera, la n. 79 al primo piano della palazzina di mezzo nel lato tramonto. Avevamo letto delle recensioni non troppo positive sulle stanze ed eravamo preparati al peggio ed invece con grande sorpresa, la stanza era molto spaziosa, letto king size, arredamento un po’ datato, ma funzionante, e l’odore di muffa tanto temuto era inesistente.
Il tempo di mettere il costume e ci siamo buttati subito in acqua.
Abbiamo scoperto un reef fantastico, aperto in sette passaggi, ben segnalati, attraversando i quali ti sembra di nuotare in un acquario con migliaia di pesci che ti guardano incuriositi. Chiaramente lo snorkeling era un appuntamento obbligatorio sia di mattina che di pomeriggio durante il quale abbiamo visto murene, pesce lima, pesce palla, pesce istrice, pesce pietra, lion fish, aquile di mare, trigoni, razze, pesce pagliaccio, pesce ago e chi più ne ha ne metta e poi…… dopo averla cercata per diversi giorni eccola la tartaruga. L’emozione è stata grande, durante la nostra seconda immersione era li, nella sua tana che ci guardava. Dopo aver fatto amicizia si è concessa altre tre volte durante lo snorkelin giornaliero e ci ha permesso di fotografarla e di nuotare un po’ con lei.
Un plauso speciale va a tutto il diving in particolare a Diego Marco Simona, scritti in ordine alfabetico per non fare torto a nessuno. Grazie alla loro professionalità, abbiamo fatto la nostra prima immersione che ricorderemo per tutta la vita.
L’unica nota non del tutto positiva è il cibo. Si sa, noi italiano siamo abituati troppo bene e in un resort con cucina internazionale, ci troviamo un po’ in difficoltà. Considerato però che eravamo alle maldive immersi in un paradiso terrestre, tutto passa in secondo piano.
L’animazione per fortuna non c’è, ogni sera viene proposta nel coconut bar un po’ di musica dal vivo.
Purtroppo come tutte le cose belle, anche il nostro viaggio è finito e nostro malgrado siamo dovuti rientrare in Italia, dove ci ha accolto una bella tormenta di neve….giusto in tempo per farci decideri di tornare anche l’anno prossimo.
Evviva non siamo guariti!!!!!!!!
Come ogni anno ci riproponiamo di cambiare meta, ma questo è il terzo anno consecutivo che torniamo alle Maldive. L’unica cosa che riusciamo a cambiare è il resort. E’ ufficiale, siamo stati felicemente contagiati.
L’attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena. Il giorno tanto atteso è arrivato e il 13 febbraio siamo partiti in macchina alla volta di Milano Malpensa.
Voliano con volo di linea Emirates, non vogliamo più perdere tempo nei ritardi che hanno i charter, e desideriamo volare più comodi anche se questo ci obbliga a fare scalo a Dubai. Appena arrivati a Malé, tra sorrisi e apprezzamenti per la T-shirt di MondoMaldive, abbiamo preso subito la barca veloce, senza neanche aspettare un minuto e in un batti baleno siamo arrivati a Biyadoo.
Il primo impatto è stato molto piacevole, ci è sembrato di arrivare in un isola selvaggia con una fiorente vegetazione.
Dopo il drink di benvenuto, ci hanno portato in camera, la n. 79 al primo piano della palazzina di mezzo nel lato tramonto. Avevamo letto delle recensioni non troppo positive sulle stanze ed eravamo preparati al peggio ed invece con grande sorpresa, la stanza era molto spaziosa, letto king size, arredamento un po’ datato, ma funzionante, e l’odore di muffa tanto temuto era inesistente.
Il tempo di mettere il costume e ci siamo buttati subito in acqua.
Abbiamo scoperto un reef fantastico, aperto in sette passaggi, ben segnalati, attraversando i quali ti sembra di nuotare in un acquario con migliaia di pesci che ti guardano incuriositi. Chiaramente lo snorkeling era un appuntamento obbligatorio sia di mattina che di pomeriggio durante il quale abbiamo visto murene, pesce lima, pesce palla, pesce istrice, pesce pietra, lion fish, aquile di mare, trigoni, razze, pesce pagliaccio, pesce ago e chi più ne ha ne metta e poi…… dopo averla cercata per diversi giorni eccola la tartaruga. L’emozione è stata grande, durante la nostra seconda immersione era li, nella sua tana che ci guardava. Dopo aver fatto amicizia si è concessa altre tre volte durante lo snorkelin giornaliero e ci ha permesso di fotografarla e di nuotare un po’ con lei.
Un plauso speciale va a tutto il diving in particolare a Diego Marco Simona, scritti in ordine alfabetico per non fare torto a nessuno. Grazie alla loro professionalità, abbiamo fatto la nostra prima immersione che ricorderemo per tutta la vita.
L’unica nota non del tutto positiva è il cibo. Si sa, noi italiano siamo abituati troppo bene e in un resort con cucina internazionale, ci troviamo un po’ in difficoltà. Considerato però che eravamo alle maldive immersi in un paradiso terrestre, tutto passa in secondo piano.
L’animazione per fortuna non c’è, ogni sera viene proposta nel coconut bar un po’ di musica dal vivo.
Purtroppo come tutte le cose belle, anche il nostro viaggio è finito e nostro malgrado siamo dovuti rientrare in Italia, dove ci ha accolto una bella tormenta di neve….giusto in tempo per farci decideri di tornare anche l’anno prossimo.
Evviva non siamo guariti!!!!!!!!