- 14/09/2010 Piersub
Era da un po di tempo che desideravamo fare un viaggio alle Maldive, finche’ quest’anno finalmente ci decidiamo e dopo aver vagliato diverse soluzioni optiamo per l’Alimatha’ Aquatic Resort , villaggio Bravo Club dell’Alpitour . Dopo tanta attesa arriva il fatidico giorno, 16 Agosto 2010, data di partenza per il nostro primo viaggio alle Maldive ; Fiumicino ore 20,15 convocazione per il check-in bagagli e consegna dei biglietti per il volo NO 0110 della Neos delle 23,15 partito in perfetto orario . Il Personale di bordo della Neos si dimostra molto gentile e cortese, ci viene servita la cena dopodiche’ sopraffatti dalla stanchezza, riusciamo a chiudere occhio per qualche ora (i sedili sono un pochino stretti, ma del resto rispecchiano gli standard dei voli charter) . L’indomani, mentre sorvoliamo l’oceano indiano, il cielo si presenta nuvoloso intervallato da sprazzi di sole e, quando verso le 11.00, dopo quasi 9 ore di volo, inizia la discesa, e dal blu’ dell’oceano cominciamo a scorgere i primi atolli, come d’incanto la stanchezza svanisce e dentro di noi comincia a manifestarsi una certa malcelata impazienza . Sbarcati a Male’ il cielo si presenta nuvoloso, ma fa caldo e l’umidita’ molto elevata si fa sentire; sbrigate le formalita’ doganali d’ingresso, ritiriamo i bagagli e usciamo dalla porta degli arrivi, nel portico dell’aeroporto dove l’assistente al banco Alpitour, ci informa che e’ li ad attenderci Simone un animatore dell’Alimatha’ che ci accompagnera’ al villaggio . Individuato l’addetto Alpitour, gli chiediamo di attenderci e immediatamente ci rechiamo al negozio della Dhiraagu per acquistare due sim maldiviane al costo di $ 8 dollari l’una . (Per questo ringrazio Mondo Maldive perche’, anche se non ho potuto usufruire delle sim maldiviane che il sito cede solitamente in comodato d’uso, erano tutte prenotate per quel periodo, tramite il forum sono venuto a conoscenza della possibilta’ di acquistarle direttamente in aeroporto e vi posso assicurare che l’utilizzo delle suddette sim, si e’ rilevato del tutto conveniente, se si considera che, sommando alla spesa iniziale di 8 $ dollari, ulteriori 16 $ dollari per l’acquisto di due ricariche alla reception del villaggio, per complessivi 24 $ dollari, ho potuto telefonare in Italia, parlando a volte, anche per una decina di minuti, per tutta la settimana, spendendo l’equivalente di circa 18 Euro!!) . Tornati al punto di raccolta, l’assistente Bravo Club, ci guida alla barca veloce che ci condurra’ alla nostra meta e nel frattempo, dopo averci consegnato i soliti moduli del villaggio da compilare, ci informa di spostare in avanti di un ulteriore ora, le lancette del nostro orologio perche’ ad Alimatha (per ragioni esclusivamente logistiche), sono un ora avanti rispetto a Male’ (siamo arrivati a + 4 rispetto all’Italia in quanto in questo periodo vige l’ora legale, mentre in inverno la differenza di orario passa a + 5) . Verso le 12.30 a bordo di una barca veloce dalle dimensioni contenute (capienza max 15 persone), inizia il viaggio verso la nostra isola (piu’ tardi scopriremo di essere stati fortunati ad essere stati imbarcati casualmente in ordine alfabetico sulla barca piu’ piccola, in quanto altri ospiti del villaggio imbarcati su una barca piu’ grande, ma meno veloce, hanno impiegato ben tre ore per raggiungere il resort!) . L’Alimatha’ si trova a circa 59 Km a sud di Male ed e’ situata sull’atollo di Felidhoo a un ora e mezza di barca veloce (a seconda delle condizioni del mare) o venti minuti di idrovolante dalla capitale maldiviana . Il mare e’ calmo e il conducente della barca spinge sull’accelleratore alla media di 25 nodi, tant’e’ che dopo esattamente novanta minuti, all’orizzonte compare la sagoma della nostra isola: emozionato inizio a scrutarla, si eleva dall’oceano nella sua sua forma tondeggiante, completamente immersa in una fitta e rigogliosa vegetazione . Il cielo, nuvoloso per tutto il tragitto, in prossimita’ dell’atollo, come per magia si rasserena e l’isola si presenta ai nostri occhi in tutto il suo splendore . Scendiamo sul pontile accolti dai ragazzi dell’animazione e il primo impatto e’ fortissimo, indimenticabile: sono le 14.10 (un ora avanti rispetto a Male’), splende il sole e tutto intorno a noi l’acqua cristallina della laguna assume i colori piu’ incredibili, pullulante di pesci dalle piu’ svariate forme, dimensioni e colori . Tra mille frenetiche sensazioni, avanziamo lentamente nell’accecante luce equatoriale che si riflette sulla sabbia bianchissima , attoniti, confusi, incantati dinnanzi a tanta meraviglia, a fatica attraversiamo una parte del villaggio immersa nel verde e mentre pian piano prendiamo coscienza dell’angolo di paradiso in cui siamo capitati, in qualche modo arriviamo al bar vicino al ristorante, dove ci servono un buonissimo e freschissimo cocktail di benvenuto ed un buffet ricco di cose buone da mangiare: pizzette, focaccine, panini morbidi, frutta . Ci voleva, eravamo tutti quanti stanchi ed affamati . Poi via alla reception, dove ci consegnano le chiavi della nostra stanza, la 40 e il telecomando dell’aria condizionata ( grazie alle recensioni sulle stanze lette sui vari forum, avevamo richiesto al momento della prenotazione e tramite una mail inviata alla direzione del resort prima di partire, una camera nel tratto di isola compreso tra il Beach Bungalow n. 25 e il n. 40, subito dopo la zona dell’animazione, ma comunque vicine ai principali luoghi di interesse comune ristorante etc., e per quel che ci riguarda siamo stati accontentati) . Immediatamente fuori ci fanno riconoscere i bagagli che nel frattempo sono stati scaricati dalla barca, scrivono con il gesso su ognuno di essi il nostro numero di stanza e un maldiviano ci accompagna a destinazione . Le valigie ci saranno portate di li a poco . Entriamo in stanza dall’ingresso posto sul versante interno dell’isola e immediatamente usciamo da quello opposto da cui si vede il mare . Ci sono infatti ben due porte e la seconda si apre su una terrazza in legno, con un tavolino, due sdraio, un appendi biancheria e una vaschetta di acqua dolce per risciacquarsi i piedi . Un passo e calpestiamo una sabbia bianchissima e finissima, venti passi e siamo dritti in mare, diamo una una veloce occhiata in giro, e poi via di nuovo in stanza, per infilare rapidamente i costumi che precauzionalmente avevo tenuto nel mio zainetto a spalla (non si sa mai con i bagagli)! In un attimo siamo in acqua, un acqua caldissima e trasparente che ci ripaga delle fatiche del viaggio . Dopo pochi minuti arrivano i bagagli e noi gocciolanti e ancora in estasi, rientriamo in stanza a riceverli allungando una piccola mancia ai nostri amici maldiviani (che ringraziano contenti) . Piccola parentesi per la descrizione della stanza: e’ ampia, semplice e pulita con appunto due ingressi . Il bagno e’ grande e ben spazioso, con due lavandini e una bella doccia . La camera e’ dotata di un frigo-bar, un ventilatore a pale, aria condizionata, un bellissimo armadio in legno, una scrivania, uno specchio, due poltroncine, un tavolino di vimini e ovviamente un bel letto piu’ grande del normale (con due cuscini altissimi e due normali) ed un letto piu’ piccolo, ma altrettanto comodo e spazioso . Ma la cosa che rende veramente speciale la stanza, e’ la grande vetrata che si apre sul mare: occupa quasi tutta la parete verso la terrazza, accanto alla porta e permette di vedere e sentire il mare a qualsiasi ora del giorno e della notte . Non c’e nulla di piu’ bello al mondo che addormentarsi fissando la luna che si specchia sul mare, cullati dalle onde dell’oceano… La pulizia e’ veramente notevole, rifanno la stanza almeno due volte al giorno e ogni sera lasciano le lenzuola del letto piegate in maniera diversa; cambiano la biancheria ogni giorno, mentre gli asciugamani ogni due, a meno che non li si lasci a terra, nel qual caso vengono comunque cambiati .
Passiamo alla descrizione dell’isola: in una sola parola “bellissima”!
Ha una forma circolare, interamente circondata da una sabbia bianchissima e il giro a piedi si compie in meno di venti minuti . La spiaggia, che i maldiviani provvedono regolarmente a ripulire dai pezzettini di corallo sul bagnoasciuga, e’ ampia dappertutto, in particolar modo nella zona del pontile e dell’animazione (casa vela), meno sul versante est in prossimita’ degli over water dove sono presenti formazioni di roccia basaltica che rendono un po piu’ difficile l’accesso al mare . Di notte diventa rifugio per granchi bianchi e scuri che vi fanno le tane, mentre al mattino e’ ad uso esclusivo degli ospiti del villaggio . L’Alimatha’ gode pienamente della sua posizione isolata nell’atollo di Felidhoo, che e’ stato tra l’altro dichiarato di recente parco naturale; di turistica vi e’ soltanto la vicina Dhiggiri (villaggio esclusivo della Francorosso) e cio’ significa che pare davvero di trovarsi in un angolo sperduto del mondo, in un atmosfera unica, spettacolare e in un ambiente del tutto incontaminato .
Anche l’isola su cui sorge il resort, un po come tutte le Maldive in genere, e’ soggetta al fenomeno dell’erosione del moto ondoso, che i maldiviani cercano di contrastare erigendo dei veri e propri muretti con dei sacchetti di sabbia, creando delle insenature dove la sabbia puo’ tornare a depositarsi e non e’ erosa dalle acque . E’ presente anche un idrovora, formata da una struttura con due bidoni galleggianti sovrastati da una piccola torre, utilizzata per depositare la sabbia nei punti di maggiore erosione . L’interno e’ avvolto in una lussureggiante vegetazione: palme, mangrovie, ovunque il pavimento e’ la sabbia e la pulizia e’ estrema . Il personale rastrella via rametti e foglie morte tutta la giornata . Nella zona centrale vi e’ l’area riservata allo staff locale, nonche’ un campo di beach volley e per la settimanale sfida Italia-Maldive, , un campo di calcio abbastanza grande, oltre ad un tavolo da ping-pong e al teatro per gli spettacoli dell’animazione . Presente anche una palestra e un centro massaggi di cui pero’ non abbiamo mai usufruito . Le strutture comuni sono semplici, in stile locale, in legno e paglia .
La laguna e’ abbastanza ampia, dapprima con fondale basso e poi via via sempre piu’ alto, tanto da consentire anche di nuotare . Il reef e’ facilmente raggiungibile dal pontile, dalla zona prospiciente il ristorante, o dalla zona antistante la spiaggia del diving o del coffee shop (circa cinquanta metri), mentre dall’altro lato dell’isola, la laguna e’ molto piu’ ampia e il reef e’ a circa trecento metri .
Indubbiamente gli effetti dello tsunami e del Nino si fanno ancora sentire, tant’e’ che il colore predominante sulla barriera e’ il grigio, ma gia’ si cominciano ad intravedere i primi segnali di rinascita del corallo e abbondante risulta la presenza di pesci .
Nuotando all’interno della laguna, e’ possibile incontrare squaletti pinna nera e piccoli trigoni che puntualmente si spingono fino a riva, mentre facendo snorkeling sul reef (segnatamente sul lato sinistro del pontile, a mio parere il migliore per lo snorkeling), abbiamo potuto osservare oltre ai soliti pesci di barriera, squali di discrete dimensioni, cernie, carangidi, murene e trigoni giganti . Proprio quest’ultimi, in un numero di quattro o cinque esemplari, abituati ormai alla presenza dell’uomo, nuotano in tutta tranquillita’ sotto il pontile, dove la sera attendono il ritorno dei pescatori che gettano in mare i residui del pescato giornaliero .
Il Diving, un Padi 5 stelle a gestione italiana (TGI Diving), propone uno staff all’altezza della situazione, serio, disponibile, competente e professionale . Sono riuscito a fare otto immersioni tutte bellissime, emozionanti, strepitose durante le quali ho avuto la possibilita’ di ammirare ogni singola specie del mondo sommerso, squali grigi, pinna nera, pinna bianca, tartarughe, murene, lionfish (pesce scorpione), pesci napoleone, cernie, pesci pietra, pesci foglia, aragoste, pesci flauto, barracuda finanche la splendida ed elegante manta gigante . I principali punti di immersione si trovano quasi tutti a non piu’ di dieci minuti di dhoni dal pontile e si effettuano sulle pass oceaniche (canali) in condizioni di forti correnti(entranti od uscenti a seconda del periodo) e di eccellente visibilita’; da non perdere le immersioni sulle pass di Myaru Kandu e di Dewana Kandu, dove posizionati sul drop-off oceanico alla profondita’ di circa trenta metri, e’ possibile assistere all’incontro con intere famiglie di squali grigi e di mante in formazione . Altra immersione consigliata poi, e ‘ quella in full-day a Foteyo, a circa due ore di dhoni dall’Alimatha’, famosa per le sue pareti ricchissime di colore . Molto suggestivo infine lo snorkeling notturno organizzato dai ragazzi del diving: saliti sul dhoni al tramonto, scendiamo in acqua sul reef alla destra del pontile e torce subacque alla mano, nuotiamo fin sotto il pontile dove, in posizione perfettamente orizzontale uno dietro all’altro, attaccati ad una cima, si assiste ad uno dei piu’ maestosi spettacoli che la natura possa offrire . Squali nutrice lunghi piu’ di due metri, squali pinna nera, carangidi e trigoni giganti nuotano frenetici davanti ai nostri occhi alla ricerca del cibo, mentre dall’alto di tanto in tanto, i maldiviani gettano in mare pezzi di pesce (pastura); le sensazioni sono indescrivibili, convulse, sembra di essere in un acquario, i nostri sguardi si muovono velocemente, alla ricerca di ogni minimo particolare, quasi a non voler perdere nemmeno un frammento, nemmeno un attimo di tale meraviglia e i fasci di luce delle nostre torce si uniscono al movimento guizzante dei pesci, fino a diventare un tuttuno e a fondersi in un'unica, sublime e soave danza del mare . La sera successiva ho ripetuto l’esperienza, stavolta pero’ in immersione dove, in ginocchio sulla sabbia sotto il pontile, ho potuto godere di uno spettacolo identico e altrettanto suggestivo .
Un ringraziamento particolare a Giuditta che mi ha guidato nell’immersione notturna e ad Antonello, una sorta di mio portafortuna (nelle immersioni in cui ero con lui ho potuto ammirare gli squali grigi e la splendida manta!) . Un riconoscimento professionale a Barbara la fotografa del Diving, che ci ha realizzato un dvd contenente venti foto nostre e altre centocinquanta tra foto dell’Alimatha’, subacque e delle Maldive in genere, un bellissimo ricordo da rivedere ogniqualvolta la nostalgia si fara’ sentire un po troppo .
Al ristorante il pavimento e’ in legno, ma questo non ci ha impedito di ripudiare scarpe e infradito e starcene beatamente scalzi per sette giorni (“A PIEDI NUDI IN PARADISO!!”) . E’ una costruzione in legno, con tetto di foglie, senza vetri, solo dei teloni che vengono chiusi dal personale in presenza di sole e/o vento . Vengono serviti colazione, pranzo e cena, sempre a buffet . A colazione c’e’ un vasto assortimento di piccole brioches dolci e salate, pane tostato al momento, marmellate, miele, cereali e frutta fresca, nonche’ uova fresche che ognuno puo’ farsi fare come meglio vuole . A pranzo e a cena vi era un intero bancone di antipasti e verdure, almeno tre tipi di pasta e uno di riso, nonche’ l’angolo maldiviano con riso al vapore e accompagnamento tipico sempre diverso (carne, pesce, curry e verdure), zuppe e crostini, carne e pesce sempre differenti e cucinati in svariati modi: alla griglia sulla spiaggia, al vapore, al forno, al sale nonche’ pizza, focacce, pane e un vasto assortimento di dolci e frutta fresca . Alla fine della settimana occhio alla bilancia! Inoltre quasi ogni sera c’e’ qualcosa di speciale: la serata del pesce, la serata maldiviana con anche gli uomini in pareo, la serata di gala con tutti i tavoli decorati e la serata delle crepes . Le bevande sono servite al bicchiere ed e’ possibile trovare acqua (anche in caraffa direttamente al tavolo), vino, cocacola, fanta, sprite, birra e caffe’ espresso .
Al nostro arrivo ci hanno assegnato un tavolo che e’ rimasto nostro per tutta la durata della vacanza, e un cameriere che ad ogni pasto si prodigava di portarci l’acqua e di farci trovare la tovaglia sempre diversamente apparecchiata . Il nostro tavolo aveva un splendida vista mare, diviso dalla spiaggia soltanto da un muretto basso, con due tre corvi a tenerci compagnia li ad aspettare puntualmente qualche pezzettino di pane e con di fronte un panorama di una bellezza da mozzare il fiato! (cercate a tutti i costi di farvi assegnare un tavolo con vista mare, non ve ne pentirete) . Al tavolo poi non si e’ da soli, ma si viene messi in compagnia di altre persone: noi siamo capitati con altre tre coppie, che saluto affettuosamente, delle persone splendide, veramente squisite, simpaticissime, con cui abbiamo da subito fatto amicizia e instaurato un certo feeling, trascorrendo delle giornate spensierate e delle serate indimenticabili, all’insegna di tanta allegria e di grandi risate e con le quali siamo rimasti in contatto anche una volta tornati in italia .
Durante il giorno e’ possibile consumare illimitatamente bevande alcoliche e analcoliche (consiglio vivamente il virgin colada) al bar sulla spiaggia (coffe’ shop), dove si possono trovare anche dei succulenti snack (mitiche le pizzette al pomodoro con la mozzarella e con il tonno, ne mangiavamo in quantita’ industriale, come fossero ciliegie, una tira l’altra!!) . La sera poi ci si trasferisce al bar vicino al ristorante (piano bar), dove e’ applicata la stessa formula . L’all inclusive pero’ , termina a mezzanotte e questo crea un po di assembramento al bancone , anche perche’ i camerieri del bar sono molto ligi e a mezzanotte e un minuto i dispenser dell’acqua sono gia’ vuoti! La mia comunque non vuole essere una critica eccessiva, anche perche’ gli standard dell’all inclusive sono di per se gia’ molto elevati, ma forse per il futuro si potrebbe pensare ad allungare un pochino gli orari della formula attualmente in uso e a contenere il costo degli extra che risulta un po eccessivo . Il ristorante sulla spiaggia, dove abbiamo consumato la cena a base di aragosta , ha il pavimento nella sabbia e l’aragosta e’ veramente squisita, consiglio a tutti di provarlo .
Sull’isola e’ presente uno staff di animazione, attualmente composto da tredici persone e se ti vuoi far coinvolgere inizi la mattina alle dieci con il risveglio muscolare, prosegui con i giochi, i balli latino americani, i tornei sportivi, il piano bar, gli spettacoli serali e finisci nel cuore della notte ballando, altrimenti se non vuoi, nessuno insistera’ o ti disturbera’ . Noi di solito siamo molto restii a seguire il programma di animazione presente nei vari villaggi, preferendo di gran lunga lo spettacolo che la natura puo’ offrirci, ma i ragazzi dello staff si davano veramente un gran da fare ed erano talmente bravi, che alla fine ci siamo fatti coinvolgere nelle loro iniziative assistendo anche agli spettacoli serali tenuti presso il piccolo teatro del villaggio . C’e’ anche un mini club gestito con grande professionalita’ da una delle animatrici e per chi fosse preoccupato nella scelta di questo resort per la presenza dei bambini, stesse tranquillo, perche’ all’interno del villaggio non si sentono e non si vedono se non la sera al ristorante . Un medico italiano, residente sull’isola, riceve ad orari prestabiliti e rappresenta una vera garanzia, soprattutto per chi ha bambini al seguito e vuole stare tranquillo .
Durante la nostra vacanza siamo stati in escursione all’isola dei pescatori, mezza giornata (e’ organizzata o il giovedi’ o il sabato pomeriggio), interessante per vedere le condizioni di vita dei maldiviani e per fare shopping a costi piu’ contenuti rispetto a quelli della boutique dell’Alimatha’ e del duty free dell’aeroporto (non dimenticate di portare con voi un copricapo e un propellente per gli insetti) . Evitate le uscite in snorkeling proposte giornalmente dai ragazzi dell’animazione, a detta di molti non differiscono di molto da quanto e’ possibile vedere e apprezzare sull’house reef del resort . Consigliatissimo invece e da non perdere assolutamente l’escursione di snorkeling a Dhiggiri e Coral Garden, organizzata dai ragazzi del Diving la domenica mattina: noi l’abbiamo fatta e dopo aver visitato l’house reef del Dhiggiri (come gia’ sopra descritto, villaggio esclusivo della Francorosso a dieci minuti di Dhoni dall’Alimatha’), fra decine e decine di carangidi giganti che nuotano sotto il pontile, ci trasferiamo con la barca su un vero e proprio giardino di corallo affiorante in mezzo all’oceano indiano, con forma circolare e una profondita’ compresa tra i due e i quattro metri, che esploriamo seguendone l’intero diametro di circa cinquanta metri . Inutile dire che lo spettacolo che si e’ presentato di fronte ai nostri occhi e’ di quelli che non si dimenticano facilmente; qui’ sembra che gli effetti dello tsunami e del nino non si siano fatti sentire, il corallo e’ intatto, di ogni forma e dimensione, coralli morbidi (alcionari), coralli duri, tridacne, dappertutto e’ un esplosione di colori accesi, intensissimi, immersi in un mare trasparente, caldo e cristallino, un esperienza veramente unica…
Riguardo alla fauna terrestre, abbiamo rincorso per una settimana le volpi volanti che svolazzavano di palma in palma nel vano tentativo di avvicinarle . Inoltre abbiamo osservato le iguane, i lucidissimi corvi, altri uccelli sconosciuti, gli onnipresenti gechi e gli splendidi aironi che passeggiavano come nobili signori sulla battigia . Per chi avesse il sonno leggero, consiglio di munirsi di tappi in gomma per il rumore, a meno che non si voglia correre il rischio di essere svegliati all’alba dal canto squillante della fauna locale, perche’ e’ vero che non si va alle maldive per dormire, ma meglio non esagerare con le levataccie, siamo pur sempre in vacanza !
Il tempo e’ stato sempre bello e nel complesso caldo e soleggiato; il cielo era di un azzurro chiarissimo, quasi sempre solcato da nubi innocue (cumuli) o leggermente velato, nubi che correvano velocissime e che talvolta portavano anche una piacevole frescura, perche’ ricordiamoci che siamo pur sempre appena sopra l’equatore ed il sole e’ davvero forte (raccomando a tutti di portare una crema ad alto fattore protettivo) . Ricordo che all’ora di pranzo la luce era talmente abbagliante che quasi non si riuscivano a tenere gli occhi aperti . La sera poi, al tramonto, dopo le sette, le nubi ancora presenti nel cielo, si tingevano di rosso fuoco, disegnando uno scenario che nessuna foto potra’ mai ritrarre con giustizia . La settimana e’ trascorsa velocemente tra bagni, sole, snorkeling, immersioni, escursioni accompagnati da un senso di benessere interiore e di rilassatezza che mai avevo provato nei miei viaggi precedenti ed ora anche noi siamo stati contagiati da una forma incurabile di “maldivite acuta”. E’ stata una vacanza indimenticabile, impressa in modo indelebile negli affreschi della nostra memoria e portero’ sempre nel cuore ogni attimo trascorso su questa splendida isola, perche’ ho imparato che “Alimatha’” non ha soltanto sabbia bianca e acqua turchese, ma anche un anima , formata da tutti i maldiviani che lavorano giorno e notte per rendere unico il nostro soggiorno, che si prodigano per farti avere qualunque cosa gli si chieda e che ti regalano un sorriso ogni volta che ti incontrano . La sera precedente la partenza, seduti al bar vicino al ristorante, ci godiamo l’ultima perla di questa emozionante vacanza: una splendida luna piena si specchia nella laguna di fronte a noi, la sua luce calda, tenue, squarcia il buio della notte, quasi a volerci mostrare ancora una volta gli anfratti piu’ nascosti ed ogni piu’ piccolo meandro di questa autentica meraviglia . L’indomani, giorno della partenza, sveglia di buon ora: facciamo colazione prima di recarci all’appuntamento in reception con i ragazzi dell’animazione . Dopo aver messo i bagagli fuori dalla porta, chiudiamo a testa bassa la stanza numero 40, che ormai era diventata la nostra casa . Sono le ore nove, mestamente attraversiamo il pontile diretti verso la barca che ci riportera’ all’aeroporto di Male’, ed e’ allora che mi giro, tristemente volgo il mio sguardo verso la mia amata isola, ancora una volta, un ultima volta, quasi a voler imprimere quell’immagine per sempre nei miei occhi, come fosse una fotografia che il tempo non ingiallira’ mai, perche’ dentro di me so che questo non e’ un addio, ma e’ soltanto un arrivederci, molto presto io ritornero’, si io tornero’…”A PIEDI NUDI IN PARADISO”…
Ciao Alimatha’…..
Passiamo alla descrizione dell’isola: in una sola parola “bellissima”!
Ha una forma circolare, interamente circondata da una sabbia bianchissima e il giro a piedi si compie in meno di venti minuti . La spiaggia, che i maldiviani provvedono regolarmente a ripulire dai pezzettini di corallo sul bagnoasciuga, e’ ampia dappertutto, in particolar modo nella zona del pontile e dell’animazione (casa vela), meno sul versante est in prossimita’ degli over water dove sono presenti formazioni di roccia basaltica che rendono un po piu’ difficile l’accesso al mare . Di notte diventa rifugio per granchi bianchi e scuri che vi fanno le tane, mentre al mattino e’ ad uso esclusivo degli ospiti del villaggio . L’Alimatha’ gode pienamente della sua posizione isolata nell’atollo di Felidhoo, che e’ stato tra l’altro dichiarato di recente parco naturale; di turistica vi e’ soltanto la vicina Dhiggiri (villaggio esclusivo della Francorosso) e cio’ significa che pare davvero di trovarsi in un angolo sperduto del mondo, in un atmosfera unica, spettacolare e in un ambiente del tutto incontaminato .
Anche l’isola su cui sorge il resort, un po come tutte le Maldive in genere, e’ soggetta al fenomeno dell’erosione del moto ondoso, che i maldiviani cercano di contrastare erigendo dei veri e propri muretti con dei sacchetti di sabbia, creando delle insenature dove la sabbia puo’ tornare a depositarsi e non e’ erosa dalle acque . E’ presente anche un idrovora, formata da una struttura con due bidoni galleggianti sovrastati da una piccola torre, utilizzata per depositare la sabbia nei punti di maggiore erosione . L’interno e’ avvolto in una lussureggiante vegetazione: palme, mangrovie, ovunque il pavimento e’ la sabbia e la pulizia e’ estrema . Il personale rastrella via rametti e foglie morte tutta la giornata . Nella zona centrale vi e’ l’area riservata allo staff locale, nonche’ un campo di beach volley e per la settimanale sfida Italia-Maldive, , un campo di calcio abbastanza grande, oltre ad un tavolo da ping-pong e al teatro per gli spettacoli dell’animazione . Presente anche una palestra e un centro massaggi di cui pero’ non abbiamo mai usufruito . Le strutture comuni sono semplici, in stile locale, in legno e paglia .
La laguna e’ abbastanza ampia, dapprima con fondale basso e poi via via sempre piu’ alto, tanto da consentire anche di nuotare . Il reef e’ facilmente raggiungibile dal pontile, dalla zona prospiciente il ristorante, o dalla zona antistante la spiaggia del diving o del coffee shop (circa cinquanta metri), mentre dall’altro lato dell’isola, la laguna e’ molto piu’ ampia e il reef e’ a circa trecento metri .
Indubbiamente gli effetti dello tsunami e del Nino si fanno ancora sentire, tant’e’ che il colore predominante sulla barriera e’ il grigio, ma gia’ si cominciano ad intravedere i primi segnali di rinascita del corallo e abbondante risulta la presenza di pesci .
Nuotando all’interno della laguna, e’ possibile incontrare squaletti pinna nera e piccoli trigoni che puntualmente si spingono fino a riva, mentre facendo snorkeling sul reef (segnatamente sul lato sinistro del pontile, a mio parere il migliore per lo snorkeling), abbiamo potuto osservare oltre ai soliti pesci di barriera, squali di discrete dimensioni, cernie, carangidi, murene e trigoni giganti . Proprio quest’ultimi, in un numero di quattro o cinque esemplari, abituati ormai alla presenza dell’uomo, nuotano in tutta tranquillita’ sotto il pontile, dove la sera attendono il ritorno dei pescatori che gettano in mare i residui del pescato giornaliero .
Il Diving, un Padi 5 stelle a gestione italiana (TGI Diving), propone uno staff all’altezza della situazione, serio, disponibile, competente e professionale . Sono riuscito a fare otto immersioni tutte bellissime, emozionanti, strepitose durante le quali ho avuto la possibilita’ di ammirare ogni singola specie del mondo sommerso, squali grigi, pinna nera, pinna bianca, tartarughe, murene, lionfish (pesce scorpione), pesci napoleone, cernie, pesci pietra, pesci foglia, aragoste, pesci flauto, barracuda finanche la splendida ed elegante manta gigante . I principali punti di immersione si trovano quasi tutti a non piu’ di dieci minuti di dhoni dal pontile e si effettuano sulle pass oceaniche (canali) in condizioni di forti correnti(entranti od uscenti a seconda del periodo) e di eccellente visibilita’; da non perdere le immersioni sulle pass di Myaru Kandu e di Dewana Kandu, dove posizionati sul drop-off oceanico alla profondita’ di circa trenta metri, e’ possibile assistere all’incontro con intere famiglie di squali grigi e di mante in formazione . Altra immersione consigliata poi, e ‘ quella in full-day a Foteyo, a circa due ore di dhoni dall’Alimatha’, famosa per le sue pareti ricchissime di colore . Molto suggestivo infine lo snorkeling notturno organizzato dai ragazzi del diving: saliti sul dhoni al tramonto, scendiamo in acqua sul reef alla destra del pontile e torce subacque alla mano, nuotiamo fin sotto il pontile dove, in posizione perfettamente orizzontale uno dietro all’altro, attaccati ad una cima, si assiste ad uno dei piu’ maestosi spettacoli che la natura possa offrire . Squali nutrice lunghi piu’ di due metri, squali pinna nera, carangidi e trigoni giganti nuotano frenetici davanti ai nostri occhi alla ricerca del cibo, mentre dall’alto di tanto in tanto, i maldiviani gettano in mare pezzi di pesce (pastura); le sensazioni sono indescrivibili, convulse, sembra di essere in un acquario, i nostri sguardi si muovono velocemente, alla ricerca di ogni minimo particolare, quasi a non voler perdere nemmeno un frammento, nemmeno un attimo di tale meraviglia e i fasci di luce delle nostre torce si uniscono al movimento guizzante dei pesci, fino a diventare un tuttuno e a fondersi in un'unica, sublime e soave danza del mare . La sera successiva ho ripetuto l’esperienza, stavolta pero’ in immersione dove, in ginocchio sulla sabbia sotto il pontile, ho potuto godere di uno spettacolo identico e altrettanto suggestivo .
Un ringraziamento particolare a Giuditta che mi ha guidato nell’immersione notturna e ad Antonello, una sorta di mio portafortuna (nelle immersioni in cui ero con lui ho potuto ammirare gli squali grigi e la splendida manta!) . Un riconoscimento professionale a Barbara la fotografa del Diving, che ci ha realizzato un dvd contenente venti foto nostre e altre centocinquanta tra foto dell’Alimatha’, subacque e delle Maldive in genere, un bellissimo ricordo da rivedere ogniqualvolta la nostalgia si fara’ sentire un po troppo .
Al ristorante il pavimento e’ in legno, ma questo non ci ha impedito di ripudiare scarpe e infradito e starcene beatamente scalzi per sette giorni (“A PIEDI NUDI IN PARADISO!!”) . E’ una costruzione in legno, con tetto di foglie, senza vetri, solo dei teloni che vengono chiusi dal personale in presenza di sole e/o vento . Vengono serviti colazione, pranzo e cena, sempre a buffet . A colazione c’e’ un vasto assortimento di piccole brioches dolci e salate, pane tostato al momento, marmellate, miele, cereali e frutta fresca, nonche’ uova fresche che ognuno puo’ farsi fare come meglio vuole . A pranzo e a cena vi era un intero bancone di antipasti e verdure, almeno tre tipi di pasta e uno di riso, nonche’ l’angolo maldiviano con riso al vapore e accompagnamento tipico sempre diverso (carne, pesce, curry e verdure), zuppe e crostini, carne e pesce sempre differenti e cucinati in svariati modi: alla griglia sulla spiaggia, al vapore, al forno, al sale nonche’ pizza, focacce, pane e un vasto assortimento di dolci e frutta fresca . Alla fine della settimana occhio alla bilancia! Inoltre quasi ogni sera c’e’ qualcosa di speciale: la serata del pesce, la serata maldiviana con anche gli uomini in pareo, la serata di gala con tutti i tavoli decorati e la serata delle crepes . Le bevande sono servite al bicchiere ed e’ possibile trovare acqua (anche in caraffa direttamente al tavolo), vino, cocacola, fanta, sprite, birra e caffe’ espresso .
Al nostro arrivo ci hanno assegnato un tavolo che e’ rimasto nostro per tutta la durata della vacanza, e un cameriere che ad ogni pasto si prodigava di portarci l’acqua e di farci trovare la tovaglia sempre diversamente apparecchiata . Il nostro tavolo aveva un splendida vista mare, diviso dalla spiaggia soltanto da un muretto basso, con due tre corvi a tenerci compagnia li ad aspettare puntualmente qualche pezzettino di pane e con di fronte un panorama di una bellezza da mozzare il fiato! (cercate a tutti i costi di farvi assegnare un tavolo con vista mare, non ve ne pentirete) . Al tavolo poi non si e’ da soli, ma si viene messi in compagnia di altre persone: noi siamo capitati con altre tre coppie, che saluto affettuosamente, delle persone splendide, veramente squisite, simpaticissime, con cui abbiamo da subito fatto amicizia e instaurato un certo feeling, trascorrendo delle giornate spensierate e delle serate indimenticabili, all’insegna di tanta allegria e di grandi risate e con le quali siamo rimasti in contatto anche una volta tornati in italia .
Durante il giorno e’ possibile consumare illimitatamente bevande alcoliche e analcoliche (consiglio vivamente il virgin colada) al bar sulla spiaggia (coffe’ shop), dove si possono trovare anche dei succulenti snack (mitiche le pizzette al pomodoro con la mozzarella e con il tonno, ne mangiavamo in quantita’ industriale, come fossero ciliegie, una tira l’altra!!) . La sera poi ci si trasferisce al bar vicino al ristorante (piano bar), dove e’ applicata la stessa formula . L’all inclusive pero’ , termina a mezzanotte e questo crea un po di assembramento al bancone , anche perche’ i camerieri del bar sono molto ligi e a mezzanotte e un minuto i dispenser dell’acqua sono gia’ vuoti! La mia comunque non vuole essere una critica eccessiva, anche perche’ gli standard dell’all inclusive sono di per se gia’ molto elevati, ma forse per il futuro si potrebbe pensare ad allungare un pochino gli orari della formula attualmente in uso e a contenere il costo degli extra che risulta un po eccessivo . Il ristorante sulla spiaggia, dove abbiamo consumato la cena a base di aragosta , ha il pavimento nella sabbia e l’aragosta e’ veramente squisita, consiglio a tutti di provarlo .
Sull’isola e’ presente uno staff di animazione, attualmente composto da tredici persone e se ti vuoi far coinvolgere inizi la mattina alle dieci con il risveglio muscolare, prosegui con i giochi, i balli latino americani, i tornei sportivi, il piano bar, gli spettacoli serali e finisci nel cuore della notte ballando, altrimenti se non vuoi, nessuno insistera’ o ti disturbera’ . Noi di solito siamo molto restii a seguire il programma di animazione presente nei vari villaggi, preferendo di gran lunga lo spettacolo che la natura puo’ offrirci, ma i ragazzi dello staff si davano veramente un gran da fare ed erano talmente bravi, che alla fine ci siamo fatti coinvolgere nelle loro iniziative assistendo anche agli spettacoli serali tenuti presso il piccolo teatro del villaggio . C’e’ anche un mini club gestito con grande professionalita’ da una delle animatrici e per chi fosse preoccupato nella scelta di questo resort per la presenza dei bambini, stesse tranquillo, perche’ all’interno del villaggio non si sentono e non si vedono se non la sera al ristorante . Un medico italiano, residente sull’isola, riceve ad orari prestabiliti e rappresenta una vera garanzia, soprattutto per chi ha bambini al seguito e vuole stare tranquillo .
Durante la nostra vacanza siamo stati in escursione all’isola dei pescatori, mezza giornata (e’ organizzata o il giovedi’ o il sabato pomeriggio), interessante per vedere le condizioni di vita dei maldiviani e per fare shopping a costi piu’ contenuti rispetto a quelli della boutique dell’Alimatha’ e del duty free dell’aeroporto (non dimenticate di portare con voi un copricapo e un propellente per gli insetti) . Evitate le uscite in snorkeling proposte giornalmente dai ragazzi dell’animazione, a detta di molti non differiscono di molto da quanto e’ possibile vedere e apprezzare sull’house reef del resort . Consigliatissimo invece e da non perdere assolutamente l’escursione di snorkeling a Dhiggiri e Coral Garden, organizzata dai ragazzi del Diving la domenica mattina: noi l’abbiamo fatta e dopo aver visitato l’house reef del Dhiggiri (come gia’ sopra descritto, villaggio esclusivo della Francorosso a dieci minuti di Dhoni dall’Alimatha’), fra decine e decine di carangidi giganti che nuotano sotto il pontile, ci trasferiamo con la barca su un vero e proprio giardino di corallo affiorante in mezzo all’oceano indiano, con forma circolare e una profondita’ compresa tra i due e i quattro metri, che esploriamo seguendone l’intero diametro di circa cinquanta metri . Inutile dire che lo spettacolo che si e’ presentato di fronte ai nostri occhi e’ di quelli che non si dimenticano facilmente; qui’ sembra che gli effetti dello tsunami e del nino non si siano fatti sentire, il corallo e’ intatto, di ogni forma e dimensione, coralli morbidi (alcionari), coralli duri, tridacne, dappertutto e’ un esplosione di colori accesi, intensissimi, immersi in un mare trasparente, caldo e cristallino, un esperienza veramente unica…
Riguardo alla fauna terrestre, abbiamo rincorso per una settimana le volpi volanti che svolazzavano di palma in palma nel vano tentativo di avvicinarle . Inoltre abbiamo osservato le iguane, i lucidissimi corvi, altri uccelli sconosciuti, gli onnipresenti gechi e gli splendidi aironi che passeggiavano come nobili signori sulla battigia . Per chi avesse il sonno leggero, consiglio di munirsi di tappi in gomma per il rumore, a meno che non si voglia correre il rischio di essere svegliati all’alba dal canto squillante della fauna locale, perche’ e’ vero che non si va alle maldive per dormire, ma meglio non esagerare con le levataccie, siamo pur sempre in vacanza !
Il tempo e’ stato sempre bello e nel complesso caldo e soleggiato; il cielo era di un azzurro chiarissimo, quasi sempre solcato da nubi innocue (cumuli) o leggermente velato, nubi che correvano velocissime e che talvolta portavano anche una piacevole frescura, perche’ ricordiamoci che siamo pur sempre appena sopra l’equatore ed il sole e’ davvero forte (raccomando a tutti di portare una crema ad alto fattore protettivo) . Ricordo che all’ora di pranzo la luce era talmente abbagliante che quasi non si riuscivano a tenere gli occhi aperti . La sera poi, al tramonto, dopo le sette, le nubi ancora presenti nel cielo, si tingevano di rosso fuoco, disegnando uno scenario che nessuna foto potra’ mai ritrarre con giustizia . La settimana e’ trascorsa velocemente tra bagni, sole, snorkeling, immersioni, escursioni accompagnati da un senso di benessere interiore e di rilassatezza che mai avevo provato nei miei viaggi precedenti ed ora anche noi siamo stati contagiati da una forma incurabile di “maldivite acuta”. E’ stata una vacanza indimenticabile, impressa in modo indelebile negli affreschi della nostra memoria e portero’ sempre nel cuore ogni attimo trascorso su questa splendida isola, perche’ ho imparato che “Alimatha’” non ha soltanto sabbia bianca e acqua turchese, ma anche un anima , formata da tutti i maldiviani che lavorano giorno e notte per rendere unico il nostro soggiorno, che si prodigano per farti avere qualunque cosa gli si chieda e che ti regalano un sorriso ogni volta che ti incontrano . La sera precedente la partenza, seduti al bar vicino al ristorante, ci godiamo l’ultima perla di questa emozionante vacanza: una splendida luna piena si specchia nella laguna di fronte a noi, la sua luce calda, tenue, squarcia il buio della notte, quasi a volerci mostrare ancora una volta gli anfratti piu’ nascosti ed ogni piu’ piccolo meandro di questa autentica meraviglia . L’indomani, giorno della partenza, sveglia di buon ora: facciamo colazione prima di recarci all’appuntamento in reception con i ragazzi dell’animazione . Dopo aver messo i bagagli fuori dalla porta, chiudiamo a testa bassa la stanza numero 40, che ormai era diventata la nostra casa . Sono le ore nove, mestamente attraversiamo il pontile diretti verso la barca che ci riportera’ all’aeroporto di Male’, ed e’ allora che mi giro, tristemente volgo il mio sguardo verso la mia amata isola, ancora una volta, un ultima volta, quasi a voler imprimere quell’immagine per sempre nei miei occhi, come fosse una fotografia che il tempo non ingiallira’ mai, perche’ dentro di me so che questo non e’ un addio, ma e’ soltanto un arrivederci, molto presto io ritornero’, si io tornero’…”A PIEDI NUDI IN PARADISO”…
Ciao Alimatha’…..